GENTILE (Gentile Pignolo), Deodato
Dario Busolini
Nacque a Genova nel 1558, dalla nobile famiglia Pignolo che era stata ascritta all'"albergo" dei Gentile, con la riforma del 1528.
Avviato, secondo [...] Giuseppe De Vicariis, seppe dissimulare bene quella che era, secondo il vaglio delle fonti disponibili, una forma di quietismo accompagnata da disordini sessuali, e convinse Antinori della propria santità. Il G. perseverò nei sospetti, ma non poteva ...
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CHIARA da Montefalco (Chiara della Croce), santa
Giulia Barone
Figlia di Damiano e Iacopa, nacque a Montefalco (Perugia) nel 1268. La famiglia, che pare sia stata tra le più agiate della cittadina umbra, [...] atti del processo di canonizzazione, C. appare dotata di grandi capacità dialettiche di cui si avvale per confutare il "quietismo" del frate, contestandogli soprattutto l'impossibilità che Dio possa volere il male e che a lui vadano perciò attribuiti ...
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CHIGI, Flavio
Enrico Stumpo
Nacque a Siena l'11 maggio 1631 da Mario di Fabio, del ramo di Mariano della grande famiglia senese, e da Berenice della Ciaia.
Le fortune della famiglia non potevano certo [...] sia all'attività politica e diplomatica sia a quella teologica, in un periodo che pure vide i gravi problemi del giansenismo e del quietismo, fu scarsa. Dove invece il C. si distinse in certo modo durante la sua lunga permanenza a Roma fu nella vita ...
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FARNESE, Francesca (al secolo Isabella)
Stefano Andretta
Nacque a Parma il 6 genn. 1593 dal duca Mario del ramo farnesiano di Latera e da Camilla Meli Lupi dei marchesi di Soragna. Affidata alla nonna [...] De Angelis, Monasteri federati delle clarisse del Lazio, Roma 1972, pp. 26 ss.; L. Fiorani, Monache e monasteri romani nell'età del quietismo, in Ricerche per la storia religiosa di Roma, I, Roma 1977, pp. 63, 68, 80, 86, 88 ss.; F. Petrucci Nardelli ...
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CARPEGNA, Gaspare
Giovanni Romeo
Nacque a Roma l'8 maggio 1625 da Francesco Maria e da Marzia Spada. Si dedicò prima a studi letterari, poi al diritto canonico e civile, in cui si addottorò molto giovane [...] eccl., XXII(1926), pp. 277, 281; L. von Pastor, Storia dei papi, XIII, XIV, XV, Roma 1943, ad Indices;M. Petrocchi, Il quietismo ital. del Seicento, Roma 1949, pp. 158, 168; P. Litta, Le famiglie celebri italiane, s.v., tav. III;R. Ritzler-P. Sefrin ...
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BORRI, Francesco Giuseppe
Salvatore Rotta
Nacque a Milano il 4 maggio 1627 da Branda e da Savina Morosini, che morì nel 1630 poco dopo aver dato alla luce il secondogenito, Cesare.
I Borri vantavano [...] pieno fermento religioso. I tribunali dell'Inquisizione avevano il loro da fare a reprimere le manifestazioni di quietismo, che andavano serpeggiando un po' dovunque: nelle valli bresciane e bergamasche, nella stessa Milano. Particolarmente profonda ...
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CASONI, Lorenzo
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Sarzana, in Lunigiana, il 17 ott. 1645 da Nicolò, conte di Villanova. Incerte sono le notizie sulla sua formazione. Secondo alcuni (Capece Galeota; Dubruel, [...] la traduzione in lingua italiana; seguì anche attentamente il processo contro un gruppo di ecclesiastici napoletani accusati di quietismo, favorendo la riabilitazione dei padri Torres, Serlupi e Sarifelice, e dei rettore del serninario, Crispino. Non ...
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GAGLIARDI, Achille
Giampiero Brunelli
Nacque a Padova, tra la fine del 1537 e l'inizio del 1538, da Ludovico e da Girolama Campolongo. Il padre, "gentiluomo" addottoratosi in diritto, morì assai giovane, [...] . Dopo ulteriori gradi di perfezione, l'uomo avrebbe conosciuto infine un totale abbandono in Dio. Considerato un precursore del quietismo, che negava sostanzialmente ogni valore all'agire umano, si deve però notare che almeno in un punto il pensiero ...
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quietismo
s. m. [der. di quiete, e più precisamente dall’espressione preghiera (o orazione) di quiete]. – 1. Termine introdotto alla fine del sec. 17° per indicare un complesso di dottrine che sostengono la prevalenza della mistica sull’ascesi...
quietista
s. m. e f. [der. di quiete, o di quietismo] (pl. m. -i). – Seguace del quietismo, come concezione mistico-religiosa o come tendenza etico-politica: i q. italiani del Seicento; è un q., incapace di qualsiasi iniziativa; più raram.,...