SALAMANCA
M. Silva Hermo
(lat. Salamantica)
Città della Spagna occidentale, nella regione di León, capoluogo dell'omonima provincia, S. sorge su una collina di roccia arenaria, attraversata dal fiume [...] romana nel conventus di Mérida (Bejarano, 1955; García de Valdeavellano, 1988), è poco conosciuta per quanto riguarda il esso fu ricostruito nel 1785, ma recenti lavori di restauro hanno riportato alla luce i muri delle gallerie est e sud. Emerge ...
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FRANCOFORTE sul Meno
M. Delle Rose
(ted. Frankfurt am Main)
Città della Germania (Assia) sulle rive del Meno, circondata dai massicci del Taunus, del Vogelsberg e dell'Odenwald.Quasi completamente distrutta [...] di Conrad Faber, del 1552, e di Matthäus Merian, del 1628 (Bund, 1994); similmente di restauro appare la maggior parte delle fabbriche religiose di età medievale, fedelmente ripristinate, per quantodi Kalbach sono state messe in luce le tracce di ...
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CASALE
G. Ieni
(lat. Vardacate; Sedula, Casale Sancti Evasii nei docc. medievali; od. Casale Monferrato)
Città del Piemonte (prov. Alessandria), già capoluogo della regione storica del Monferrato.La [...] il crocifisso della cattedrale di Vercelli e quello c.d. di Teodote nella chiesa di S. Michele Maggiore di Pavia.Al nucleo cospicuo di oggetti costituenti il tesoro della cattedrale appartiene poi un enigmatico, quanto notevole, reliquiario del piede ...
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PRATO
V. Ascani
Città della Toscana, capoluogo di provincia, situata allo sbocco della valle del Bisenzio nella piana dell'Osmannoro, espansione settentrionale del medio Valdarno.Un centro abitato nella [...] , che aggiornano modelli pisani guglielmeschi alla luce degli intercorsi capolavori padani, soprattutto antelamici. fasi delle chiese di S. Domenico e S. Niccolò, rimaneggiate poi in parte, contraddistinte da lineari quanto monumentali forme gotiche, ...
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LEON
M. Durliat
LEÓN (lat. Legio)
Toponimo che designa la città della Spagna settentrionale posta ai piedi dei monti Cantabrici, alla confluenza dei fiumi Bernesga e Toro, e la vasta regione circostante [...] del settentrione della penisola iberica, in particolare proprio nel regno di L., viene definita mozarabica; alla luce delle conoscenze attuali questo termine appare del tutto improprio, in quanto deriva dall'arabo musta'rib ('arabizzato') e indica in ...
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TROYES
C. Lautier
(lat. Augustobona)
Città della Francia centro-orientale, capoluogo del dip. Aube, nella Champagne, posta sulla Senna, nella zona in cui anticamente il fiume si suddivideva in più rami, [...] momento della ricostruzione si attuò un mutamento di impostazione, in quanto il nuovo architetto, ispirandosi a Saint arco a pieno centro e un altro a profilo spezzato. La luce penetra attraverso finestre gemine poste in ogni mezza campata, con ...
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ASSIA
W. Heinemeyer
(ted. Hessen)
Stato confederale della Rep. Federale di Germania, formato dall'omonimo preesistente stato del Reich e dalla prov. prussiana dell'Assia-Nassau.La stirpe degli Assi, [...] Hersfeld i resti della chiesa abbaziale portati alla luce mostrano planimetrie di fasi diverse, succedutesi una all'altra nel ampia basilica a tre navate di Seligenstadt (dopo l'828; v.), in cui egli fu sepolto in quanto abate del monastero.Anche i ...
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CRETA
M. Borbudakis
(gr. Κϱήτη)
Isola della Grecia, situata a S-E del Peloponneso, C. entrò a far parte dell'Impero romano nel sec. 1° a.C. come provincia unita a quella di Cirenaica; in seguito alla [...] Gulediada (nell'eparchia di Rethymnon), Eleunda, Sughia, Almirades hanno riportato alla luce, oltre alle strutture rivolte verso il centro, quanto nelle espressioni dei volti, con moti di interna inquietudine evidenziati dal contrarsi ...
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Abside
G. Binding
Dal gr. ἁψίϚ, 'arco'; termine usato sia nel senso di volta celeste, sia di arco trionfale, sia, in genere, di volta, specialmente su nicchie semicircolari; nell'uso latino, apsis (anche [...] la sua ampiezza e altezza; generalmente la luce dell'a. è ridotta rispetto al vano Essen-Werden, consacrata nel 957), in Olanda (la parrocchiale di Oosterbeek dedicata ai ss. Pietro e Paolo, metà del regione renano-mosana quanto in Aquitania si ...
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Terme
Anna Laura Palazzo
Il termine latino thermae, plurale derivato del greco θερμαί (πηγαί), "(sorgenti) calde", nell'antichità stava a indicare l'insieme degli edifici in cui era possibile fare bagni [...] presenza di grotte in particolari condizioni di temperatura e umidità. Tanto nell'immaginario collettivo quanto raffinato, nella penombra ottenuta attraverso una sapiente schermatura della luce diurna o con fioche lanterne, domina il principio del ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
quantita
quantità s. f. [dal lat. quantĭtas -atis, der. di quantus «quanto, quanto grande»]. – 1. a. La proprietà e la condizione per cui un singolo ente o elemento, concreto o astratto, o una massa, possono essere misurati, e quindi la loro...