Letteratura
Tullio Kezich
Il rapporto tra letteratura e cinema
Sui rapporti fra l. e cinema esistono da sempre due modi opposti di considerare il problema. Per alcuni il cinema, sotto l'aspetto narrativo, [...] romanità è stato codificato dai film derivanti da romanzi ottocenteschi come Fabiola di N.P. Wiseman, Ben Hur di L. Wallace, Quovadis? di H. Sienkiewicz; mentre i film medievali si ispirano volentieri ai testi di Sir W. Scott come Ivanhoe. In Italia ...
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L’arte cinematografica giunse in Italia prestissimo, portando al seguito un intero armamentario lessicale, in gran parte preso in prestito dalla fotografia: fotografia animata (vivente) e proiezione animata, [...] italiana nelle imponenti realizzazioni scenografiche, di carattere storico, per le ampie platee (prima di Cabiria, notevole anche QuoVadis, 1913, di Enrico Guazzoni).
A metà del Novecento erano attestati, tra gli altri, i seguenti gergalismi, di ...
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MAVER, Giovanni
Emanuela Sgambati
– Nacque a Curzola, in Dalmazia, il 18 febbr. 1891 da Giovanni e da Maria Heinrich e trascorse la sua infanzia e adolescenza a Curzola, Ragusa e Spalato.
Fece gli studi [...] del romanziere e la sua capacità di trasmetterla al lettore –; e uno studio introduttivo a una traduzione del Quovadis? (Torino 1964: Quovadis?, Per deserti e foreste, pp. I-XXXII), un lucido e lapidario schizzo in punta di penna dell’intera ...
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Grecia
Silvana Silvestri
Cinematografia
Simbolicamente, il primo secolo del cinema greco si è aperto e si è chiuso nel segno dei fratelli Maniaki: To vlemma tu Odyssea (1995; Lo sguardo di Ulisse) di [...] fino agli anni Settanta) e dei suoi allievi; nel 1911 poi il noto attore comico Spyridion Dimitrakopulos realizzò Quovadis Spyridion, mentre a partire dal 1914 un italiano, Filippo Martelli (ribattezzato Filippos Marteglis) creò, insieme a Nikos ...
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Distribuzione
Sergio Toffetti
La d., o noleggio, è il settore dell'attività cinematografica che si pone tra la produzione (v.) e l'esercizio (v. impresa) per favorire la diffusione commerciale dei film [...] nazionale. Derivarono da qui le runaway productions, cioè i film hollywoodiani realizzati a Cinecittà (a partire da Quovadis, 1951, Quovadis? di Mervyn LeRoy), che contribuirono a sviluppare la capacità produttiva degli studi italiani. Tra il 1950 ...
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RONDI NASALLI, Gian Luigi
Italo Moscati
– Nacque a Tirano (Sondrio) il 10 dicembre 1921 da Umberto, piemontese, tenente dei Carabinieri reali e Maria Virginia Gariboldi, lombarda.
Sia Gian Luigi sia [...] trasformazioni nel mondo del cinema, almeno da quando gli americani arrivarono con i kolossal. Il primo dei quali fu QuoVadis? di Mervyn Le Roy, destinato fin da subito a provocare sensazione. Ai cancelli di Cinecittà si presentarono per fare ...
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TAMAGNI, Vincenzo
Fabrizio Biferali
‒ Nacque il 10 aprile 1492 a San Gimignano (Siena) da Bernardo di Chele, membro di una famiglia di proprietari terrieri (Castrovinci, 2017, p. 16); nulla è noto riguardo [...] 1510 e il 1512 dipinse gli affreschi con la Natività della Vergine, lo Sposalizio della Vergine, S. Nicola di Bari, Domine, quovadis?, la Caduta di Simon Mago, la Vocazione di s. Pietro e la Pesca miracolosa (quest’ultimi due perduti) per la chiesa ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Hollywood attinge sin dai suoi esordi all’Europa come a una fonte miracolosa e sicura, [...] produzioni americane è consentito utilizzare – con dovizia di mezzi e uomini – Cinecittà come set di importanti produzioni in costume: QuoVadis? (1951) di Mervyn Le Roy, il primo e più importante. Al contrario la trasmigrazione di artisti italiani a ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
A partire dal 1907 il cinema abbandona le fiere e i baracconi, che per anni lo hanno [...] l’attrazione di scenografie spettacolari e di altrettanto spettacolari movimenti di massa, come L’Inferno (Milano-Film, 1910), QuoVadis? (Cines, Roma, 1913) e soprattutto Cabiria (Itala Film,Torino, 1914), vero e proprio kolossal diretto da Giovanni ...
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Pastrone, Giovanni
Serafino Murri
Regista e produttore cinematografico, nato ad Asti il 13 settembre 1883 e morto a Torino il 27 giugno 1959. Tra i maggiori pionieri e sperimentatori del cinema muto, [...] secolo a.C." che ruota intorno al conflitto tra Roma e Cartagine, nato come risposta al grande successo di Quovadis? (1913) di Enrico Guazzoni. Oltre all'audace ingaggio realista dello scaricatore di porto genovese Bartolomeo Pagano nella parte di ...
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quo vadis?
(lat. «dove vai?»). – Frase che si riferisce a un’antica tradizione leggendaria, secondo la quale s. Pietro, mentre s’allontanava da Roma dopo essere fuggito dal carcere Mamertino, ebbe la visione di Cristo che veniva verso di lui;...
arbiter elegantiarum
‹àrbiter eleġanzi̯àrum› (lat. «arbitro delle eleganze»). – Appellativo usato oggi, spesso ironicam., a proposito di persona raffinata e ricercata nel vestire; dato da Tacito (ma nella forma elegantiae arbiter, Annali XVI,...