ALBINI, Franco
Manuela Morresi
Figlio di Baldassarre e di Corinna Toniolo, nacque a Robbiate (Como), il 17 ott. 1905. Trasferitosi a Milano con la famiglia, frequentò la sezione di architettura del [...] palazzo della Civiltà italiana (1937) e per il palazzo dell'Acqua e della luce (1939) all'E 42 (EUR), con G. Palanti, G. Romano zona Madre di Dio. Dalla metà degli anni Sessanta lo studio rallentò la produzione sia per quanto riguarda gli ...
Leggi Tutto
BURRI, Alberto
Massimo De Sabbata
Nacque a Città di Castello (Perugia) il 12 marzo 1915, primogenito di Pietro, commerciante di vini, e di Carolina Torreggiani, insegnante elementare.
Medico tra guerre [...] di visitare lo studio di Miró, di vedere le opere astratte più recenti dell’italiano Alberto Magnelli, punto di riferimento per i giovani italiani desiderosi di novità, e di conoscere quanto diventare il luogo di un serrato dialogo tra luce e ombra.
...
Leggi Tutto
FANELLI, Francesco
Franca Franchini Guelfi
Figlio di Virgilio, scultore, nacque a Firenze come attestano i documenti che lo definiscono sempre "florentinus" (Varni, 1879, p. 74; Alizeri, 1880, pp. 197 [...] della luce sulle superfici in movimento. A questi splendidi ritratti si possono accostare i busti bronzei di Lord , pp. 200, 203 s.; C. G. Ratti, Istruzione diquanto può vedersi di più bello in Genova, in pittura, scultura ed architettura ecc., ...
Leggi Tutto
DESIDERIO da Settignano
Anne Markham Schulz
Figlio di Bartolomeo di Francesco, detto Meo di Ferro, che nel 1427 era contadino nella parrocchia di S. Maria a Settignano e, probabilmente, di una Andrea, [...] o i drappeggi non posseggano maggior articolazione formale diquanta ne possano conferire ai solidi adiacenti zone , sembra avviluppata in uno strato palpabile di aria, penetrato solo parzialmente dalla luce. Per la sottigliezza del modellato e il ...
Leggi Tutto
AVERLINO (Averulino), Antonio, detto Filarete
Angiola Maria Romanini
Figlio di Pietro Averlino, nacque intorno al 1400, con ogni probabilità a Firenze.
Fiorentino lo dicono, in effetti, tutte le fonti [...] in luce anche certa gustosa originalità di impostazione, non priva di interesse nuovamente a Roma ove morì - almeno secondo quanto riferisce il Vasari - nel 1469.
Fonti e Bibl.: G. Vasari, Le vite..., a cura di G. Milanesi, II, Firenze 1878, pp. ...
Leggi Tutto
DEL MORO, Luigi
Mario Bencivenni
Nacque a Livorno il 25 ag. 1845 da Carlo e da Angiolina Politi. Il padre, ex commerciante di chincaglierie dedicatosi poi all'attività di cambiavalute, dopo averlo fatto [...] andavano allora demolendo e delle testimonianze storiche venute alla luce durante i lavori. Infine, il 28 apr. D. ebbe la direzione o la supervisione su una quantità enorme di restauri ad edifici monumentali della Toscana, ampiamente e analiticamente ...
Leggi Tutto
GUARANA, Giacomo (Iacopo)
Simone Guerriero
Nacque da genitori veneziani il 28 ott. 1720 a Verona, dove il padre Vincenzo era al servizio del vescovo Marco Gradenigo (Moschini, 1808). Come provano le [...] nell'edizione del 1792 della guida di Zanetti.
Secondo quanto riferiva Gradenigo (Livan, 1942) di affreschi in palazzo Pisani Moretta a S. Polo, comprendente, oltre alle decorazioni di una stanza al secondo piano, le grandi raffigurazioni della Luce ...
Leggi Tutto
MARCO da Oggiono
Alessandro Serafini
Figlio di Cristoforo e di Isabella da Civate, nacque con ogni probabilità a Milano tra il 1465 e il 1470 (Shell, 1998, p. 163).
Il suo nome completo, come testimoniano [...] la sua morte risulta che ne possedeva una gran quantità, tra cui due mappamondi e due carte della Lombardia 60-62; M.T. Fiorio, Giovanni Antonio Boltraffio. Un pittore milanese nella lucedi Leonardo, Milano 2000, pp. 27-33, 79-83; K. Hermann Fiore ...
Leggi Tutto
GIOLFINO, Nicola
Alessandro Serafini
Nato a Verona nel 1476, dall'intagliatore Nicolò e da Tommasina, è registrato nel 1490 - con il nome di Nicola e non di Nicolò - nell'anagrafe della contrada veronese [...] morì a Verona entro questo torno di tempo.
Il G. fu anche un abile disegnatore, per quanto si può dedurre dai suoi rari riportato alla luce sotto le scene di S. Giovanni a Patmos, della Rinuncia di s. Francesco agli averi e della Visita di s. Chiara ...
Leggi Tutto
DEL DUCA (Duca, De Duca), Giacomo (Iacopo)
Sandro Benedetti
Figlio di Giovan Pietro e fratello del fonditore Lodovico (Bertolotti, 1879, p. 14), nacque a Cefalù (Palermo) all'inizio del terzo decennio [...] Angeli (Benedetti, 1987, pp. 245-60).
È opera quanto mai interessante sia per la particolare eterodossa unione e compenetrazione tra nella sua molteplicità di materia, terra, grotta, pietra, stalattite, fontana, acqua, cascata, luce.
L'opera è ...
Leggi Tutto
luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
quantita
quantità s. f. [dal lat. quantĭtas -atis, der. di quantus «quanto, quanto grande»]. – 1. a. La proprietà e la condizione per cui un singolo ente o elemento, concreto o astratto, o una massa, possono essere misurati, e quindi la loro...