riprendere /ri'prɛndere/ [lat. repre(he)ndĕre, der. di pre(he)ndĕre "prendere", col pref. re-] (coniug. come prendere). - ■ v. tr. 1. a. [prendere di nuovo qualcosa: r. a nolo un'automobile] ≈ (fam.) ripigliare. [...] ⇓ zumare. b. [effettuare una ripresa con la macchina da presa: r. una scena] ≈ cinematografare, filmare. ⇓ zumare. 6. [prendere penseranno anche alla povera gente di campagna ..." (A. Manzoni)] ≈ continuare, proseguire, (fam.) ripigliare. ↔ ...
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dare [lat. dare] (pres. do /dɔ/ o dò [radd. sint.], dai, dà, diamo, date, danno; imperf. davo, davi, ecc.; pass. rem. dièdi o dètti, désti, diède [poet. diè] o dètte, démmo, déste, dièdero [poet. dièro] [...] evento: d. una festa, un pranzo] ≈ indire, montare, organizzare. r. [mettere in programma: stasera in televisione danno un film] ≈ ( un po’ di stracchino e del vin buono (A. Manzoni). Elargire indica un donare largamente, un fare grandi concessioni: ...
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riposare /ripo'sare/ [der. di posare, col pref. ri-; nell'intr. è il lat. tardo repausare, der. di pausare] (io ripòso, ecc.). - ■ v. tr. 1. [posare di nuovo qualcosa da qualche parte: r. la tazza sul [...] [interrompere un'attività per prendere ristoro e sim.: r. spesso durante il lavoro] ≈ (ant., lett.) un oggetto o su una superficie: Come la luce rapida Piove di cosa in cosa, E i color vari suscita Dovunque si riposa (A. Manzoni)] ≈ cadere, posarsi. ...
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ripensare [der. di pensare, col pref. ri-] (io ripènso, ecc.). - ■ v. intr. (aus. avere) 1. [tornare a riflettere su qualcosa, spec. se con maggiore attenzione e ponderazione, con la prep. a: r. a un problema [...] persona o cosa lontana nel tempo o nello spazio, con la prep. a: r. agli anni trascorsi] ≈ (lett.) rammemorare (ø), rammentare (ø), riandare : E ripensò le mobili Tende, e i percossi valli (A. Manzoni)] ≈ e ↔ [→ RIPENSARE v. intr. (2)]. ■ ripensarci ...
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fine² s. f. (raro o ant. m.) [lat. fīnis "limite; cessazione"]. - [ultima parte di una cosa, momento in cui questa cessa: una cosa che non ha f.; condurre a f. un'impresa] ≈ conclusione, termine. ↔ inizio, [...] tutti cinque l’avevano scordato fin dai primordi della cena (R. Zena).
Fine in senso spaziale - F. ha anche il Oriani); io sto sdraiato accanto a lei sul margine del letto (S. Slataper); lasciò sull’orlo del portico esteriore i sandali (A. Manzoni). ...
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Fabio Rossi
fine. Finestra di approfondimento
Problemi di genere - Il sign. principale di f., parola dall’area semantica molto estesa, è quello temporale di «stadio terminale di un evento o momento preciso [...] tutti cinque l’avevano scordato fin dai primordi della cena (R. Zena).
Fine in senso spaziale - F. ha anche il Oriani); io sto sdraiato accanto a lei sul margine del letto (S. Slataper); lasciò sull’orlo del portico esteriore i sandali (A. Manzoni). ...
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brulicare v. intr. [da bulicare, con -r- onomatopeico] (io brùlico, tu brùlichi, ecc.; aus. avere). - 1. a. [muoversi in qua e in là, confusamente, detto d'insetti e di persone] ≈ formicolare, pullulare, [...] , ecc., con la prep. di] ≈ pullulare. 2. (fig.) [germogliare, generarsi intenso e rapido, detto di pensieri, idee e sim.: le congetture che già cominciavano a brulicar nei loro cervelli (A. Manzoni)] ≈ germinare, germogliare, (lett.) zampillare. ...
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Stato dell’Europa centrale, esteso prevalentemente sul versante N della sezione centro-occidentale del sistema alpino. Stato interno, senza sbocco al mare, confina a N con la Germania, a E con l’Austria e il Liechtenstein, a S con l’Italia e...
Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega all’Europa centrale (da O a E: Francia,...