KOUNELLIS, Jannis
Giorgia Gastaldon
Nacque al Pireo il 23 marzo 1936, da Grigoris e da Evaggelia Venou.
Nella Grecia dei conflitti
La famiglia d’origine apparteneva, negli anni antecedenti la seconda [...] di dubbio definitivo l’anno di svolta nell’opera di Kounellis. Perno centrale di questo cambiamento – irreversibile per l’artista, tanto quanto […] era mia intenzione mettere in luce la fisionomia dell’artista posto di fronte al sistema. Non la ...
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PONTELLI, Baccio
Jessica Gritti
PONTELLI (de Puntellis), Baccio (Bartolomeo). – Nacque a Firenze presumibilmente nel 1449 da Fino di Tura di Bartolo de Puntellis e da Monna Bruna, secondo l’estimo del [...] del duomo di Pisa soltanto in relazione ad alcune elargizioni e piccole quantitàdi denaro. di architettura, XIV (2002), pp. 93-107; Id., Il palazzo ducale di Camerino, in Il Quattrocento a Camerino. Luce e prospettiva nel cuore della Marca, a cura di ...
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FONTANA, Domenico
Alessandro Ippoliti
Figlio di Sebastiano e di una Domenica, nacque a Melide, piccolo borgo del Canton Ticino, nel 1543. Come riferiscono i suoi biografi, nel 1563 si trasferì a Roma, [...] L'arte al tempo di Sisto V, e, inoltre, Ippoliti, 1988; Donadono, 1994) hanno fatto luce sulle vicende costruttive di alcune fabbriche romane progettate della sua opera, risulterebbe importante valutare quanto l'esperienza sistina abbia influenzato e ...
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CARPIONI, Giulio
FF . Barbieri
Nato intorno al 1613, quasi certamente a Venezia, verso il 1630 è ad apprendere pittura presso il Padovanino, mostrando di puntare "decisamente in senso classicistico [...] della pittura veneziana, Venezia 1674, p. 44), capace di far luce sulla fase precoce del C., è oggi scomparsa. Potrebbero dal tempio, in S. Giacomo di Vicenza, "è un eccezionale repertorio per quanto attiene alla oreficeria vicentina del tempo ...
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PIACENTINI, Marcello
Giovanni Duranti
PIACENTINI, Marcello. – Nacque a Roma l’8 dicembre 1881, da Pio – uno dei più affermati architetti della capitale umbertina, autore del palazzo delle Esposizioni [...] condizioni d’ambiente. Ammettere quanto vi ha di universale, di corrispondente alla civiltà contemporanea del palazzo dell’Acqua e della Luce, precedentemente previsto), quale fuoco visivo dell’asse di attraversamento dell’insediamento (la via ...
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D'ANCONA, Vitale, detto Vito
Maria Barbara Guerrieri Borsoi
Nacque a Pesaro il 12 ag. 1825, da Giuseppe e Ester Della Ripa. La famiglia, di religione ebraica, nel 1828 decise di abbandonare la città [...] essere opera di un certo interesse.
Fu proprio il D. ad introdurre al caffè Michelangelo il Signorini e, a quanto si invisibile, in una veduta di tre quarti da dietro, immersa in una atmosfera immobile in cui la luce costruisce con chiarezza la forma ...
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GIROLAMO da Cremona (dei Corradi)
Federica Toniolo
Non sono noti il luogo e la data di nascita di questo miniatore, figlio di Zanino, del quale è ormai accertata l'appartenenza alla famiglia cremonese [...] percorso artistico di G., mettendo in evidenza l'influenza mantegnesca. Inoltre, in quanto responsabile di alcune miniature affievolimento del patetismo e della verve espressiva mettendo di nuovo in luce l'attenzione per i valori ottici già presente ...
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FALCONE, Aniello
Giuseppe Scavizzi
Nacque a Napoli il 15 nov. 1607 da Vincenzo e Giovanna de Luca (De Dominici, 1743, p. 70, fornisce la data errata del 1600).
Il padre Vincenzo aveva bottega d'indoratore [...] principe di Tarsia. Gli Spinelli possedevano 50 quadri di lui; quanto al Roomer, nel 1647 gli richiedeva una serie di Battaglie , scultoree, e le rocce che campeggiano nel centro raccogliendo la luce della sera.
Che le scene del F. siano composte con ...
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CAMPAGNOLA, Domenico
Lionello Puppi
Nacque nell'anno 1500, figlio "magistri Joannis theutonici cerdonis", come si deduce con tutta sicurezza da un più tardo, fondamentale documento che ci consegna anche [...] Campagnola. E convien qui precisare, alla luce delle considerazioni esposte, che il rapporto di "consanguineità" tra il C. e Gualtieri attività incisoria in quanto confezione di un genere prevalentemente paesistico. La dovizia di disegni del C. ...
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BOITO, Camillo
Giuseppe Miano
Nacque a Roma il 30 ott. 1836, primogenito di Silvestro e di Giuseppina Radolinska. A quattordici anni incominciò a seguire i corsi dell'Accademia di Belle Arti di Venezia, [...] esigenza di "verità", in quanto hanno "l'impronta di un costume" che è diretta espressione della civiltà di il Nardi vide un'anticipazione della "divagazione" panziniana. Di questo volume videro la luce sette edizioni: la terza, del 1895, riveduta e ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
quantita
quantità s. f. [dal lat. quantĭtas -atis, der. di quantus «quanto, quanto grande»]. – 1. a. La proprietà e la condizione per cui un singolo ente o elemento, concreto o astratto, o una massa, possono essere misurati, e quindi la loro...