Ancona
C. Barsanti
Città delle Marche, capoluogo di prov., situata sui modulati contrafforti nordoccidentali del promontorio del monte Conero. Per la sua posizione geografica A. svolse sempre un ruolo [...] il quale procedette alla sovrapposizione diquanto rimaneva dell'originario paramento di pietra del Conero, inframezzato da Alcune considerazioni ed ipotesi sulle vicende edilizie del Duomo di Ancona alla luce dei recenti lavori e scavi, in A perenne ...
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GIROLAMO da Cremona (dei Corradi)
Federica Toniolo
Non sono noti il luogo e la data di nascita di questo miniatore, figlio di Zanino, del quale è ormai accertata l'appartenenza alla famiglia cremonese [...] percorso artistico di G., mettendo in evidenza l'influenza mantegnesca. Inoltre, in quanto responsabile di alcune miniature affievolimento del patetismo e della verve espressiva mettendo di nuovo in luce l'attenzione per i valori ottici già presente ...
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FALCONE, Aniello
Giuseppe Scavizzi
Nacque a Napoli il 15 nov. 1607 da Vincenzo e Giovanna de Luca (De Dominici, 1743, p. 70, fornisce la data errata del 1600).
Il padre Vincenzo aveva bottega d'indoratore [...] principe di Tarsia. Gli Spinelli possedevano 50 quadri di lui; quanto al Roomer, nel 1647 gli richiedeva una serie di Battaglie , scultoree, e le rocce che campeggiano nel centro raccogliendo la luce della sera.
Che le scene del F. siano composte con ...
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CAMPAGNOLA, Domenico
Lionello Puppi
Nacque nell'anno 1500, figlio "magistri Joannis theutonici cerdonis", come si deduce con tutta sicurezza da un più tardo, fondamentale documento che ci consegna anche [...] Campagnola. E convien qui precisare, alla luce delle considerazioni esposte, che il rapporto di "consanguineità" tra il C. e Gualtieri attività incisoria in quanto confezione di un genere prevalentemente paesistico. La dovizia di disegni del C. ...
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BOITO, Camillo
Giuseppe Miano
Nacque a Roma il 30 ott. 1836, primogenito di Silvestro e di Giuseppina Radolinska. A quattordici anni incominciò a seguire i corsi dell'Accademia di Belle Arti di Venezia, [...] esigenza di "verità", in quanto hanno "l'impronta di un costume" che è diretta espressione della civiltà di il Nardi vide un'anticipazione della "divagazione" panziniana. Di questo volume videro la luce sette edizioni: la terza, del 1895, riveduta e ...
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ARLES
P. Rossi
(lat. Arelate, Arelatum, Arelas)
Città della Francia sud-orientale, nel dip. delle Bouches-du-Rhône.Situata sul delta del Rodano in una regione occupata dai Rodi nel sec. 8° o 7° a.C., [...] riportata in luce sotto Saint-Trophime. A seguito delle invasioni barbariche essa era stata trasferita qui, al centro di A., tra ; Lacoste, 1976), quest'ultima decisamente convincente, in quanto basata su validi dati storici, relativi all'inizio della ...
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BRUGES
G. Tavazzi
(fiammingo Brugge; Bryggia, Bruggas, Bruggia nei docc. medievali)
Città del Belgio, capoluogo della Fiandra occidentale, situata sul fiume Reie a km. 13 ca. dalle coste del mare del [...] in realtà fino alla metà del sec. 12° molto meno rilevante diquanto si sia creduto (Vermeersch, 1981, p. 19) e che tale alcuni scavi archeologici hanno portato alla luce una sezione di volta in elementi di terracotta databile ai primi secoli dell' ...
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DE CAROLIS (De Karolis), Adolfo
Maria Flora Giubilei
Nacque il 6 genn. 1874 a Montefiore dell'Aso (Ascoli Piceno) da Gioacchino, medico condotto, e da Ester Pompei; iniziò gli studi nel 1881, proseguendoli [...] ; l'opera Laudata sii per la bella luce che desti in terra, dai sostanziosi rabeschi di Fiume, dei quali il D. eseguì i bozzetti attenendosi alle indicazioni dello stesso D'Annunzio (Zeri, 1980, p. 298, ill- 361-364).
Non meno importante, per quanto ...
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BIGARELLI
V. Ascani
Famiglia di scultori originari di Arogno (Canton Ticino), attivi in Toscana e in Trentino nel 13° secolo.Lanfranco, noto dai documenti come padre di Guidobono B., è da identificare [...] di Guglielmo (Cagliari, duomo), da tempo notata (Salmi, 1928), è stata riconosciuta pressoché unanimemente dalla critica. Per quanto A. Caleca, M.T. Filieri, Problemi di architettura e scultura medievale in Lucchesia, Actum Luce 7, 1978, pp. 7-30; C. ...
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MUNSTER
G. Jászai
MÜNSTER (Mimigardevord nei docc. medievali)
Città della Germania (Renania settentrionale-Vestfalia), capoluogo della regione storica della Vestfalia e sede vescovile.L'originario insediamento [...] intesa iconologicamente alla luce del concetto-guida Urbanisticamente la chiesa è importante in quanto costituisce il limite settentrionale della estesa e il coro danno allo spazio un carattere di estrema luminosità. Le navate laterali hanno volte a ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
quantita
quantità s. f. [dal lat. quantĭtas -atis, der. di quantus «quanto, quanto grande»]. – 1. a. La proprietà e la condizione per cui un singolo ente o elemento, concreto o astratto, o una massa, possono essere misurati, e quindi la loro...