Pietro Ottoboni (Venezia 1610 - Roma 1691), dottissimo giurisperito, cardinale dal 1652, vescovo di Brescia (1654-1664), diocesi in cui fece le sue prime prove di intransigente difensore dell'ortodossia [...] ) esercitò un notevole peso, come segretario della Congregazione del Sant'Uffizio, nella condanna del cardinal Petrucci accusato di quietismo; successe a Innocenzo XI il 6 ott. 1689. Parve ristabilire tollerabili rapporti con la Francia di Luigi XIV ...
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Cardinale e diplomatico (Parigi 1628 - ivi 1714). Figlio cadetto di François-Annibal I, fu vescovo-duca di Laon dal 1653 al 1681, cardinale dal 1671. Abile diplomatico, ebbe dal re di Francia incarichi [...] e missioni in Portogallo e in Germania; partecipò a quattro conclavi contribuendo all'elezione di Clemente XI. Si occupò degli interessi francesi presso la Curia e fece sentire la propria influenza nella condanna del quietismo. ...
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PETRUCCI, Pier Matteo
Sabrina Stroppa
PETRUCCI, Pier Matteo. – Nacque a Jesi il 20 maggio 1636 da Giambattista Petrucci, d’antica nobiltà senese, e da Aurelia Stella.
Dopo la morte del padre intraprese [...] . 54 s., pp. 111 s.; VIII (1887), pp. 69-71, 84-87; IX (1888), pp. 25-32; P. Dudon, Notes et documents sur le quiétisme, in Recherches de sciences religieuses, III (1912), pp. 475-495; IV (1913), pp. 163-178; V (1914), pp. 260-270, 428-445; P. Dudon ...
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AGNELLI, Giuseppe
Pietro Pirri
Nacque a Napoli il 1 apr. 1621. Entrò nella Compagnia di Gesù a Roma nel 1637, e fu promosso alla professione di quattro voti. Insegnò un quinquennio teologia morale, [...] trent'anni, operaio nella Casa del Gesù di Roma. Prese viva parte, col p. Segneri e col p. Bartoli, alla lotta contro il quietismo; e invano si adoperò per risparmiare alla Concordia del Segneri e a Il pregio e l'ordine dell'orationi del Belluomo la ...
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NOAILLES, Louis-antoine de
Pio Paschini
Secondo figlio di Anne primo duca di Noailles, nacque il 27 maggio 1651, divenne dottore in teologia a Parigi il 14 marzo 1676 e vescovo di Cahors nel marzo 1679. [...] 1680, diventando così pari di Francia. Partecipò alle lotte politico-religiose di quegli anni, e nelle discussioni a proposito del quietismo tentò di conciliare il Bossuet con il Fénelon; ma, sostenendo le idee del primo, entrò in polemica con il ...
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Mistica (Milano 1551 circa - ivi 1624), nata Lomazzi, adottata da uno zio materno; affiliatasi ai gesuiti (1579), pronunciò i voti privati nel 1584; si servì di lei s. Carlo Borromeo per varie mansioni, [...] compose il Breve compendio intorno alla perfezione cristiana, che ebbe larga diffusione, anche in Francia, e fu tacciato di quietismo (all'Indice, 1703-1900); la B. L. stessa ebbe contrarî parecchi ecclesiastici, anche gesuiti, e fu criticata come ...
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BERNINI, Domenico Stefano
Antonio Rotondò
Nacque a Roma, ultimo di undici figli, il 3 ag. 1657 da Gian Lorenzo e da Caterina Tezio. Entrò, quattordicenne, nella Compagnia dei gesuiti, ma ben presto, [...] , il B. non perdette tuttavia l'inclinazione allo studio della Scrittura, che le controversie dottrinali del tempo (quietismo, giansenismo) orientarono prevalentemente nel campo della storia ereticale. Un lascito paterno, i favori di cui godette ...
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Teologo francese, di illustre famiglia brettone, nato il 16 maggio 1673 nel castello di Plessis. Dopo di avere ottenuto, sin dal 1697, l'abbazia di Sainte-Croix de Guingamp, fu ordinato prete nel 1699; [...] attività di scrittore prendendo parte alla controversia sul quietismo: pubblicò infatti, anonima, l'Apologie de l catholique, I, Parigi 1909, coll. 1777-1778. Per la polemica sul quietismo: Fénelon, Oeuvres, IX, Parigi 1822, pp. 5-8; id., ...
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Moglie segreta del re di Francia Luigi XIV (Niort 1635 - Saint-Cyr 1719). Nipote dello scrittore protestante Agrippa d'Aubigné; convertitasi al cattolicesimo, sposò (1652) il poeta Scarron, del quale rimase [...] esclusivamente a determinati campi (non ebbe alcuna parte nella revoca dell'editto di Nantes, ma con Bossuet mosse guerra al quietismo). Morto Luigi XIV, si ritirò nell'istituto di Saint-Cyr, che ella stessa aveva fondato (1686) per l'educazione di ...
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BECCARELLI, Giuseppe
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Di umili origini (il padre esercitava il mestiere di sarto), nacque nel 1666 a Pontoglio (Brescia). Trasferitosi dapprima ad Urago d'Oglio e poi a Brescia, "studiò qualche cosa [...] in Valle Camonica ed a Brescia, in Brixia Sacra, III (1912), pp. 30-48; Id., I Pelagini di Lombardia. Contributo alla storia del quietismo, in La Scuola cattol., L (1922), pp. 267-286, 358-381; Id., La casa del Carmagnola, Brescia 1931, pp. 88-94; B ...
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quietismo
s. m. [der. di quiete, e più precisamente dall’espressione preghiera (o orazione) di quiete]. – 1. Termine introdotto alla fine del sec. 17° per indicare un complesso di dottrine che sostengono la prevalenza della mistica sull’ascesi...
quietista
s. m. e f. [der. di quiete, o di quietismo] (pl. m. -i). – Seguace del quietismo, come concezione mistico-religiosa o come tendenza etico-politica: i q. italiani del Seicento; è un q., incapace di qualsiasi iniziativa; più raram.,...