MANCINELLI, Antonio
Carla Mellidi
Nacque a Velletri, nel 1452, secondogenito di Giovanni e di Angela Pesanti.
Principali fonti sul M. sono le sue stesse opere, in cui egli profuse notizie autobiografiche. [...] curarne una nuova edizione per i figli Pindaro, Quinto e Festo: il primo incunabolo superstite risale al 1491 lo menziona tra coloro che non si attennero all'imitazione pedissequa di Cicerone (Erasmo da Rotterdam, Dialogus Ciceronianus, a cura di P. ...
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BREGOLINI, Ubaldo
Nereo Vianello
Nacque a Noale (Venezia) il 15 maggio 1722 da Andrea e da Anna Tibaldi. A nove anni fu mandato dal padre, uomo non digiuno di lettere, dalla natia Noale, allora nel [...] fu stampata a Venezia una seconda edizione, accresciuta di un quinto volume, Appendice intorno alle regole del ius civile, e suoi volgarizzamenti dal latino di s. Benedetto, di Stazio, di Cicerone e di Properzio, che fu il suo autore preferito (curò ...
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CASARIO, Antonio
Giancarlo Schizzerotto
Nacque a Cesena in un anno imprecisato della prima metà del sec. XVI, da una famiglia oriunda fiorentina. Non sappiamo nulla della giovinezza, dei suoi studi [...] dandogli atto di aver rettamente inteso il passo del quinto libro di Strabone dove, per un'erronea separazione di ) da Aldo, il quale emendava (malamente) "Cesanam" nel luogo controverso di Cicerone (Ad fam., XVI, ep. 27, 2)sull'autorità del C. "cuius ...
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grazia
gràzia s. f. [dal lat. gratia, der. di gratus «gradito; riconoscente»]. – 1. Qualità naturale di tutto ciò che, per una sua intima bellezza, delicatezza, spontaneità, finezza, leggiadria, o per l’armonica fusione di tutte queste doti,...
comedo
comèdo (ant. commèdo) s. m. [dal lat. comoedus, che è dal gr. κωμῳδός], letter. – Scrittore o attore di commedie: l’orazione di Cicerone per Quinto Roscio comedo.