VARESE, Carlo
Luigi Fassò
Storico e romanziere, nato a Tortona nel 1792, morto a Rovezzano (Firenze) nel settembre 1866. Laureatosi in medicina a Pavia, esercitò la sua professione a Voghera fino al [...] non seppe liberarsi mai dagl'influssi dello Scott, del Manzoni, e, a tratti, dello Sterne. Egli stesso ebbe . della Società per gli studî di storia nel Tortonese, XXII, Tortona 1909; R. Garzia, Di due romanzi storici di C. V., Belluno 1909; A. ...
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ZOTTOLI, Angelandrea
Arnaldo Bocelli
Critico letterario, nato a Salerno il 5 settembre 1879. Funzionario, dal 1905, del Ministero della pubblica istruzione, ne uscì nel 1923 (col grado di ispettore [...] edizione di Tutte le opere di M. M. Boiardo, voll. 2, Milano 1937.
Bibl.: R. Bacchelli, Confessioni letterarie, Milano 1932; F. Crispolti, Indagini sopra il Manzoni, Milano 1940; A. Gargiulo, in Il Messaggero, 9 maggio 1943; A. Piccone Stella, in ...
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ZAJOTTI, Paride
Mario Menghini
Nato a Trento l'8 giugno 1793, morto a Trieste il 29 dicembre 1843. Studiò a Trento, poi frequentò i corsi di giurisprudenza all'università di Bologna (1811), pur continuando [...] e di nuovo a Venezia (1836), infine presidente dello I. R. Tribunale provinciale di Trieste (1838). Fu lui che, mentre quale ebbe una relazione amorosa, fu pure in rapporti d'amicizia col Manzoni, con l'Arici, col Giordani, col Perticari, ecc.
Bibl.: ...
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PUCCIANTI, Giuseppe
Guido Mazzoni
Letterato, nato a Pisa il 13 giugno 1830, morto a Marina di Pisa il 1° ottobre 1913. Laureato in lettere nella sua città nativa, fu eccellente maestro e poi preside [...] sin da principio se ne staccò, senza avversarla, come manzoniano e favorevole all'arte straniera e talvolta imitatore del Prati Carvaglio, In memoria di G. P., Marina di Massa 1913; G. Mazzoni, Rapporto alla R. Accademia della Crusca, Firenze 1914. ...
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SANSONE, Mario (App. III, iii, p. 663)
Roberto Deidier
Critico e storico della letteratura italiana, morto a Roma il 2 gennaio 1996. La sua attività di studioso è rimasta fedele all'iniziale impostazione [...] , che ha rappresentato, insieme agli studi su Dante e Manzoni, una costante della sua ricerca (Narratori di Puglia e di . Grana, 5° vol., Milano 1969, pp. 3547-66; R. Luperini, Il Novecento. Apparati ideologici, ceto intellettuale, sistemi formali, ...
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TITTA ROSA, Giovanni
Arnaldo Bocelli
Scrittore e critico letterario, nato a Santa Maria del Ponte (L'Aquila) il 5 marzo 1891. (Il suo vero cognome è però Rosa, Titta facendo parte del prenome). Giovanissimo [...] letteratura (Invito al romanzo, Milano 1930; Aria di casa Manzoni, ivi 1946; n. ed., ivi 1954; Secondo ottocento, a Poesie d'una vita, ed. citata; A. Bocelli, in Nuova Antologia, 1° agosto 1931; R. Frattarolo, in L'Italia che scrive, aprile 1954. ...
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Realismo
Corrado Maltese
Mario Verdone
di Corrado Maltese e Mario Verdone
REALISMO
Realismo e neorealismi di Corrado Maltese
sommario: 1. Il realismo e le sue varianti: a) gli estremi concettuali del [...] César, Rotella, Tinguely, Christo, Klein, Raysse, Manzoni e altri) e il movimento iperrealista, considerato da molti sul terreno neorealista, come Sotto il sole di Roma (1948) di R. Castellani e le fresche pitture d'ambiente di L. Emmer (Domenica ...
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L'esperienza letteraria
Alberto Guasco
«Generazioni ne ho vedute molte...»
I confini di un problema
«Uomini, persone: generazioni ne ho vedute molte succedersi o variare da quelle originarie e via via [...] il male»51, centocinquant’anni dopo se stesso, Manzoni/Pomilio giunge a scrivere all’amico Fauriel/lettore:
del vero, ora in L’opera omnia, Milano 1998, pp. 241-242.
17 R. Mussapi, “Il racconto che udì Luca”, in La polvere e il fuoco, Milano 1997 ...
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Lo studio dell'antichità classica nell'Ottocento – Introduzione
Piero Treves
Quando, conformemente al modulo sallustiano dei cronisti di Guglielmo il Conquistatore, Dino Compagni delineava l'animo, [...] si disse risolto, o invalidato con l'opera propria, dal neo-manzoniano e socialista De Amicis); se è vero che dell'uno e dell della creazione, così è vano ricercare se non appunto r categorie o generi letterari qual si voglia continuità intrinseca ira ...
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LEOPARDI, Giacomo
Achille Tartaro
Primogenito del conte Monaldo e di Adelaide dei marchesi Antici, nacque il 29 giugno 1798 a Recanati, alla periferia dello Stato pontificio. Visse gli anni della fanciullezza [...] - E. Trevi, I-II, Roma 1997; Poesie e prose, a cura di R. Damiani - M.A. Rigoni, con un saggio di C. Galimberti, I-II G. L. gli scritti di argomento leopardiano); G. Carducci, L. e Manzoni (1896-98), in Edizione naz. delle opere, XX, Bologna 1944, pp ...
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remissióne s. f. [dal lat. remissio -onis, der. di remittĕre «rimettere», part. pass. remissus]. – 1. a. L’azione e il fatto di rimettere, cioè di condonare e di rinunciare a punire o comunque a perseguire, colpe, peccati, mancanze: r. di un’offesa;...
risoluto
agg. [part. pass. di risolvere]. – 1. letter. raro. Sciolto, rilassato: le membra ... Ch’or risolute, e dal calore aduste, Giacciono a sé medesme inutil peso (T. Tasso). 2. a. Di persona che ha fermamente deciso, ed è quindi pronta...