Scrittore italiano (Como 1878 - Rebbio, Como, 1949). Tra gli esponenti più significativi della tradizione letteraria lombarda fu un osservatore intuitivo e originale della sua terra, protagonista di gran [...] meglio risentì anche attraverso gli scrittori di quella terra (da Manzoni agli scapigliati), L., più che narratore, è un paesista, a L. anche pregevoli traduzioni da W. B. Yeats, G. Synge, R. L. Stevenson, J. Joyce, D. H. Lawrence, ecc.: i due ...
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Poeta e letterato (Atene 1848 - Torino 1913). Cofondatore (1883) del Giornale storico della letteratura italiana e collaboratore assiduo della Nuova Antologia, coniugò nei suoi studi metodo rigoroso e [...] romantica (Attraverso il Cinquecento, 1888; Foscolo, Manzoni, Leopardi, 1898). La sua complessa personalità si 1883 fondò, e per sette anni diresse, con F. Novati e R. Renier, il Giornale storico della letteratura italiana.
Opere
Oltre a quelli ...
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Ogni cosa che il soggetto percepisce come diversa da sé ed esterna, quindi tutto ciò che è pensato, in quanto si distingue sia dal soggetto pensante sia dall’atto con cui è pensato (per lo più contrapposto [...] A. Bonalumi, oltre a varie opere di L. Fontana e P. Manzoni.
Diritto
L’o. del negozio giuridico è l’interesse o gli interessi che particolare importanza ha acquistato la teoria delle relazioni oggettuali (R.D. Fairbairn, M. Klein e altri), che hanno ...
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Letterato (Botticino 1791 - Brescia 1843). Conobbe, giovanissimo, U. Foscolo, con il quale ebbe poi frequenti contatti; fu in relazione con V. Monti. Redattore e segretario della Biblioteca italiana (1818), [...] nel 1838. I suoi saggi (Dei Promessi Sposi di A. Manzoni, 1831; Considerazioni morali sull'Ortis, pubbl. postumo negli Scritti, Scritti; del primo, col tit. dell'ultima redazione, Il fuoruscito, si ha l'ed. crit. a cura di R. van Nuffel, 1961). ...
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Attrice italiana (Fiume 1873 - Le Rose, Firenze, 1962); dopo essere stata successivamente, dal 1887, amorosa, prima attrice giovane, prima attrice in varie compagnie, fu prima attrice e direttrice di compagnie [...] nome; nel 1914-15 alla Stabile del teatro Manzoni di Milano; nel 1929 temporaneamente con la Bataille, H. Bernstein, e, tra gli autori italiani, di G. Giacosa, G. Rovetta, R. Bracco, M. Praga, D. Niccodemi. Nel 1904 fu la prima Mila di Codro nella ...
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Filosofo e psicologo italiano (Firenze 1868 - Castrezzato, Brescia, 1953). Fu professore di filosofia teoretica a Palermo (1893-1901) e di storia della filosofia a Pavia (1902-08), a Padova (1909-15, successore [...] di R. Ardigò), a Torino (1916-38). Dopo un iniziale ripensamento della filosofia di E. Hartmann in La filosofia dell'incosciente (1890), storia dell'estetica e sul pensiero di Shakespeare, Dostoevskij, Manzoni, Dante, ecc. L'opera sua più notevole è ...
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Attrice (Mogliano Veneto 1842 - Roma 1922); tra le migliori attrici del tempo, esordì (1859) nella compagnia Morolin con A. Fumagalli; passò poi (1866) nella compagnia Majeroni e nel 1871 nella Coltellini. [...] Dopo due anni di lontananza dalle scene in seguito alle nozze con il romanziere R. Giovagnoli, entrò nella compagnia di C. Vitaliani (1873-74); fu poi a Londra (1875) con T. Salvini, nel 1892-93 con G. Gallina e infine con la stabile del teatro ...
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PECCHIO, Giuseppe
Elena Riva
PECCHIO, Giuseppe. – Nacque a Milano il 15 novembre 1785 da una famiglia ammessa al patriziato cittadino già dal 1543. Terzogenito di Antonio e di Francesca Goffredo, ebbe [...] frati somaschi: a Merate, dove fu compagno di studi di Alessandro Manzoni, e a Lugano, dove si preparò con Francesco Soave. Nel Torino 1987, pp. 53 s., 288, 313-315; R. Cambria, Federico Confalonieri, il Conciliatore e la Lombardia della ...
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LEOPARDI, Giacomo
Achille Tartaro
Primogenito del conte Monaldo e di Adelaide dei marchesi Antici, nacque il 29 giugno 1798 a Recanati, alla periferia dello Stato pontificio. Visse gli anni della fanciullezza [...] - E. Trevi, I-II, Roma 1997; Poesie e prose, a cura di R. Damiani - M.A. Rigoni, con un saggio di C. Galimberti, I-II G. L. gli scritti di argomento leopardiano); G. Carducci, L. e Manzoni (1896-98), in Edizione naz. delle opere, XX, Bologna 1944, pp ...
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CARLO I Gonzaga Nevers, duca di Mantova e del Monferrato
Gino Benzoni
Nacque a Parigi il 6 maggio 1580, ultimo - e, per la morte precocissima dei due fratelli, unico erede maschio - dei cinque figli [...] 1631 - la guerra dunque, ironizzerà il Manzoni, si concluse col riconoscimento unanime del " 74;LXXII, p. 99; I libri comm. della Rep. di Venezia. Regesti, a cura di R. Predelli, VII, Venezia 1907, pp. 169, 170 ss., 177; Due cron. di Mantova dal 1627 ...
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rispètto (ant. respètto) s. m. [lat. respĕctus -us «il guardare all’indietro; stima, rispetto»]. – 1. a. Sentimento e atteggiamento di riguardo, di stima e di deferenza, devota e spesso affettuosa, verso una persona: r. verso o per i genitori,...
rito s. m. [dal lat. ritus -us, affine al gr. ἀριϑμός «numero» e al sanscr. ṛtá- «misurato» e come s. neutro «ordine stabilito dagli dèi»]. – 1. a. Il complesso di norme, prestabilite e vincolanti la validità degli atti, che regola lo svolgimento...