. Il genere Boletus fu dal Dillenius (1719) designato per quei funghi generalmente carnosi ed a cappello che, invece di lamelle come gli Agaricini, presentano dei tuboli fittamente stipati nella pagina [...] specie commestibili. È ben noto il cosiddetto porcino o Boletus edulis Bull. che cresce in autunno nei boschi di quercia, di castagno, di faggio, a corpo fruttifero tozzo, globulare, di colore bruno-grigiastro con pori dapprima bianchi poi giallo ...
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GIOVANNI da Baiso (o Abaisi)
R. Grandi
Intagliatore e maestro lignario modenese, originario di Baiso (prov. di Reggio Emilia) e figlio del muratore reggiano Benedetto. Attivo lungamente tra Ferrara e [...] . 54-64; A. Ghidiglia Quintavalle, s.v. Baiso, Giovanni da, in DBI, V, 1963, pp. 300-301; N. Rondelli, Jacopo della Quercia a Ferrara 1403-1408, Bullettino senese di storia patria, s. III, 23, 1964, pp. 131-142; L. Bandera, Il mobile emiliano, Milano ...
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Comune dell’Emilia (140,86 km2 con 395.416 ab. nel 2020, detti Bolognesi), città metropolitana e capoluogo della regione Emilia-Romagna. È posta sulla Via Emilia, a 54 m s.l.m., allo sbocco della valle [...] terminato nel 17° secolo. Il portale centrale della facciata, incompiuta, è adorno di bassorilievi e sculture di Iacopo della Quercia (1425-38); nell’interno, a tre navate fiancheggiate da cappelle, si trovano numerose opere d’arte, fra cui affreschi ...
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La genesi e lo sviluppo della civilta greca. Epiro
Sotirios Dakaris
Konstantina Gravani
Amalia Vlachopoulou-Oikonomou
Epiro
di Sotirios Dakaris, Konstantina Gravani
L’Epiro (gr. ῎Ηπειρος, "Απειρος; [...] D. con l’epiteto Naios e la Dea pre-ellenica prese il nome di Dione. La coppia divina aveva la propria dimora nella quercia sacra (Hes., 134) e dal fruscio delle foglie (Hom., Od., XIV, 327-330; Od., XIX, 296-299) o dal volo delle colombe (Peleiadi ...
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galla
Bruno Basile
Nel senso di " ghianda ", la parola compare esclusivamente in Pg XLV 43 Tra brutti porci, più degni di galle / che d'altro cibo fatto in uman uso, / dirizza [l'Arno] prima il suo [...] punture d'insetti e passato a designare per antonomasia, sull'orma dei trattatisti scientifici latini (in particolare Plinio e Columella: cfr. Forcellini, Lexicon), già nella lingua del Trecento, il frutto della quercia, tradizionale cibo dei maiali. ...
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KAMPEN (XX, p. 99)
Adriano H. Luijdjens
Monumenti. - Nelle antiche fortificazioni di Kampen si conservano le porte, che nel loro insieme offrono un materiale di primo ordine per lo studio dell'architettura [...] in parte alla costruzione trecentesca. Nell'interno va ricordata soprattutto la grande sala degli scabini tutta rivestita di quercia, con un camino riccamente decorato in stile italianeggiante, del fiammingo J. Colijn de Nole (1545); i sedili degli ...
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Clima e ambiente nel Quaternario
Antonio Longinelli
Mauro Cremaschi
Lanfredo Castelletti
Lucia Caloi - Maria Rita Palombo - Antonio Tagliacozzo
Lo studio dei paleoclimi
di Antonio Longinelli
In questo [...] di un'umidità superiore all'attuale, che consente lo sviluppo di un mosaico di boschi radi di pino, ginepro e quercia, inframezzati da steppe ad Artemisia. Per quanto riguarda il Messico centrale, pino e ginepro costituiscono una foresta intorno a 18 ...
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LUPI, Roberto
Tiziana Affortunato
Nacque a Milano il 28 nov. 1908 da Ermanno, maestro elementare, e da Maria Torelli. Fu avviato agli studi musicali all'età di otto anni, grazie anche a un ambiente [...] dei testi delle sue opere, con lo pseudonimo Maria Della Quercia, fu il soprano Eva Bagni, probabilmente conosciuta a Siena.
Il voci cantanti interne e strumenti, testo di M. Della Quercia (1961); Azioni sonore, per orchestra (1960-62); Pentaulos, ...
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ORSUCCI, Michele
Giovanni Pizzorusso
ORSUCCI, Michele (in religione Angelo). – Nacque a Lucca l’8 maggio 1573 da Bernardino (del ramo della Luna) e da Isabella Franciotti, entrambi di lignaggio aristocratico.
Fu [...] la professione (18 giugno 1589) e il suddiaconato, Angelo si trasferì per gli studi filosofici nel convento di S. Maria della Quercia di Viterbo, dove nel 1595 venne ordinato diacono e due anni dopo sacerdote. Si spostò quindi a Perugia e poi a Roma ...
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THOR
Bruno Vignola
. È la forma nordica (precisamente Thórr) corrispondente al tedesco Donar, del nome di uno dei principali dei della mitologia germanica. Divinità del tuono, come dice chiaramente [...] ed Ercole con sacrifici di animali. Scrittori cristiani ci dànno notizia che vi erano antichi alberi a lui consacrati, come la quercia di Geismar, robur Jovis, abbattuta da S. Bonifazio, che col suo legno costrusse un oratorio dedicato a S. Pietro. E ...
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quercia
quèrcia (tosc. quèrce) s. f. [lat. quercea, agg. femm. di quercus -us «quercia» (e da questo il nome lat. scient. del genere Quercus)] (pl. -ce, tosc. -ci). – 1. a. Nome delle piante del genere Quercus, famiglia fagacee, che comprende...
querciola
querciòla (letter. querciuòla) s. f. [dim. di quercia]. – 1. Giovane quercia: stare all’ombra di una q.; far querciola, locuz. tosc. ormai rara, camminare con le mani in terra e le gambe in aria, come gioco di ragazzi (cfr. la locuz....