DE MUSI (Di Musi, De Musis, Musi), Agostino, detto Agostino Veneziano
Donata Minonzio
Nacque in Veneto, forse a Venezia, intorno al 1490, periodo fissato approssimativamente dagli studiosi in base alle [...] Firenze, secondo quanto è documentato da quattro incisioni recanti questa data e derivate da soggettì di B. di carattere luministico, già presenti forse nei disegni di Giulio Romano, e spesso sottolineate dall'introduzione di sorgenti diluce ...
Leggi Tutto
FORTUNY (Fortuny y Madrazo), Mariano
Federica Di Castro
Nacque a Granada, in Spagna, l'11 maggio 1871 da Mariano Fortuny y Marsal e da Cecilia de Madrazo.
Nel 1873 era a Roma dove il padre, pittore [...] di nutrimenti letterari, quanto musicali e visivi, che ben presto sarà orientata dalle letture filosofiche di A. Schopenhauer e di F. Nietzsche quanto
L'idea diluce diffusa e indiretta venne applicata dal F. allo studio di una serie di lampade ove ...
Leggi Tutto
CELESTI, Andrea
Nicola Ivanoff
Nato a Venezia nel 1637, fu discepolo di Matteo Ponzone (Zanetti) e di Sebastiano Mazzoni (Temanza), e subì l'influsso di Luca Giordano. Gli diede notorietà (1675) un [...] Contarini del titolo di cavaliere.
Seguire la formazione del C. è piuttosto difficile in quanto nelle opere ritenute come , come sempre, da colate sciroppose di colore e sprazzi diluce, resi da grumi corposi di biacca.
Si suppone che il C ...
Leggi Tutto
CAVALORI, Mirabello
Fiorella Sricchia Santoro
Figlio di Antonio Pacini de' Cavalori detto Salincorno, soprannome con cui anche il figlio è talora indicato, la sua data di nascita veniva indicata tradizionalmente, [...] dei suoi dintorni occasioni continue di lavoro. Il C. dovette dunque vedere la luce, come quasitutti coloro che passione di raccoglitore di gioie, medaglie, pietre intagliate, cristalli lavorati e poi balsami, rimedi di veleni, cioè quantodi più ...
Leggi Tutto
BIGNONE, Ettore
Piero Treves
Nato a Pinerolo il 17 dic. (non il 16 luglio) 1879 da Carlo e da Anita Matteucci, il B. si laureò a Torino in lettere (con una dissertazione su Lucrezio) nel 1901 e in filosofia [...] medioevo ellenico o l'età ellenistica, al classico (vuoi dell'età di Pericle vuoi dell'età di Augusto). Si direbbe che abbia voluto mettere in luce segnatamente quantodi decadentistico e umbratile offriva, o pareva offrire, quella Grecia ch'egli ...
Leggi Tutto
MANGANELLA, Renato Eduardo (Lucio D'Ambra)
Massimiliano Manganelli
Nacque a Roma il 1 sett. 1880 da Domenico, direttore generale del ministero dei Lavori pubblici, e da Luigia Villa; la famiglia, benestante, [...] ebbe un ruolo centrale (soprattutto per quanto riguarda P. Bourget), gli consentì di essere il primo in Italia a M. fu la commedia brillante di gusto francese: il suo titolo più celebre rimase Effetti diluce, che era stata pubblicata nel 1906 ...
Leggi Tutto
CAMUCCINI, Vincenzo
Anna Bovero
Figlio di Giovanni Battista, commerciante in carbone di famiglia ligure, e di Teresa Rotti, nacque a Roma il 22 febbr. 1771. Incoraggiato e materialmente sostenuto dal [...] Pietro, iniziò il suo tirocinio pittorico nello studio di D. Corvi, stimato maestro e accademico di S. Luca.
Incline agli effetti drammatici dei contrasti diluce e d'ombra, di lontana ascendenza caravaggesca, il Corvi era tuttavia ossequiente ...
Leggi Tutto
FRANCHI, Alessandro
Rossella Agresti
Nacque a Prato il 15 marzo 1838 da Antonio, berrettaio, e da Anna Piccioli, cappellaia. Fu avviato al disegno dal pittore A. Ferrarini, grazie all'interessamento [...] s. Stefano (esposto alla mostra senese del 1865), in quanto mette in luce le sue elaborazioni dei testi figurativi francesi, in particolare il Trasporto di s. Cecilia di A.-W. Bouguereau, esposto a Roma nel 1854, ma soprattutto le opere dell'allievo ...
Leggi Tutto
DELITALA, Pietro
Angela Piscini
Nacque a Bosa (prov. di Nuoro), da Niccolò e da Sibilla Dessena presumibilmente intorno al 1540.
La famiglia paterna, di antica origine corsa, apparteneva a quel ceto [...] gentil ch'empi diluce il mondo / io che per reo destin da te m'ascondo / senza di te non volentier aliena dall'uso colto diquanto fosse un'ipotetica lingua sarda "materna": mai esistita come strumento di unificazione ed espressione culturale e ...
Leggi Tutto
CORSI, Carlo
Nicoletta Cardano
Nacque a Nizza l'8 gennaio 1879 da Achille, che era tenore. Fu fratello del soprano Emilia. Stabilitosi a Bologna, manifestò sin dall'infanzia uno spiccato interesse per [...] seguente con sei Effetti diluce e venticinque Impressioni), e alla I Esposizione nazionale di belle arti a Rimini, si tratta dunque di precisi riferimenti alle premesse nabis e vuillardiane in particolare, quantodi un'istintiva sensibilità ...
Leggi Tutto
luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
quantita
quantità s. f. [dal lat. quantĭtas -atis, der. di quantus «quanto, quanto grande»]. – 1. a. La proprietà e la condizione per cui un singolo ente o elemento, concreto o astratto, o una massa, possono essere misurati, e quindi la loro...