DANDOLO, Andrea
Giorgio Ravegnani
Nacque il 30 apr. 1306 da Fantino, del ramo di S. Luca, che viene ricordato nel 1312 fra gli elettori del doge Giovanni Soranzo e che morì il 13 ag. 1324.
Ebbe almeno [...] del 4 febbr. 1333, come conte di Grado e savio sulle questionidi Zara relative a Marino Barbarigo. Questo fu prorogata per altri due anni nel dicembre del 1345, ma difatto, malgrado le reiterate esortazioni del papa, si esaurì ben presto ...
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LEVI, Carlo
Franco Contorbia
Maura Picciau
Nacque a Torino il 29 nov. 1902 da Ercole e da Annetta Treves.
I genitori appartenevano entrambi alla media borghesia ebraica: il padre era rappresentante [...] di leadership difatto nella cospirazione antifascista.
Arrestato il 13 marzo 1934 ad Alassio, il 9 maggio fu rilasciato e ammonito. A un anno di L'ultimo dei sette "blocchi" in questione, originariamente di proprietà della signora Acetoso, è stato ...
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CESAROTTI, Melchiorre
Giorgio Patrizi
Nacque a Padova il 15 maggio 1730, da una famiglia nobile di origine, ma oramai borghese (il padre era un funzionario statale) e non molto agiata. Fin da giovane [...] un ritratto della democrazia quale è difatto, facendone vedere i pericoli, indicando i modi di combattere gli eccessi del fanatismo con umanità Goldoni, Alfieri, Necker, Omero, su questioni linguistiche ed estetiche. Esso costituisce pertanto un ...
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Ansia
Alberto Oliverio e Marcel van den Hout
Affine all'angoscia, cui l'unisce anche l'etimologia (viene dal latino tardo anxia, derivato di anxius, "ansioso", a sua volta da angere, "stringere"), l'ansia [...] (stimolo condizionato) che attiva la rappresentazione di qualcosa di orribile (stimolo incondizionato). Poiché le persone ansiose evitano di esporsi allo stimolo condizionato, esse non imparano che difatto lo stimolo condizionato non predice alcuna ...
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BARONIO, Cesare
Alberto Pincherle
Nacque la notte fra il 30 e il 31 ott. 1538 a Sora, da Camillo Barone (così, o anche Baroni, si firmò e fu chiamato pure il B., ancora, talvolta, nell'anno 1596) e [...] , quell'ingarbugliare talvolta le questioni, quel moltiplicare inutilmente testimomanze, quei ragionamenti a volte contorti, non sono difetti suoi: appartengono bensì alla mentalità e a tutta la cultura del suo tempo. Sta difatto ch'egli non aveva ...
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FACCIO, Rina (Marta Felicina), pseud. Sibilla Aleramo
Lucia Strappini
Nacque il 14 ag. 1876 ad Alessandria, primogenita di Ambrogio e Ernesta Cottino, seguita da due sorelle (Cora, Jolanda) e un fratello [...] salotto in cui, in forma di colloquio con le lettrici, interveniva sulle questioni più dibattute.
In questo periodo iniziarono dallo stesso anno) e alla Grande Illustrazione (dal 1913) che, difatto, diresse tra il gennaio 1914 e l'aprile '15. Sempre ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Carlo Michelstaedter
Fabrizio Meroi
Il pensiero di Carlo Michelstaedter, figura di primo piano nel panorama filosofico europeo dell’inizio del Novecento, è stato spesso interpretato – sulla scorta, [...]
L’opera di Michelstaedter è, difatto, interamente postuma di un astio spontaneo – corroborato dall’uso di facili slogan – e di un’antipatia dovuta a ragioni personali, più che di un sentimento derivante da una meditata riflessione su questionidi ...
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AVALOS, Francesco Ferdinando, marchese di Pescara
Roberto Zapperi
Primogenito di Alfonso, marchese del Vasto, e di Maria d'Aragona, nacque verso il 1530.
L'eminente posizione della famiglia, di origine [...] tutta la sequela di viceré di Sicilia, se non tre esempi, fra cui quello dell'Avalos.
Difatto l'attività di governo che venne da imputargli in quel governo" (cfr. Di Castro, p. 48).
La questione dei matrimoni spagnoli, la carcerazione del Percolla ...
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BIANCHINI, Francesco
Salvatore Rotta
Primogenito di Gaspare e di Cornelia Vailetti, nacque a Verona il 13 dic. 1662. Compì la propria formazione presso il collegio di S. Luigi dei padri gesuiti in Bologna, [...] sempre più in quegli anni nelle questionidi cronologia e di computo. Alle supputazioni astronomiche alternava - per parte sua ritrovate così esatte quelle esperienze che "o nel fatto delle pruove, o nel discorso che deduce non credo sia in ...
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PARINI, Giuseppe
Giuseppe Nicoletti
– Suddito lombardo dell’impero asburgico, nacque il 23 maggio 1729 a Bosisio, sul lago di Pusiano nei pressi di Erba in Brianza, da Francesco Maria e Angiola Maria [...] Firmian che a lui guardava con molta stima e fiducia) volle assegnargli. E ciò anche di là dalle sue specifiche competenze didattiche, difatto trascurando (o, se si vuole, non curando come un tempo) l’esercizio letterario e la privata e più ispirata ...
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fatto2
fatto2 s. m. [lat. factum, propr. part. pass. sostantivato di facĕre «fare»]. – 1. a. Avvenimento, azione, fenomeno, ciò che si compie o si è compiuto: assistere, essere presente al f.; mi è capitato un f. strano, un f. curioso; il...
questione
questióne (letter. o pop. quistióne) s. f. [dal lat. quaestio -onis, der. di quaerĕre «chiedere, interrogare», part. pass. quaestus]. – 1. a. letter. Domanda, interrogazione: formulare una q.; più caute diverrete nelle risposte alle...