QUANTITAS
S. Ferri
In greco posòtes; (v. ordinatio; generalmente appaiato con qualitas, ed è vocabolo uguale nella retorica, quando si parli di modi, di numeri, di voces (Quintiliano).
La quantitas, [...] pertanto, è naturalmente destinata a rivestire uno specifico valore nel campo architettonico; nella nota definizione vitruviana (desunta da un testo greco con varie incertezze di traduzione) la quantitas-posòtes ...
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MELA, Pomponio (Pomponius Mela)
Alessandro Ronconi
Nacque a Tingentera presso Calpe, nella Spagna Betica (De chor., II, 90) e appartiene a quella corrente di Spagnoli, come Seneca, Quintiliano, ecc., [...] che affluisce a Roma nell'età imperiale. L'opera sua, De chorographia, in tre libri, è la più antica geografia a noi giunta in latino, redatta probabilmente (se la vittoria di Britannia, accennata in III, ...
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Il più importante dei retori di questo nome, da non confondere, come spesso fu confuso, né con i suoi due o tre omonimi, né con Ermagora di Amfipoli, filosofo stoico del sec. III a. C.: Quintiliano lo [...] scuola ed eloquenza pratica, biasima l'adfectata subtilitas di E., pur tra le lodi e le espressioni di ammirazione. Attraverso Quintiliano (specialmente il terzo libro), il De inventione di Cicerone e il De rhetorica di Agostino è possibile, ma fino ...
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esclamazione
Francesco Tateo
Figura retorica consistente nell'espressione concitata di un sentimento, generalmente di dolore, di timore, di gioia, di stupore, d'indignazione, di desiderio, secondo la [...] definizione di Quintiliano (IX II 26). Essa può assumere talvolta la forma interrogativa: nella Poetria nova di Goffredo di Vinsauf gli esempi di e. sono appunto delle interrogazioni retoriche (vv. 1105-1107). Ciò avviene nello stesso D., il quale ...
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Ramo della gente Cornelia in Roma antica; erano celebrati per rettitudine e attaccamento alle tradizioni. n La pronuncia Cèthegus, nonostante la lunghezza della seconda e, probabilmente d'origine etrusca, [...] è attestata da Quintiliano (I, 5,23). ...
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Canonista (m. Roma 1381), appartenente a un ramo dei signori di Quona, nel Valdarno fiorentino. Amico di F. Petrarca, al quale fece conoscere varie orazioni di Cicerone e l'Institutio di Quintiliano, lasciò [...] gli studî letterarî per darsi al diritto canonico: fu per vent'anni lettore di decretali a Firenze. Bandito da Firenze con il tumulto dei Ciompi (1378), passò a insegnare a Padova. A Roma ebbe da Urbano ...
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iperbato
Francesco Tateo
Il termine hyperbaton designava nella retorica greca il mutamento dell'ordine normale delle parole: distinguendo questa figura dall'anastrofe (v.), e rendendola col termine [...] latino di transgressio, Quintiliano intendeva con essa la dislocazione (traiectio) di una parola dalla sua sede normale. Nella Rhetorica ad Herennium di Cicerone la transgressio comprende in senso lato l'anastrofe e l'i. propriamente detto ( ...
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anadiplosi
Francesco Tateo
. Figura retorica, consistente nel ripetere all'inizio di una frase o di un verso l'ultimo termine della frase o del verso precedente. Priva di denominazione in Quintiliano, [...] che la ritrova più frequente nei poeti che negli oratori, essa è indicata da Marziano Capella (Rhet. lat. min., ed. Halm, XLI) come reduplicatio e appare nell'Ars versificatoria di Matteo di Vendôme (III ...
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Pittore greco, nato in Egitto, allievo di Ctesidemo e contemporaneo di Alessandro Magno e di Tolomeo I. Secondo un racconto piuttosto romanzesco di Luciano, A., geloso di Apelle, lo avrebbe calunniato [...] presso Tolomeo. Quintiliano lo annovera fra i sette più eccellenti pittori del tempo di Alessandro e ne loda la facilità nel dipingere. Si ricordano molte opere, di cui alcune erano in Roma: Esione, Alessandro e Filippo, Dioniso, Alessandro fanciullo ...
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PANEGIRICO
Gino Funaioli
. I panegirici (πανηγυρικοὶ λόγοι, panegyrici [libri]) sono, nell'etimologia e nella storia del periodo più antico, discorsi tenuti in festive adunanze di popolo (πανήγυρις) [...] dal panegirico: la lingua ha poi di notevole che, mentre più di quella delle altre orazioni risente di Cicerone e di Quintiliano, porta chiari i segni della provenienza greca di chi scrive. Le due orazioni che vengono subito appresso, la X e l ...
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quintile
s. m. [dal lat. quintilis (mensis), der. di quintus «quinto», con la terminazione -ilis di aprilis]. – Quinto mese del calendario romano di Numa Pompilio, settimo nei calendarî di Giulio Cesare e di Gregorio XIII, che prese il nome...
retòrica (ant. o raro rettòrica) s. f. [dal lat. rhetorica (ars), gr. ῥητορική (τέχνη)]. – 1. a. L’arte del parlare e dello scrivere in modo ornato ed efficace; sorta nella Grecia antica con i sofisti, con finalità prevalentemente pragmatiche,...