DE RUGGIERO, Roberto
Achille De Nitto
Nacque a Roma, terzo di quattro figli, il 21 luglio 1875 da Ettore, professore di antichità classiche nell'università, di famiglia borghese napoletana, e da Eloisa [...] aver "preso troppo decisamente partito per una delle parti del contratto contro l'altra" privando, con il suo intervento, il ss., 120 ss., 203 ss.) e, nel secondo libro, quasi integralmente di proprietà (Codice civile. Secondo libro. Cose e diritti ...
Leggi Tutto
DE GREGORI, Giovanni e Gregorio
Tiziana Pesenti
Fratelli, nacquero a Forlì intorno all'anno 1450. La loro paternità è incerta: in due documenti Giovanni risulta infatti figlio di un Gregorio morto prima [...] 1484 e l'88 Giovanni e Gregorio pubblicarono quasi esclusivamente titoli giuridici, con particolare attenzione alla produzione Graziano, per la quale aveva stipulato già nel 1504 un contratto con il capitolo dei canonici di Padova ed avviato prove di ...
Leggi Tutto
LE MONNIER, Felice
Cosimo Ceccuti
Nacque a Verdun, nel dipartimento della Mosa, il 1° dic. 1806 da Jean, ufficiale nella guarnigione cittadina, e da Jeanne Michaud, figlia di un orologiaio: è tutt'altro [...] traduzione dei Discorsi e dal febbraio 1842 modificò radicalmente il contratto impegnandosi a pagare 700 lire per ogni fascicolo all'autore, vendite e nella stampa dei volumi fino al blocco quasi totale delle pubblicazioni nell'autunno di quell'anno, ...
Leggi Tutto
CIANDA, Alberto
Luigi Agnello
Nato a Roma il 1° genn. 1984 da Francesco, ufficiale giudiziario, e da Modesta Vespasiani, ambedue di origine umbra, si formò in un ambiente familiare in cui erano vive [...] Con Rosselli si legò, in un sodalizio analogo a quello contratto con Amendola: le doti diplomatiche, che attutirono spesso gli , finanziato e animato da Rosselli, e lo diresse, firmando quasi sempre gli articoli di fondo, durante il periodo in cui ...
Leggi Tutto
DAELLI, Luigi (Gino)
Giuseppe Monsagrati
Nato a Como nel 1816 da Luigi, agiato possidente, le cui proprietà sarebbero in seguito finite sotto ipoteca, e da Maria Ostinelli, fece studi di ragioneria. [...] , il Cattaneo arrivò a sostenere di aver firmato il contratto senza leggerlo.
In realtà il D. voleva estendere la editoria, dal classico al moderno fino all'intervento di taglio quasi giornalistico sull'attualità.
Ebbe così fine, nel 1865, ...
Leggi Tutto
GIUNTI (Giunta), Filippo, il Giovane
Massimo Ceresa
Probabilmente il maggiore dei sette figli di Bernardo di Filippo il Vecchio, del ramo fiorentino della famiglia di tipografi, e di Dorotea Modesti, [...] fu posta in bancarotta, quella di Firenze si fermò, non stampando quasi nulla per un anno. Nel 1554 il G. inserì sue lettere dei due punti. L'altro aspetto interessante e insolito del contratto è che il G. assicurò all'Ammirato l'impiego di ...
Leggi Tutto
GIUNTI (Giunta), Filippo, il Vecchio
Massimo Ceresa
Nacque a Firenze, verso il 1450 secondo Bandini (p. 24) e Decia (p. 19), nel 1456 secondo Pettas (p. 336), da Giunta di Biagio; della madre si conosce [...] gli portò una dote di 500 fiorini. Nel 1489 stipulò un contratto d'affitto con la badia fiorentina, cioè il convento benedettino di dal 1514 al 1522: Plauto, nel 1514 e 1522, quasi tutte le opere di Cicerone, Macrobio, Quintiliano, gli Scriptores ...
Leggi Tutto
DORICO, Valerio
Lorenzo Baldacchini
Nacque a Ghedi nel Bresciano intorno al 1500.
Fu uno dei numerosi tipografi dell'area lombardo-veneta attivi a Roma e in altre località (tra cui Venezia) nel sec. [...] impegnandosi a stampare le copie entro il mese di luglio. Un altro contratto fu stipulato tra il D. e A. Barré per la stampa opere di Bembo e Trissino. La letteratura profana appartiene quasi tutta agli anni precedenti il pontificato di Pio IV (1559 ...
Leggi Tutto
DUPLANCICH, Vincenzo
Sergio Cella
Nacque a Zara (Dalmazia) il 15 ag. 1818, figlio di Antonio e di Antonia Amadeo Fabri, di agiata e cospicua famiglia cittadina. Frequentò le scuole elementari e il liceo, [...] vivace sviluppo a La Gazzetta di Zara - che per contratto col governo ospitava una parte "ufficiale" -, fondarono nel Italiani, poi col finire del '50 chiuse la sua vita quasi ventennale, che aveva avuto momenti non ingloriosi per la collaborazione ...
Leggi Tutto
GUARGUAGLIA (de Guargualiis), Manfredo
Arnaldo Ganda
Figlio del giureconsulto Andriolo, nacque intorno al 1425 quasi sicuramente a Pavia, dove abitò sempre: fino al 1472 in parrocchia di S. Ambrogio [...] vietò l'alienazione dei beni cosicché venissero trasmessi integralmente ai discendenti. Vietò anche il condono del debito contratto dal libraio Guniforto Torredano per il mancato pagamento del canone di locazione di una casa ubicata in strada ...
Leggi Tutto
contratto2
contratto2 s. m. [dal lat. contractus -us, der. di contrahĕre «contrarre»; nel sign. 5, attrav. l’ingl. contract]. – 1. In generale, regolamento di interessi che trae la sua forza vincolante dall’accordo di coloro che lo stipulano;...
quasi
quaṡi avv. e cong. [lat. quasi]. – 1. a. Circa, pressappoco, poco meno che; indica in genere che la quantità, la qualità, la condizione espressa dalla parola o dalle parole seguenti non è pienamente raggiunta ma si è a essa molto vicini:...