Storico e orientalista marocchino (n. Azemmour 1933), prof. di storia (1964-2000) nell'univ. di Rabat. Tra le sue opere: L'idéologie arabe contemporaine (1967; trad. it. 1969); L'histoire du Maghreb: un [...] essai de sinthèse (1970); La crise des intellectuells arabes (1974); Islam et modernité (1987; trad. it. 1992); Islam et histoire: essai d'épistémologie (1999); Le Maroc et Hassan II: un témoignage (2005). ...
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Almohadi
G. Ventrone Vassallo
Intorno al primo quarto del sec. 12°, furono chiamate al-muwaḥḥidūn ('i professanti l'Unità di Dio', al-tawḥīd 'l'unicità', il fatto di essere l'unico), da cui A., le popolazioni [...] 580 a.E./1184 al 595 a.E./1199, e rientrava in un grandioso progetto urbano voluto dal sovrano per esaltare la nuova città di Rabat, detta Rabāt al-Fath, e per commemorare la vittoria di Alarcos del 591 a.E./1195. Alla morte di al-Manṣūr, l'opera fu ...
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(arabo Dār al-Baiḍā’) Città del Marocco (2.933.684 ab. nel 2004; 3.875.000 ab. nel 2007, considerando l’intera agglomerazione), porto, sull’Atlantico, circa 100 km a SO di Rabat. Capoluogo dell’omonima [...] prefettura (1615 km2 con 2.436.664 ab.) e città più popolosa del paese. Il suo sviluppo marittimo e commerciale, già consistente verso la fine del 19° secolo, è accelerato dopo l’occupazione francese (1907). ...
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Stato dell’Africa settentrionale, di cui occupa l’estremo lembo occidentale. Confina a E e SE con l’Algeria e a S con il Sahara Occidentale: confini puramente convenzionali e in buona parte rettilinei; [...] foreste di querce da sughero, come quella a NE di Rabat, punto di sosta di uccelli migratori.
La fauna selvatica gennaio 2017 il Paese è stato riammesso, su richiesta del governo di Rabat, nell’Unione Africana, che nel 2002 ha sostituito l’OUA da ...
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Fès (o Fez; arabo Fās) Città del Marocco (946.815 ab. nel 2004; 1.050.000 ab. nel 2007 considerando l’intera agglomerazione urbana), posta a 350 m s.l.m., in una regione fertile e fittamente abitata; [...] 2004). È nodo di comunicazioni fra l’Atlante e l’Algeria e fra Tangeri e i passi del Medio Atlante, attraversato dalla ferrovia Rabat-Oujda. La città, che è una fra le più attraenti del mondo islamico, è divisa in due nuclei: il nucleo antico ( F. el ...
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Almoravidi
G. Ventrone Vassallo
Intorno alla metà del sec. 11°, un capo dei Ṣanhāja, nomadi berberi del Sahara, detti anche Mulaththamūn dal lithām, il velo che copriva i loro volti, dopo aver approfondito [...] una cupola in mattoni e affiancato da un oratorio di epoca più recente che domina uno sperone montuoso a km. 40 a S di Rabat, è forse la tomba-santuario di 'Abd Allāh b. Yāsīn, ancora oggi luogo di devozione.
Fu questo dunque l'inizio del movimento ...
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Maghreb
Claudio Cerreti
A ovest del Nilo, a sud dell’Europa
Vastissima regione semidesertica affacciata al Mediterraneo, il Maghreb ha un passato importante e ricco e un presente difficile e contraddittorio. [...] , 2.562.000; Orano, 656.000), e soprattutto in Marocco, dove c’è più terra coltivabile e la popolazione rurale è più numerosa (Rabat, la capitale, ha 1.386.000 abitanti, ma la città più popolosa è Casablanca, con un grande porto e 2.771.000 abitanti ...
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Funzionario francese di polizia, nato ad Ajaccio il 3 maggio 1878, morto il 27 novembre 1940. Entrò ancor giovane nell'amministrazione penitenziaria; nel luglio 1924 fu nominato direttore della Sûreté [...] la diretta colpevolezza, Daladier lo esonerò (3 febbraio 1934) dalle sue funzioni per inviarlo come residente generale a Rabat. Forte della propria influenza sulla massa popolare di Parigi e dell'appoggio del ministro Pietri, Ch. non ottemperò ...
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Fez
Città del Marocco, fondata nel 789 da Idris I, iniziatore della dinastia idriside. La moschea-università di Qarawiyin vi fu istituita nell’859 e, nei secc. successivi, affluirono nella città abitanti [...] , fino al sec. 19°, quando conobbe una relativa pacificazione e divenne un prospero centro commerciale. Dopo l’occupazione francese, fu sede del Protettorato; dal 1956, con l’indipendenza, perse importanza a favore di Rabat, la nuova capitale. ...
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Husain (propr. H. ibn Talal)
Husain
(propr. H. ibn Talal) Re di Giordania (Amman 1935-ivi 1999). Proclamato re, ancora minorenne, l’11 ag. 1952, quando il padre Talal ibn ̔Abdullah fu deposto per [...] H. della sovranità giordana sulla Cisgiordania, ribadita fino all’ott. 1974, quando il vertice arabo di Rabat riconobbe ufficialmente l’OLP quale unico rappresentante legittimo del popolo palestinese. Dopo il ristabilimento delle relazioni ufficiali ...
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rabat
⟨rabà⟩ s. m., fr. [der. di rabattre «ripiegare»]. – 1. Colletto di lino o di pizzo, talvolta pieghettato, rovesciato sul davanti e separato nel mezzo, diffuso soprattutto nel sec. 17°, fino all’inizio del 18°, da cui derivano il plastron...
monoreligioso
agg. Che contempla una sola religione. ◆ Sulla crisi macedone è intervenuto anche il presidente jugoslavo Vojislav Kostunica, che ha parlato di un unico disegno degli estremisti albanesi in tutti i Balcani, volto alla creazione...