Nessun testo più di L’artefice aggiunto. Riflessioni sulla traduzione in Italia: 1900-1975 (curato da Angela Albanese e Franco Nasi e apparso nel 2015 per i tipi della ravennate Longo senza suscitare il [...] scrive esattamente come avresti sognato di scrivere tu, e allora ti sembra di inventare, non di tradurre»;‒ Salvatore Quasimodo (la poesia può essere tradotta unicamente dai poeti giacché i filologi rendono i testi antichi con «esattezza di numeri ...
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Walter MauroLa letteratura è un cortileRoma, Giulio Perrone Editore, 2024 Non è facile classificare un'opera come La letteratura è un cortile di Walter Mauro, già pubblicato nel 2011 da Giulio Perrone [...] la sfuriata che Ungaretti fece nel 1959, di fronte all'ambasciatore sovietico in Italia e a diversi intellettuali, contro Salvatore Quasimodo quando venne a sapere che l'autore di Ed è subito sera aveva vinto il premio Nobel per la letteratura.Ancora ...
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Il Quaderno di traduzioneA un certo punto della loro carriera i grandi poeti italiani del secondo Novecento che magari non traducevano costantemente (come nel caso di Salvatore Quasimodo) licenziavano [...] un libro di traduzioni poetiche d’autore, conven ...
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I nomi di fantasia, che qui proponiamo di chiamare fantasionimi con una nostra coniazione (ci sembra per la prima volta), sono parole o combinazioni di parole inventate. A volte sono termini già presenti [...] antonomasia, e Mirandolina, la donna civettuola. Il XIX secolo si arricchisce dei fantasionimi della zingara Esmeralda e del gobbo Quasimodo, creati da Victor Hugo e tornati alla ribalta nel XX secolo con il musical Notre-dame de Paris, scritto da ...
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Si dice ermetismo e si pensa a Ungaretti e Quasimodo, o alla "scuola toscana" con Mario Luzi in testa. Ma la «poetica della parola» risuona anche nel Meridione d'Italia, aprendosi «verso soluzioni di sensibilità [...] o d'idillio o di musica», come ebbe p ...
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quasimodo
quaṡimòdo. – Nell’espressione domenica q., o di q., con cui viene talora designata la prima domenica dopo Pasqua, cioè la domenica in albis, dalle parole con le quali comincia l’introito della messa in latino di quel giorno: Quasi...
sparuto
agg. [forma ant. del part. pass. di sparire]. – 1. Che si mostra smunto, deperito ed emaciato, soprattutto nel volto, di solito come conseguenza di uno stato di sofferenza o di tensione psico-fisica: che visetto s.!; un bambino s.,...
Personaggio letterario del romanzo Notre-Dame de Paris (1831) dello scrittore francese V.-M. Hugo (1802-1885); è un nano gobbo, campanaro della cattedrale parigina, una sorta di mostro in cui si mescolano odio e amore. Legato da un affetto quasi...
Poeta italiano (Modica 1901 - Napoli 1968). Premio Nobel per la letteratura (1959). Formatosi nel gusto della poesia ermetica fra Ungaretti e Montale, più vicino a quello per l'essenzialità quasi epigrammatica dell'espressione, per l'altezza...