BARZIZZA, Gasperino (Gasparinus Barzizius; G. Bergomensis o Pergamensis)
Guido Martellotti
Era figlio di un Pietrobono, notaio, oriundo di Barzizza, paesello della Val Seriana presso Bergamo, dove la [...] in Studia Oliveriana, II (1954), pp. 33-59.
Per l'attività umanistica in generale, R. Sabbadini, Studi di G. B. su Quintiliano e Cicerone, Livorno 1886; Id., Storia del ciceronianismo, Torino 1885, pp. 13-17; Id., Le scoperte dei codici lat. e greci ...
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Scultore greco di Argo (attivo 460-420 a. C. circa). Fu il più grande maestro della scuola peloponnesiaca nell'età aurea dell'arte classica, e dagli scrittori antichi è spesso menzionato insieme con Fidia [...] (da Aristotele Etic. VI 7 e da Cicerone Brutus LXXXVI 296, a Plinio Nat. Hist. XXXIV 50 e 55, a Quintiliano, a Valerio Massimo) esaltano il suo stile armonioso, la perfezione delle proporzioni, lo studio attento dell'anatomia umana nei numerosi ...
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Poeta greco (seconda metà sec. 3º a. C.) della commedia nuova, nativo di Corinto o Sicione, vissuto ad Alessandria. Fu maestro di Aristofane di Bisanzio. Oltre a due frammenti della commedia ῎Αγνοια ("L'ignoranza") [...] trimetri giambici, su parassiti, etere e simili. Il termine Χρεία nella retorica classica indicava un breve svolgimento logico di una sentenza, o anche la sentenza stessa, usata in determinati casi. Fra i Latini è ricordata da Seneca e Quintiliano. ...
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Erudito greco (2º-3º sec. d. C.), autore di un'opera intitolata Dipnosofisti (Δειπνοσοϕισταί "Sofisti a banchetto"), in 15 libri, forse una riduzione di una precedente redazione in 30 libri: a un banchetto [...] attica media e nuova, resti copiosi di storiografia greca, di erudizione ellenistica, di rarità di ogni genere. n È da distinguere da un omonimo (2º sec. a. C.), autore di opere retoriche, utilizzate da Quintiliano, di cui restano scarsi frammenti. ...
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ANGELI (Angelius, Angelio, degli Angeli), Niccolò
Paola Tentori
Nacque a Bucine, in Toscana, nel 1448 da ser Baldassarre e monna Agnese. Studiò a Siena, dove ebbe per maestro Agostino Dati e rimase [...] de' Medici della famosa edizione da lui curata delle Commedie di Plauto del 1514; anche Filippo Giunta, nella prefazione al Quintiliano stampato nel 1515, rivolgendosi a Roberto Acciaioli, loda la perizia dell'A. nel recensire ed emendare i testi dei ...
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BURANA (Borana), Giovanni Francesco
Giorgio Stabile
Nacque a Verona negli ultimi decenni del sec. XV, con ogni probabilità intorno al1475-80.
Molto giovane, ancor prima di addottorarsi, prestava già [...] (in particolare il Theoricum opus). Èappunto del 1494 la traduzione che il B. fece del De musica di Aristide Quintiliano e forse dello stesso anno quella di un Brevis musicae tractatus, sempre dal greco (conservati nella Biblioteca capitolare di ...
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Umanista (Creta 1396 - Roma 1486). Volle essere detto da Trebisonda, sebbene cretese. Venuto giovanissimo, forse fin dal 1412, in Italia, vi studiò con Guarino e con Vittorino da Feltre; insegnò poi a [...] nel 1466. Meglio riuscì negli studî latini: largo successo conseguì con una Rethorica (1434); buona una grammatica latina (1471); ma molte polemiche sollevarono le sue critiche a Quintiliano le cui difese furono prese, contro G., da L. Valla. ...
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Editore-libraio, calligrafo e disegnatore (Bourges 1480 circa - Parigi 1533), "imprimeur du Roi" dal 1530. Umanista, conoscitore dell'arte italiana e dell'Italia, T. deve considerarsi uno degli iniziatori [...] insegnò e curò, principalmente per Henri Estienne, varie edizioni di autori classici e di umanisti; tra questi, Pomponio Mela (1507), Quintiliano e De re aedificatoria di L. B. Alberti (1512). Al ritorno da un altro viaggio in Italia (nel 1516 era a ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Lorenzo Valla
Francesco Tateo
Nell’opera di recupero del pensiero e della lingua dell’antichità e nella revisione critica della cultura filosofica e storiografica del Medioevo, Lorenzo Valla occupa [...] una celebrazione della lingua latina al culmine della sua potenzialità, ossia nelle forme testimoniate dall’opera di Cicerone e di Quintiliano, il trattato che sarebbe rimasto il più famoso punto di riferimento per quel che riguarda la grammatica, la ...
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BELTRAMI, Achille
Piero Treves
Nato a Brescia il 4 ott. 1868, frequentò la scuola media nella sua città, dai monumenti di questa e dalle sue tradizioni storiche derivando ispirazione allo studio dell'antichità [...] "scientifica" del B. aveva già allora carattere prevalentemente "grammaticale" e verteva di preferenza su retori, quali Frontone e Quintiliano (del XII libro delle cui Institutiones il B. pubblicò, Roma-Milano 1910, un'edizione commentata). Ma è pur ...
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quintile
s. m. [dal lat. quintilis (mensis), der. di quintus «quinto», con la terminazione -ilis di aprilis]. – Quinto mese del calendario romano di Numa Pompilio, settimo nei calendarî di Giulio Cesare e di Gregorio XIII, che prese il nome...
retòrica (ant. o raro rettòrica) s. f. [dal lat. rhetorica (ars), gr. ῥητορική (τέχνη)]. – 1. a. L’arte del parlare e dello scrivere in modo ornato ed efficace; sorta nella Grecia antica con i sofisti, con finalità prevalentemente pragmatiche,...