TRIENTE (triens "un terzo dell'unità")
Secondina Lorenzina Cesano
Nella monetazione antica italica e romana è il nominale eneo del valore di 4 oncie, precisamente un terzo dell'asse, donde il suo segno [...] sino alla fine dell'impero di Occidente e poi nell'impero di Bisanzio. Infine esso appare come la moneta più comune coniata dai popoli barbari, che si stanziarono nelle regioni occidentali dell'impero di Roma.
Bibl.: v. quinario; quadrante; semisse. ...
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serventese
Ignazio Baldelli
1. Il s. provenzale tratta di poesia d'ispirazione politica, didascalica, guerresca, satirica, religiosa, di solito nel tono dell'invettiva: perfino il s. di Peire Cardinal [...] quello schema il s. romagnolo, che ha i tre versi lunghi in alessandrini rimanti anche al mezzo e gli adoni oscillanti fra quinario e quaternario.
Sia il s. dei Lambertazzi e dei Geremei, sia il s. romagnolo si riferiscono a personaggi ed episodi ben ...
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societa postindustriale
società postindustriale Modello di società corrispondente all’organizzazione sociale ed economica affermatasi, nei Paesi industrialmente avanzati, negli ultimi decenni del 20° [...] Stati Uniti. Al terziario tradizionale si è affiancato inoltre il quaternario (sindacati, banche, assicurazioni) e il quinario (servizi per la salute, l’educazione, la ricerca scientifica, il tempo libero, l’amministrazione pubblica).
Prospettive ...
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Moneta romana del valore del denaro, il cui nome deriva dalla biga rappresentata sul rovescio; così sono detti quadrigati i denari con la quadriga. La denominazione è analoga a quelle greche di Χελῶναι, [...] de la Rép. rom., I, p. XXI segg.). A rigore il tipo e il nome dei bigati erano ristretti ai denari e a qualche quinario, cioè ai tipi equivalenti a 10 e a 5 assi, mentre il sesiertius (equivalente ad assi 21/2) mantenne sempre la dea Roma sul ...
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Antropologia
Una delle grandi famiglie in cui si dividono tradizionalmente, in base a un criterio linguistico, i gruppi africani. Benché il termine B. (propr. «gli uomini», plur. di muntu «uomo») non abbia [...] è embrionale e l’unico vero caso è il locativo, formato da un suffisso; il sistema di numerazione è il quinario-decimale; i temi verbali primitivi sono prevalentemente bisillabi e hanno molte possibilità di derivazione mediante suffissi o infissi. ...
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(lat. Victoria) Divinità romana, personificazione della vittoria, analoga alla greca Nike. Le fu eretto un tempio sul Palatino, votato nel 294 a.C. dal console Lucio Postumio; verso la fine della Repubblica [...] moneta esterna più conosciuta, la dramma focese. Insieme con il vittoriato furono coniati il mezzo e il doppio vittoriato; dal 100 a.C. circa scomparve il vittoriato vero e proprio e al suo posto si coniò un vittoriato del valore di un quinario. ...
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Espressione vocale della musica. In quanto espressione totale il canto va considerato libero dalla sintesi a priori "gesto-parola-suono" in cui teorici e artisti, fra i quali il Wagner, hanno cercato il [...] dei quali il primo e il terzo hanno fra di loro rima o assonanza, mentre il secondo osserva la consonanza atona; b) un quinario (o altro verso breve) il quale contiene l'invocazione d'un fiore o simile, e due endecasillabi, il primo e l'ultimo verso ...
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Denominazione di carattere etnico e linguistico derivata dalla Bibbia (discendenti di Cam, figlio di Noè, in riferimento alla tavola dei popoli del cap. 10° della Genesi), per indicare un insieme vasto [...] persona, ma talvolta anche in quelli di 1a persona; il genere femminile implicante il concetto di piccolezza e debolezza; il sostantivo privo di declinazione e con plurale formato mediante suffissi; in molti casi, il sistema di numerazione quinario. ...
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canzone
Ignazio Baldelli
Raffaello Monterosso
La teorizzazione dantesca della c. nel De vulg. Eloq. appare essere la sublimazione teorica della fase lirica che va dall'ideale retorico di fusione linguistica [...] cavalcantiana Donna me prega e in Poscia ch'amor del tutto m'ha lasciato). Se s'inserisce un settenario (o più settenari, o un quinario) in un piede o in una volta in una certa posizione (ad esempio, in un piede di tre versi, il settenario tra due ...
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Percivalle Doria
Corrado Calenda
Di questo interessante rimatore bilingue (in volgare siciliano e in provenzale) è stata fornita un'identificazione tradizionale piuttosto precisa, sottoscritta in pratica [...] in penultima sede), tranne il terzo verso, che è un quaternario in V e nella parte comune a V e a Ch, un quinario nella porzione di testo esclusiva di Ch.
Di grande interesse l'apertura stagionale, non comune tra i Siciliani, risolta nella forma di ...
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quinario
quinàrio agg. e s. m. [dal lat. quinarius, der. di quini «a cinque a cinque», distributivo di quinque «cinque»]. – 1. agg. Formato da cinque elementi, o relativo a insiemi con cinque elementi. Raro in usi generici, è specifico come...
biquinario
biquinàrio agg. [comp. di bi(nario)1 e quinario]. – Detto di un particolare sistema di numerazione usato nei calcolatori elettronici, che deriva da una fusione dei sistemi binario e quinario.