Tipografo (Amiens 1505 - Parigi 1576). Divenuto "maître" nel 1530, fu nominato "imprimeur du Roi" nel 1566. Succedette nell'attività tipografica al suocero A. I. Badius (v.), del quale conservò fino al [...] tipografica (Prelum Ascensianum). Nelle sue corrette edizioni V. impiegò soltanto caratteri romani. Tra i suoi migliori prodotti sono il Quintiliano (1542), i Rerum Venetarum libri XII del Bembo (1551), le Vite (1559) e le Opere complete (1567 e 1574 ...
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SEVERO, Cornelio (Cornelius Severus)
Cesare Giarratano
Poeta epico romano dell'età augustea. Secondo la testimonianza di Ovidio, che gli diresse una delle epistole Ex Ponto (IV, 2), scrisse un Carmen [...] , cioè, come sembra, un poema che cantava i re Albani, colmando la lacuna fra il poema di Virgilio e quello di Ennio. Quintiliano (X,1, 89) dice che S. era miglior versificatore che poeta, ma che avrebbe potuto rivendicare a sé il secondo posto fra ...
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Umanista, storico e geografo (Treviso 1485 - Padova 1557), in strette relazioni di amicizia con storici e letterati: G. Fracastoro, A. Navagero, P. Bembo, P. Giovio; ebbe dalla repubblica di Venezia incarichi [...] fu (dal 1515) segretario del senato veneto. Profondo conoscitore del latino e del greco, curò per A. Manuzio le edizioni di Quintiliano (1514) e della terza deca di Tito Livio (1519). Raccolse le relazioni dei più famosi viaggi dall'età classica alla ...
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interrogazione retorica
Francesco Tateo
. Interrogazione alla quale non si attende una risposta, o nella quale la risposta è implicita e ovvia. Nella retorica classica essa costituiva uno schema adoperato [...] l'avversario rivolgendogli una serie di domande fittizie intorno a ciò che risultava palese o non si poteva negare (cfr. Quintiliano Instit. IX II 7). L'i.r. costituì tuttavia uno dei procedimenti più comuni della sofistica, passò nell'eloquenza ...
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Umanista (Terranuova, oggi Terranuova Bracciolini, 1380 - Firenze 1459). Nel 1403 ebbe a Roma l'ufficio di scrittore apostolico, nel 1414 seguì la Curia al concilio di Costanza, ma, più che seguirne le [...] i monasteri svizzeri e, poi, alcuni di Francia e di Germania; scoprì così un esemplare integro dell'Institutio oratoria di Quintiliano, parte degli Argonautica di Valerio Flacco, il De re rustica di Columella, le Selve di Stazio, l'Astronomicon di ...
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antonomasia
Francesco Tateo
. Nella retorica classica e medievale, dove compare anche nella denominazione latina di pronominatio, a. è chiamata la figura retorica consistente nella sostituzione del [...] designare specificamente la persona o la cosa di cui si tace il nome.
Frequentissima nei poeti, come nota Quintiliano (VIII VI 29-30), questa figura viene particolarmente illustrata nell'Ars poetica di Gervasio di Melkley, nella parte riguardante ...
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Nacque a Colofone, durante la guerra del Peloponneso. La sua fama fu raccomandata a un poema epico, la Tebaide, e ad un carme elegiaco, la Lyde.
La Tebaide, lunghissima (un antico commentatore d'Orazio [...] 'arte: sicché, concludeva, "si vede chiaro quanto ci corra fra l'esser secondo e l'essere vicino". Però lo stesso Quintiliano riconosce ad Antimaco efficacia, gravità, e non volgare eloquenza.
La Lyde era un poema in distici elegiaci, scritto per la ...
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VASCOSAN, Michel de
Seymour DE RICCI
Tipografo parigino, nato ad Amiens verso il 1505, morto a Parigi verso il 1576. Aveva sposato la figlia di J. Badius, e mantenne per qualche tempo la marca tipografica [...] Le sue edizioni, tutte in caratteri romani, sono notevoli per correttezza e bellezza tipografica. Da citare particolarmente il suo Quintiliano (1542) e le Rerum Venetarum historiae, del Bembo (1551). V. ebbe la fortuna di poter pubblicare la celebre ...
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dittologia
Francesco Tateo
L'uso frequente di esprimere dei concetti per mezzo di coppie di sinonimi o di vocaboli i cui significati s'integrano proviene a D. da uno stilema diffuso nelle letterature [...] una specie di iterazione sinonimica, che non trova però riscontro nella trattatistica antica e medievale. Infatti la synonymia, intesa da Quintiliano (IX III 45), e quindi da Marziano Capella (41 535) e da Isidoro (II XXI 6), come la ripetizione del ...
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ZUMPT, Karl Gottlob
Filologo, nato il 20 marzo 1792 a Berlino, morto il 25 giugno 1849 a Karlsbad. Fu professore di scuola media dal 1812 al 1827 e da questa data professore di letteratura latina nell'università [...] di grammatica latina, che fu largamente usato, nonché edizioni scolastiche di classici. Curò inoltre edizioni critiche di Quintiliano (Lipsia 1831), di Quinto Lurzio (Berlino 1826; Brunswick 1846), di Cicerone. Altre opere: Annales veterum regnorum ...
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quintile
s. m. [dal lat. quintilis (mensis), der. di quintus «quinto», con la terminazione -ilis di aprilis]. – Quinto mese del calendario romano di Numa Pompilio, settimo nei calendarî di Giulio Cesare e di Gregorio XIII, che prese il nome...
retòrica (ant. o raro rettòrica) s. f. [dal lat. rhetorica (ars), gr. ῥητορική (τέχνη)]. – 1. a. L’arte del parlare e dello scrivere in modo ornato ed efficace; sorta nella Grecia antica con i sofisti, con finalità prevalentemente pragmatiche,...