Poeta (Catania 1844 - ivi 1912). R. cominciò con versi lirici in cui il facile canto è più o meno infrenato dalla disciplina umanistica (raccolti poi, insieme con altri, nelle Ricordanze, 1872); ma ben [...] di Catania. Un mattimonio infelice con la toscana Giselda Foianesi (da cui R. si separò per gli amori di lei con G. Verga), un superficiale. Traduttore di Catullo, Lucrezio, Orazio e P. B. Shelley, R. curò nel 1911 un'ed. complessiva della propria ...
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Uomo politico statunitense (Tampico, Illinois, 1911 - Bel-Air, California, 2004). Repubblicano, fu presidente degli Stati Uniti per due mandati (1981-89). Adottò una politica di netta contrapposizione [...] e nel 1964 partecipò alla campagna presidenziale di B. Goldwater. Governatore della California dal 1966 al presidente uscente J. Carter. Entrato in carica nel genn. 1981, R. creò un modello di conservatorismo populista che si reggeva sulla sua ...
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Scrittore italiano (Bologna 1916 - Roma 2000); visse a Ferrara fino al 1943, e si trasferì poi a Roma, dove fu redattore della rivista di letteratura internazionale Botteghe oscure (1948-60); dal 1958 [...] In gran segreto (1978); la complessiva In rima e senza (1982). B. pubblicò inoltre i voll. di saggi Le parole preparate (1966) e stata raccolta in un volume di Opere (a cura di R. Cotroneo, 1998), comprendente un'intervista inedita del 1991 nonché, ...
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Naturalista (Mairago 1773 - Lodi 1856). Laureato in giurisprudenza a Pavia, si dedicò a studî di medicina, biologia, zootecnia, pastorizia, bacologia, patologia animale e vegetale, ecc., pubblicando parecchie [...] all'intuizione di G. Fracastoro e che doveva in seguito culminare nelle ricerche di L. Pasteur e di R. Koch. Oltreché di questi ultimi, il B. può essere anche considerato, in un certo senso, precursore di J. Lister, poiché studiò e attuò la ...
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Poeta (Recanati 29 giugno 1798 - Napoli 14 giugno 1837). Tra i massimi scrittori della letteratura italiana di tutti i tempi, nella sua opera risulta centrale il tema dell’infelicità costitutiva dell’essere [...] pregio. Tali studî, specie quelli di critica testuale, lodati da B. G. Niebhur, J.-F. Boissonade, F. Nietzsche, U. Ettore Leopardi; ha avuto come direttori M. Porena, E. Leopardi, R. Vuoli, U. Bosco, F. Foschi. Possiede una biblioteca specializzata di ...
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L’insieme delle cognizioni intellettuali che, acquisite attraverso lo studio, la lettura, l’esperienza, l’influenza dell’ambiente e rielaborate in modo soggettivo e autonomo diventano elemento costitutivo [...] e nelle correlazioni funzionali tra i loro elementi (come asserisce B. Malinowski). Ciò che di fatto esiste, e a cui si viene così individuata da A.L. Kroeber e da altri autori (come R. Benedict e C. Kluckhohn) in un sistema di valori specifico, ...
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Scrittore (Pescara 1863 - Gardone Riviera 1938). Fu uno dei maggiori esponenti del decadentismo europeo. Dotato di una cultura molto vasta, mostrò un'inesauribile capacità di assimilare le nuove tendenze [...] d'amore, a cura di J. De Blasi (1939); una scelta di sue Lettere a Barbara Leoni, a cura di B. Borletti (1954); i Taccuini, a cura di E. Bianchetti e R. Forcella (1965), seguiti da Altri taccuini, a cura di E. Bianchetti (1976) e da Di me a me stesso ...
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Scrittore, poeta, autore e regista cinematografico e teatrale italiano (Bologna 1922 - Ostia, Roma, 1975). Dopo aver seguito nell'infanzia gli spostamenti del padre, ufficiale di carriera, compì gli studî [...] Il bell'Antonio, La giornata balorda; e, fra i tanti, con B. Bertolucci, La commare secca, autore anche del soggetto). P. dapprima trasferì di alta qualità figurativa (P. era stato allievo di R. Longhi a Bologna). Il linguaggio di P. approdò a ...
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Poeta (Bosisio, od. Bosisio Parini, 1729 - Milano 1799). Ordinato, senza vocazione, prete (1754), accettò il programma dell'Illuminismo e intese la poesia come forza educativa all'«utile», adottando spesso [...] , avendo preso le difese della figlia del maestro G. B. Sammartini schiaffeggiata dalla duchessa, questa, benché a malincuore, eloquenza nelle Scuole Palatine, che nel 1773 presero il nome di R. Ginnasio e si stanziarono nel palazzo di Brera. E altre ...
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Pseudonimo del rivoluzionario e statista russo V. I. Ul′janov (Simbirsk 1870 - Gorki, Mosca, 1924). Figlio di un ispettore scolastico, la sua giovinezza fu segnata dalla vicenda del fratello maggiore Aleksandr, [...] diretto da rivoluzionarî di professione, dall'altro i menscevichi (minoritarî), cioè B. Aksel′rod, V. Zasulič, Martov, L. D. Trockij, Al congresso dell'Internazionale del 1907 L. e R. Luxemburg presentarono e fecero approvare una risoluzione sulla ...
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r, R
(èrre) s. f. o, raro, m. – Diciassettesima lettera dell’alfabeto latino; la forma originale, nell’alfabeto fenicio, era quella di un triangolo con un vertice in alto e col lato destro prolungato verso il basso, triangolo che poi, col...
reato
s. m. [dal lat. tardo reatus -us «condizione di accusato; colpa», der. di reus «accusato, colpevole»]. – Nel diritto, atto antigiuridico, che produce un evento contrario a un interesse protetto dalla norma penale e che pertanto è punibile...