Romanzo (1896) dello scrittore polacco H. Sienkiewicz (1846-1916), in cui dallo sfondo dell'incendio di Roma, attribuito al tirannico imperatore Nerone, emergono le miti figure dei primi cristiani, martiri [...] e produttore cinematografico statunitense M. LeRoy (1900-1987), kolossal girato in Italia, con Robert Taylor e Deborah Kerr, che dette avvio al genere storico-mitologico.
Per approfondire Quovadis? di Vittorio Martinelli (Enciclopedia del Cinema) ...
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Attore austriaco (n. Altaussee, Stiria, 1944). Formatosi a Vienna alla scuola di F. Kortner, si fece ammirare, come interprete del repertorio classico del Burgtheater, per una recitazione nervosa, appassionata [...] con il cinema (in Mephisto, 1981, e in Oberst Redl, 1985, di I. Szabó) e con l'interpretazione di Nerone nel Quovadis? televisivo (1984) di F. Rossi, nel 1987 è tornato al teatro con Jedermann al Festival di Salisburgo. Nel 2001 ha interpretato ...
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Regista e sceneggiatore cinematografico italiano (n. Napoli 1950). Ha studiato a Milano all'Accademia del Piccolo Teatro e nel 1972 è stato tra i fondatori del Teatro dell'Elfo. Nel 1983 ha diretto il [...] ), il fantascientifico Nirvana (1996), Denti (2000) e Amnésia (2002). Hanno fatto seguito: Io non ho paura (2003) e Quovadis, baby? (2005), ispirati agli omonimi romanzi rispettivamente di N. Ammaniti e G. Verasani; Come Dio comanda (2008); Stella ...
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Attore italiano (Bologna 1881 - Torino 1924), fra i più celebri del cinema muto italiano. Tra i suoi film: Quovadis? (1912); Marcantonio e Cleopatra (1913); La morte civile (1920); I due Foscari (1923); [...] La casa dei pulcini (1924) ...
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Teorie del cinema
di Francesco Casetti
Fin dalla sua prima apparizione, tra il marzo e il dicembre del 1895, il cinematografo sollecitò numerosi interventi. Vi furono presentazioni della nuova invenzione, [...] offerto con il thriller psicologico Io non ho paura (2003) una delle sue opere migliori mentre ha affrontatoil noir con Quovadis, baby? (2005). A sua volta M. Placido ha realizzato film tesi alla riscoperta del passato sia a livello storico-politico ...
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Teorie del cinema
di Francesco Casetti
Fin dalla sua prima apparizione, tra il marzo e il dicembre del 1895, il cinematografo sollecitò numerosi interventi. Vi furono presentazioni della nuova invenzione, [...] offerto con il thriller psicologico Io non ho paura (2003) una delle sue opere migliori mentre ha affrontatoil noir con Quovadis, baby? (2005). A sua volta M. Placido ha realizzato film tesi alla riscoperta del passato sia a livello storico-politico ...
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Attrice cinematografica (n. Helensburgh, Scozia, 1921 - Botesdale, Suffolk, 2007); dopo un esordio come ballerina al Sadler's Wells Theatre, passò alla prosa partecipando a varî spettacoli e nel 1940 esordì [...] Inghilterra (Major Barbara). Affermatasi con Black Narcissus (1947), ha poi interpretato numerosi film: King Solomon's mines (1950); Quovadis (1951); Julius Caesar (1953); From here to eternity (1953); The end of the affair (1955); Tea and simpathy ...
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Produttore e regista cinematografico (Torino 1869 - Pancalieri 1960). Nel 1904 filmò con R. Omegna una corsa automobilistica e manovre militari; l'anno seguente fondava, a Torino, il primo stabilimento [...] di film, molti dei quali di risonanza mondiale (Gli ultimi giorni di Pompei, 1908; Nozze d'oro, 1911: Quovadis?, 1913). Ottenuta l'esclusiva per la trasposizione cinematografica delle opere di Gabriele D'Annunzio, produsse La fiaccola sotto il ...
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Nome d'arte dell'attore Spangler Arlington Brugh (Filley, Nebraska, 1911 - Santa Monica 1969); attore di grande bellezza, dal volto nobile e dal sorriso rassicurante, fu nel cinema dal 1933, interpretando [...] obsession (1936); Three comrades (1938); A yank at Oxford (1938); Waterloo bridge (1940); Escape (1940); Bataan (1944); High Wall (1947); Quovadis? (1950); Ivanhoe (1951); Vaquero (1952); Knights of the round table (1953); The glass sphynx (1968). ...
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quo vadis?
(lat. «dove vai?»). – Frase che si riferisce a un’antica tradizione leggendaria, secondo la quale s. Pietro, mentre s’allontanava da Roma dopo essere fuggito dal carcere Mamertino, ebbe la visione di Cristo che veniva verso di lui;...
arbiter elegantiarum
‹àrbiter eleġanzi̯àrum› (lat. «arbitro delle eleganze»). – Appellativo usato oggi, spesso ironicam., a proposito di persona raffinata e ricercata nel vestire; dato da Tacito (ma nella forma elegantiae arbiter, Annali XVI,...