BARETTI, Giuseppe
Mario Fubini
Ebbe per causa di uomini e circostanze, ma più per il suo carattere irrequieto e combattivo, una vita errabonda e avventurosa: nato a Torino il 24 apr. 1719 da famiglia [...] buoni secoli", da lui studiati con la foga che mise sempre in ogni cosa sua; e nello stile del Berni, che scelse a suo autore sia per la voga nel suo tempo di quella si difendono i gesuiti dalle accuse delgoverno portoghese, pure non mancano contro ...
Leggi Tutto
DATI, Leonardo
Renzo Ristori
Nacque a Firenze, probabilmente nel 1408 (nell'autunno del 1407, se si accettano i dati forniti dal suo epitaffio), terzo figlio di Piero di Giorgio e di Zenobia Soderini.
I [...] quello che scrivono i biografi, questi due personaggi non erano zii ma solo lontani parenti del Dati). Piero di Giorgio non era ricco, ma doveva godere di buone stato inutile l'intervento delgoverno fiorentino, che nel maggio del 1455 aveva esortato ...
Leggi Tutto
Nacque a Brivio, in Brianza, il 5 dic. 1804 da Celso e da Rachele Gallavresi.
I suoi primi ricordi sono legati alla figura del nonno Ignazio, che, dopo aver fatto il soldato in giovinezza, era rientrato [...] del rispetto ai governi e ai castelli dei signori che non ha più nulla di comune con quelladel Parini, il maestro ideale, e sempre richiamato, del giovanetto drizzato alla bontà (Milano 1837) e Il buon fanciullo (Milano 1837) non cessano di ribadire. ...
Leggi Tutto
CESAROTTI, Melchiorre
Giorgio Patrizi
Nacque a Padova il 15 maggio 1730, da una famiglia nobile di origine, ma oramai borghese (il padre era un funzionario statale) e non molto agiata. Fin da giovane [...] governo (A. Marasco). Interessante ed in linea con le sue teorie linguistiche è la proposta di ridurre l'insegnamento del latino nelle scuole medie, allargando quello che arrivò ad affermare che ogni governo è buono in astratto e cattivo in pratica, ...
Leggi Tutto
BERCHET, Giovanni
Giuliano Innamorati
Nacque a Milano il 23 dicembre 1783, da Federico e da Caterina Silvestri, primogenito di otto figli.
Il padre era un modesto commerciante di origine svizzero-francese [...] le dimissioni dal vecchio impiego, si affrettò a chiedeme un altro alla Reggenza del cesareo governo fino dal 25 giugno 1814, mentre continuava a coltivare quella che, nella supplica pel nuovo impiego, definiva "particolare predilezione alla coltura ...
Leggi Tutto
GIORDANI, Pietro
Giuseppe Monsagrati
, Nacque a Piacenza il 1° genn. 1774 da Giambattista, possidente, e da Teresa Sambuceti. La sua infanzia, travagliata da problemi di salute che ne minavano - e [...] satirica; si disse poi, e il G. stesso accreditò l'interpretazione, che egli, celebrando il buongoverno pontificio del passato, aveva inteso dare a quello appena restaurato non lodi ma "consigli camuffati da lodi" (Ferretti, p. 156). In effetti ...
Leggi Tutto
CICOGNARA, Francesco Leopoldo
Gian Domenico Romanelli
Nato il 26 nov. 1767 a Ferrara dal conte Filippo e da Luigia Gaddi di Forlì, studiò inizialmente a Modena - fra il 1776 e il 1785 - presso il Collegio [...] di una tradizione che vanta nel sec. XVIII buon numero di autori, si riconduceva anche al che nell'altra categoria canonica, quelladel "Sublime", egli appare rifuggire sia caduta di Napoleone, il nuovo governo confermò il C. nelle due presidenze ...
Leggi Tutto
LORENZINI, Carlo (Collodi)
Domenico Proietti
Nacque il 24 nov. 1826 a Firenze, primogenito di Domenico, originario di Cortona, cuoco del marchese Carlo Leopoldo Ginori Lisci, e di Angiolina (Maria Angela [...] località toccate dalla ferrovia.
Confortato dal buon esito di critica e pubblico del Romanzo in vapore, il L. una replica all'opuscolo La politica napoleonica e quelladelgoverno toscano del conservatore federalista e neoguelfo E. Albèri, uscito ...
Leggi Tutto
MAFFEI, Scipione
Gian Paolo Romagnani
Nacque a Verona il 1 giugno 1675, terzogenito maschio e ultimo degli otto figli del marchese Giovanni Francesco e della marchesa Silvia Pellegrini.
Dal 1689 al [...] al governo", il M. costruiva un'immagine idealizzata del mondo romano, non lontana da quelladel primo Montesquieu buon senso" e al "buon gusto", contro ogni "trivialità" e "pusillanimità". Collaborarono con lui alcuni fra gli animatori iniziali del ...
Leggi Tutto
CASTIGLIONE, Sabba (da)
Franca Petrucci
Nacque a Milano con ogni probabilità il 5 dic. 1480 da Giovanni, della nobile e importante famiglia, e da Livia Alberici, secondo C. Castiglione (Un maestro di [...] prima data certa nella vita del C. è quelladel suo ingresso nella Religione dei fisici mai visti prima; perfino le buone lettere "hanno fatto un naufragio universale essere un principe (73), come si deve governare una Città (123), sul tiranno (110) ...
Leggi Tutto
buono1
buòno1 (pop. bòno) agg. [lat. bŏnus] (premesso al sostantivo, si tronca in buon davanti a vocale e davanti a consonante seguita da vocale o da l o da r). – 1. Rispondente all’idea del bene morale; che ha per norma e per fine il bene:...
governo di decantazione
loc. s.le m. Nel linguaggio della politica, governo transitorio che ha in programma di raggiungere alcuni obiettivi, importanti ma delimitati. ♦ Lo scontro è sempre più duro e l'Ipotesi di un «governo di decantazione»...