CHIARA da Montefalco (Chiara della Croce), santa
Giulia Barone
Figlia di Damiano e Iacopa, nacque a Montefalco (Perugia) nel 1268. La famiglia, che pare sia stata tra le più agiate della cittadina umbra, [...] atti del processo di canonizzazione, C. appare dotata di grandi capacità dialettiche di cui si avvale per confutare il "quietismo" del frate, contestandogli soprattutto l'impossibilità che Dio possa volere il male e che a lui vadano perciò attribuiti ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giovanni di Salisbury e la concezione del potere nell'alto Medioevo
Stefano Simonetta
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Composto nella [...] un indubbio elemento di novità, l’altra metà del discorso di Giovanni di Salisbury, il cui approdo è una sorta di quietismo politico (sul genere: “vivi – bene – e lascia vivere e governare il tiranno, finché Dio non riterrà giunta l’ora di fare ...
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MONTORSOLI, Antonio
Maria Pia Paoli
MONTORSOLI, Antonio (Angelo Maria). – Nacque a Firenze il 4 novembre 1547 da Giovanni e Margherita, entrambi appartenenti alla famiglia Montorsoli, che prendeva nome [...] ; tutte, invece, rappresentano le fila di un complesso clima religioso che presto sarebbe sfociato in manifestazioni di quietismo condannate dalla Chiesa. Puccini, scrivendo dei «favori celesti goduti da Montorsoli in humile silentio», suppone che ...
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NICCOLAI, Alfonso
Sabina Pavone
NICCOLAI (o Nicolai), Alfonso. – Nacque il 31 dicembre 1706 a Lucca. Il fratello maggiore Giambattista fu anch’egli gesuita e teologo presso il collegio di Arezzo, dove [...] in seguito a uno scandalo che aveva coinvolto alcune monache di Prato e Pistoia – accusate di comportamento licenziosi e di quietismo (1781) – il papa ne chiese la consegna all’inquisitore. Il gesto pontificio venne interpretato dal granduca come un ...
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VISCONTI, Federico. –
Flavio Rurale
Nacque a Milano il 4 dicembre 1617 da Carlo conte di Carbonara, patrizio milanese, e da Francesca Perona contessa di S. Martino.
Trascorse la sua giovinezza nel palazzo [...] vescovili) a causa della querelle sul battesimo degli aborti (Premoli, 1922, pp. 360-364).
Infine, la battaglia contro il quietismo sollecitata dal segretario di Stato e inquisitore Cibo con una sua lettera del 15 febbraio 1687 lo impegnò contro le ...
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DEGNI, Demetrio
Salvatore Adorno
Nacque a Barletta nel 1648. Nel 1671 si trasferì a Modena dove, dopo un breve periodo d'inattività, installò una tipografia nella quale stampò parecchi libri e soprattutto [...] Moreni, Il giornalismo modenese dalle origini al 1883, Modena 1970, p. 110; G. Orlandi, Note e docum. per la storia del quietismo a Modena, in L. A. Muratori e la cultura contemp., Atti del convegno di studi muratoriani, Modena 1972, Firenze 1975, pp ...
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PRAGA, Emilio
Gianfranca Lavezzi
PRAGA, Emilio. – Nacque a Gorla (Milano) il 18 dicembre 1839 da famiglia benestante: il padre, Giuseppe, era proprietario di una conceria di pelli e amante delle lettere [...] 1986), 2, pp. 67-97; Id., E. P. e le contesse. Due inediti e qualche variante, ibid., XXIII (1999), 1, pp. 123-131; C. Nutini, Sotto «il velo del quietismo»: “Tavolozza” di E. P., in La Rassegna della letteratura italiana, CXIV (2010), 1, pp. 86-107. ...
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DEL GIUDICE, Francesco
Pietro Messina
Nacque a Napoli il 7 dic. 1647, da Nicolò, principe di Cellamare, e da Ippolita Palagana.
La famiglia Del Giudice era originaria di Genova. Stabilitasi a Napoli [...] solo il 7 marzo 1712. Il primo caso di cui si occupò fu quello del vescovo di Oviedo José Fernando de Toro, accusato di quietismo. Il processo era già istruito e il D. si limitò a nominare una commissione che seguisse il caso, che, per quanto lo ...
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CARMIGNANI, Giovanni
Aldo Mazzacane
Nacque il 31 luglio 1768 a San Benedetto a Settimo, nel contado pisano, da Giovanni Antonio, fattore, e Maddalena Barsacchi. La prima formazione fu quella tipica [...] mi trovo" (ibid., pp. 219 s.), sicché preferì sempre restare lontano da ogni coinvolgimento politico, contrastante del resto col quietismo e la moderazione delle sue idee liberali, che assumevano toni più accesi solo intorno al problema della censura ...
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CHIGI, Flavio
Enrico Stumpo
Nacque a Siena l'11 maggio 1631 da Mario di Fabio, del ramo di Mariano della grande famiglia senese, e da Berenice della Ciaia.
Le fortune della famiglia non potevano certo [...] sia all'attività politica e diplomatica sia a quella teologica, in un periodo che pure vide i gravi problemi del giansenismo e del quietismo, fu scarsa. Dove invece il C. si distinse in certo modo durante la sua lunga permanenza a Roma fu nella vita ...
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quietismo
s. m. [der. di quiete, e più precisamente dall’espressione preghiera (o orazione) di quiete]. – 1. Termine introdotto alla fine del sec. 17° per indicare un complesso di dottrine che sostengono la prevalenza della mistica sull’ascesi...
quietista
s. m. e f. [der. di quiete, o di quietismo] (pl. m. -i). – Seguace del quietismo, come concezione mistico-religiosa o come tendenza etico-politica: i q. italiani del Seicento; è un q., incapace di qualsiasi iniziativa; più raram.,...