È detto presente storico il ➔ presente indicativo usato per fare riferimento a eventi anteriori al momento dell’enunciazione. Si tratta di un uso traslato, o metaforico, del presente (Bertinetto 1997), [...] Fu il ritrovamento d’un amico, d’un fratello, d’un salvatore (Manzoni 1971: 393)
In (4) il presente serve a isolare nella catena narrativa The evidence from Romance, edited by S. Fleischman & L.R. Waugh, London - New York, Routledge, pp. 55-85.
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ACHILLINI, Claudio
Alberto Asor Rosa
Nacque a Bologna il 18 sett. 1574 da Clearco e da Polissena de' Buoi. Come suo primo maestro è ricordato Angelo Pagnoni. Studiò medicina e filosofia sotto la guida [...] malinconico sonetto, "Io corsi, o bella Dora, ogni tua riva"),r itornò all'insegnamento in Ferrara. Ma quando, il 9 febbr. fra la lettera dell'A. ad A. Mascardi e il don Ferrante manzoniano; P. Legouis, Deux thèmes de la poésie lyrique au XVIIe siècle ...
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NENCIONI, Enrico
Mauro Marrocco
NENCIONI, Enrico (Giovanni Battista). – Nacque a Firenze il 1° gennaio 1837 da Angiolo, di origine contadina e intendente in una nobile casa fiorentina, e dalla senese [...] poesie. Seguirono, nello stesso giornale, le ottave AdAlessandro Manzoni. Non ancora diciottenne, fu precettore in casa del conte . D’Annunzio, Lettere ad E. N. (1880-89), a cura di R. Forcella, in Nuova Antologia, XVIII (1939), pp. 3-30; B. Cicognani ...
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SOMMA, Antonio
Emanuele d'Angelo
SOMMA, Antonio. – Nacque a Udine il 28 agosto 1809, figlio di Jacopo e di Teresa Rizzotti.
Frequentò il ginnasio e il liceo nella città natale. Si avvicinò al teatro [...] trapunto di dotti echi letterari – da Virgilio a Manzoni – eppure a lungo criticato per presunte stramberie maschera”. Lettere di Giuseppe Verdi ad A. S., Città di Castello 1902; R. Barbiera, Il patriotico tragedo di Udine: A. S., in Id., Ricordi ...
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MOISSI, Alessandro
Elena Lenzi
– Nacque a Trieste il 2 apr. 1879, ottavo e ultimo figlio del mercante albanese Konstantin e della fiorentina Amalia de Radiis. Fu registrato all’anagrafe con il cognome [...] la compagnia Moissi - Capodaglio debuttò al teatro Manzoni di Milano con Il cadavere vivente, cui seguirono ), 4, p. 182; G. Cavicchioli, L’uomo M., ibid., 5, pp. 245-249; R. Simoni, Teatro di ieri, Milano 1938, pp. 157-165; O. Bertoli, Un nomade: A. ...
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ALBERTAZZI, Adolfo
Alberto Asor Rosa
Critico e scrittore, nacque a Bologna di famiglia romagnola l'8 sett. 1866. Iscrittosi nel 1886 alla facoltà di lettere dell'università di Bologna, fu allievo del [...] di trarapeda aver appresa la semplicità dello stile da Manzoni e da Leopardi, e la materia della sua opera G. De Frenzi, Candidati all'immortalità, Bologna 1904, pp. 197-213; R. R. (R. Renier), recensione a Il Romanzo, in Giorn. stor. d. letter. ital ...
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MACCAGNANI, Eugenio
Alessandra Imbellone
MACCAGNANI, Eugenio. – Nacque a Lecce il 4 apr. 1852 dall’orafo Mattia e da Rosa Grassi. Ben presto iniziò a lavorare nella bottega dello zio paterno Antonio [...] veristico. Esordì con l’erma in marmo di A. Manzoni (Lecce, Biblioteca provinciale N. Bernardini), realizzata a proprie spese di Puglia la cappella Gatta, a Campi Salentino la tomba di R. Calabrese-Serio (1912) e a Lecce la tomba dei coniugi ...
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MOSCA, Giovanni
Silvana Cirillo
– Nacque a Roma il 14 luglio 1908 da Benedetto, impiegato dello Stato, e da Emma Ugolini, che morì durante il parto.
Esordì come vignettista inconsapevole a 16 anni, [...] , la copertina a Mario Bazzi, il resto a Carlo Manzoni, Marcello Marchesi, Walter Molino, Giaci Mondaini, Giovanni Guareschi, (Milano 1945); I ragazzi di villa Borghese (illustrazioni di R. Albertarelli, ibid. 1954); Piedi caldi e piedi freddi. ...
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MARCHESI, Marcello
Lorenza Miretti
Nacque a Milano, il 4 apr. 1912, da Luigi ed Enrichetta Volpi. Nella prima infanzia si trasferì a Roma dove rimase fino ai diciotto anni presso uno zio, alla morte [...] fido Metz, ma anche, col trascorrere degli anni, di molti altri nomi, C. Manzoni, G. Mosca, D. Verde, I. Terzoli, E. Vaime, M. Costanzo lettere del pubblico; La piazzetta (dal 15 nov. 1956), con R. Billi e M. Riva. Lo spettacolo che gli dette maggiore ...
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Alessandro Manzoni ha esercitato, soprattutto con I promessi sposi, un influsso evidente sulla lingua italiana, letteraria e non letteraria. Questo influsso trova le sue ragioni prima di tutto nella sinergia [...] costrutti marcati di tipo orale – «La bricconeria l’hanno fatta a me» (Manzoni 1954: 56); «A me non me ne vien nulla in tasca» (ibid 2º/1.
Verga, Giovanni (19792), I grandi romanzi, prefazione di R. Bacchelli; testo e note a cura di F. Cecco & C ...
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rispètto (ant. respètto) s. m. [lat. respĕctus -us «il guardare all’indietro; stima, rispetto»]. – 1. a. Sentimento e atteggiamento di riguardo, di stima e di deferenza, devota e spesso affettuosa, verso una persona: r. verso o per i genitori,...
remissióne s. f. [dal lat. remissio -onis, der. di remittĕre «rimettere», part. pass. remissus]. – 1. a. L’azione e il fatto di rimettere, cioè di condonare e di rinunciare a punire o comunque a perseguire, colpe, peccati, mancanze: r. di un’offesa;...