Romanzo (1896) dello scrittore polacco H. Sienkiewicz (1846-1916), in cui dallo sfondo dell'incendio di Roma, attribuito al tirannico imperatore Nerone, emergono le miti figure dei primi cristiani, martiri [...] e produttore cinematografico statunitense M. LeRoy (1900-1987), kolossal girato in Italia, con Robert Taylor e Deborah Kerr, che dette avvio al genere storico-mitologico.
Per approfondire Quovadis? di Vittorio Martinelli (Enciclopedia del Cinema) ...
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Stato dell’Europa centro-orientale, che si affaccia per circa 500 km sul Mar Baltico. I confini terrestri corrono a S lungo la linea spartiacque delle catene montuose dei Sudeti e dei Beschidi, che separano [...] vennero affrontate con finezza di analisi e di scrittura, e nel romanzo storico eccelse H. Sienkiewicz, autore del celebre Quovadis? (1896) e primo premio Nobel per la letteratura polacca (1905).
Se il positivismo si connotò come reazione al ...
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Narratore polacco (Wola Okrzejska, Masovia, 1846 - Vevey 1916), studiò (1866-70) a Varsavia; poi (1876-78) in California, continuò la sua attività di giornalista e letterato (Listy z podróży do Ameryki [...] psicologici (Bez dogmatu "Senza dogma", 1891) e sociali (Rodzina Połanieckich "La famiglia Połaniecki", 1895), coi romanzi Quovadis? (1896), fortunatissimo in Italia, e Krzyżacy ("I cavalieri teutonici", 1900). L'ultima sua opera è il delizioso ...
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Personaggio letterario del romanzo Homme qui rit (1869) dello scrittore francese V. Hugo (1802-1885): è un saltimbanco filosofo che alleva il protagonista, Gwynplaine, e la cieca Dea.
Lo stesso nome [...] ha un personaggio del Quovadis? (1896) dello scrittore polacco H. Sienkiewicz (1846-1916): è un buon gigante che protegge e salva dalla morte la propria padrona, la cristiana Licia. ...
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Letteratura
Tullio Kezich
Il rapporto tra letteratura e cinema
Sui rapporti fra l. e cinema esistono da sempre due modi opposti di considerare il problema. Per alcuni il cinema, sotto l'aspetto narrativo, [...] romanità è stato codificato dai film derivanti da romanzi ottocenteschi come Fabiola di N.P. Wiseman, Ben Hur di L. Wallace, Quovadis? di H. Sienkiewicz; mentre i film medievali si ispirano volentieri ai testi di Sir W. Scott come Ivanhoe. In Italia ...
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DE MARCHI, Attilio
Piero Treves
Nacque a Milano, da Giovanni e da Caterina Perego, il 18 marzo 1855, in una famiglia non facoltosa, ma certo impegnata e capace d'impartire ai quattro figli (Emilio, [...] Vibio Sabino (Romani, pp. 584 s.), i romanzi pedagogici del classicismo dall'Anacharsis dell'abbé J.-J. Bartehélemy al Quovadis? di H. Sienkievicz. Libri, dunque, non tanto da studiare o da consultare, quanto da leggere, per avvertire il vincolo ...
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DELLA SALA SPADA, Agostino
Maria Baiocchi
Nacque a Calliano (Asti) il 1° maggio 1842, dal cav. Emilio e da donna Caterina Biglione di Viarigi.
La famiglia, originaria di Moncalvo, aveva un tempo il [...] preferito dalla giuria a candidati quali L. N. Tolstoj, A. C. Swinburne, R. Kipling, Selma Lageróf, G. Carducci. Nel Quovadis? il D. riconobbe immediatamente il suo Mondo antico,ed un confronto anche rapido fra le due opere rivela in effetti che il ...
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quo vadis?
(lat. «dove vai?»). – Frase che si riferisce a un’antica tradizione leggendaria, secondo la quale s. Pietro, mentre s’allontanava da Roma dopo essere fuggito dal carcere Mamertino, ebbe la visione di Cristo che veniva verso di lui;...
arbiter elegantiarum
‹àrbiter eleġanzi̯àrum› (lat. «arbitro delle eleganze»). – Appellativo usato oggi, spesso ironicam., a proposito di persona raffinata e ricercata nel vestire; dato da Tacito (ma nella forma elegantiae arbiter, Annali XVI,...