GALILEI, Galileo
Ugo Baldini
Nacque a Pisa il 15 febbr. 1564 da Vincenzio e Giulia Ammannati.
I Galilei (detti così dal nome o soprannome d'un antenato, il cui cognome era Bonaiuti) appartenevano alla [...] matematica come lingua della natura), di teoria della materia (natura corpuscolare diluce e calore). Queste idee avversario permisero al G. di eroderne la credibilità, pur se gli argomenti di Grassi non erano banali quanto apparvero (una sua Ratio ...
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GIULIO Romano (Iulius de Pippis, de Ianutiis; Giulio Pippi, Giannuzzi)
Enrico Parlato
Figlio di Pietro de Pippis de Ianutiis, nacque a Roma nel rione Monti, a macel de' Corvi, vicino alla colonna Traiana, [...] al presente […] è un'altra Roma; perciò che quantodi bello e acconcio vi è, tutto è proceduto da Giulio Quanto Vasari scrive nel 1550 avvicina dunque G. a Michelangelo e diventa un inaspettato omaggio al maestro romano. Ma il racconto mette in luce ...
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GUICCIARDINI, Francesco
Pierre Jodogne
Gino Benzoni
Nacque a Firenze il 6 marzo 1483, terzogenito di Piero di Iacopo e di Simona di Bongianni Gianfigliazzi, che ebbero undici figli, tra cui cinque [...] tentato dalla dedizione alle humanae litterae: per quantodi indole riflessiva, l'otium per volgersi allo luce nella sua completezza, purtuttavia relativa, data la soppressione di brani "sconvenienti". Cadono quelli attinenti al rapporto incestuoso di ...
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CASTELVETRO, Ludovico
Valerio Marchetti
Giorgio Patrizi
Nacque a Modena nel 1505 circa. Era figlio di Giacomo, ricco mercante dell'arte della lana e banchiere, e di Bartolomea Della Porta.
Fece i suoi [...] ) il C. definisce una nuova legittiniità del procedimento in quanto procedimento retorico, di innalzamento e di straniamento della materia poetica; alla lucedi questa teoria il C. non manca di censurare l'uso errato che il Caro fa dell'invocazione ...
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CELLINI, Benvenuto
Ettore Camesasca
Figlio di Giovanni d'Andrea di Cristofano e di Elisabetta Granacci, nacque a Firenze il 3 nov. 1500. Il C. stesso cm la sua celebre Vita, i trattati e numerose lettere [...] alla sua poesia qualificandola come "boschereccia" (in quanto priva di "parole belle e rare", ossia cittadine) e arrivando per alcuni sonetti (Sogni) a prolisse "dichiazioni" di senso alla lucedi un'altrettanto "boschereccia" filosofia e nel gusto ...
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FUGA, Ferdinando
Gaetana Cantone
, Ferdinando. Figlio di Giovanni e di Antonia Seravalli, nacque l'11 nov. 1699 a Firenze, dove fu tenuto a battesimo dal principe ereditario di Toscana, presso il quale [...] di quella sua particolare ricerca sugli effetti diluce sperimentata nella loggia di S. Maria Maggiore e nella sistemazione di modifica degli altari laterali, sono documentati da disegni. Per quanto riguarda la facciata va detto che, se la scala a ...
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ANASTASIO Bibliotecario
Girolamo Arnaldi
Trascorse a Roma la prima giovinezza (Epistolae, p.440, 8-9) e sua lingua materna fu certamente il latino (Epistolae, pp. 423, 12 e 426, 7), non il greco, come [...] mondo bizantino consentì ad A. di mettersi in luce. Ma, a parte il nuovo aumento di prestigio, l'incontro soprattutto con particolare tipo di prestazione, che era poi quantodi meglio egli fosse in grado di dare: la redazione di lettere e documenti ...
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ANTONIONI, Michelangelo
Sandro Bernardi
Carlo di Carlo
Nacque il 29 settembre 1912 a Ferrara da Ismaele ed Elisabetta Roncaglia, appartenenti a una famiglia della media borghesia. Due anni prima era [...] di Cinema un testo e un fotoservizio. Antonioni non si occupava tanto di luoghi e di cose quantodi uomini, della gente umile, delle loro condizioni di nessun esercizio di bravura, dopo tanti virtuosismi che avevano stupito il mondo. Luce e colore ...
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LEONE XIII, papa
Francesco Malgeri
Vincenzo Gioacchino Pecci nacque il 2 marzo 1810 a Carpineto Romano, alle pendici dei monti Lepini, a sud di Roma. Figlio dell'agiato proprietario terriero conte Ludovico [...] il valore della libertà, e mostrava di apprezzare quantodi bene e di vero fosse presente nelle aspirazioni moderne. Distingueva, poi, le varie forme di libertà. In particolare, riconosceva la libertà di parola e di stampa, con i limiti necessari a ...
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CIMAROSA (Cimmarosa), Domenico
Ariella Lanfranchi
Nacque ad Aversa (Napoli) il 17 dic. 1749 in un'umile casetta sita in Vico II Trinità. La sua era una famiglia poverissima: il padre Gennaro (e non [...] un biografo con l'altro storie di successi o di insuccessi non provati, di altissime quanto inverosimili cifre relative alla sua nei confronti di un mondo spirituale perfettamente compiuto, e privo dì troppo accentuate zone d'ombra e diluce su ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
quantita
quantità s. f. [dal lat. quantĭtas -atis, der. di quantus «quanto, quanto grande»]. – 1. a. La proprietà e la condizione per cui un singolo ente o elemento, concreto o astratto, o una massa, possono essere misurati, e quindi la loro...