FILIPPO Neri, santo
Vittorio Frajese
Nacque a Firenze, nel quartiere di S. Pier Gattolini, il 21 luglio 1515, da ser Francesco di Filippo da Castelfranco e da Lucrezia da Mosciano.
Il padre esercitava [...] modo di "far setta" e attribuire a F. il ruolo di un capo cittadino - ed era sul punto, nel 1567, di decretare la chiusura le prediche tenute da laici, tra i quali addirittura un ex rabbino, A. Dal Monte.
Il secondo attacco andò a segno tra il ...
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BOMBERG, Daniel
Alfredo Cioni
Nacque ad Anversa non prima del 1483, primogenito di un Cornelius, ricco mercante di quella città. Come era consuetudine nelle famiglie dell'alta borghesia fiamminga e [...] 1508 il B., divenuto maggiorenne, poteva quindi essere legalmente capo di azienda; tuttavia la sua partenza per Venezia fu in-folio tra il 1524 e il 1525. La nuova Bibbia rabbinica, dopo una introduzione alla massürāh elaborata da Jacob ben Ḥayyim, ...
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CASTIGLIONI, Camillo
Valerio Castronovo
Nato a Trieste il 22 ott. 1879 da Vittorio, pedagogista ed ebraista, e da Enrichetta Bolaffio, studiò con l'aiuto della comunita israelita, che intendeva fare [...] di lui un rabbino come lo era stato il padre. Lasciò presto la scuola per entrare nell'ufficio di un cambiavalute che lo iniziò alle pratiche per ottenere un così importante pegno economico e il capo della missione italiana per l'armistizio a Vienna ...
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DINA, Giacomo
Paola Casana Testore
Nacque a Torino il 24 apr. 1824 da Raffaele e Regina Vitta, secondogenito di quattro figli: Stella, primogenita, Emilio e Giuseppe. La famiglia faceva parte della [...] e Finzi", continuandoli poi sotto la direzione di L. Cantoni, rabbino dell'"università" israelitica di Torino.
Nel 1838, con la morte pagine dell'Opinione, criticando invece il Minghetti - nuovo capo del governo -, che era stato tra i più accesi ...
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BRAGADIN, Alvise
Alfredo Cioni
Figlio di Pietro, della nobile famiglia veneziana, nacque nei primi anni del sec. XVI, e fu il primo della famiglia ad impiantare nella città natale, dopo che un altro [...] lo doveva condurre ad ottenere la massima autorità nella legge rabbinica. Rabbi Mosè esaminò la questione e le sue conclusioni Clemente VII e Paolo III. Non pochi cardinali - con a capo il Carafa - erano avversi alla diffusione dei libri talmudici e ...
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LUZZATTO, Mošes Ḥayyim (Ramḥal)
Lisa Saracco
Nacque nel 1707 a Padova da Jacob e da Diamante, appartenenti al ramo patavino della famiglia, i quali garantirono al figlio un'ottima educazione, introducendolo [...] circolo mistico ebraico a Padova, del quale egli divenne capo indiscusso, e alla redazione di numerose opere come lo essere celibe. L'inchiesta sul circolo patavino da parte del rabbinato di Venezia nacque in seguito alla lettera inviata nel 1729 al ...
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FRIZZI, Benedetto (Ben Zion Refael Ha-Cohen)
Cristina Ceccone
Nacque il 7 apr. 1757 da Michele e da Debora Vitali a Ostiano, sulle rive dell'Oglio, allora in provincia di Mantova. Indirizzato dai genitori [...] de monsieur Richard maître de langue françoise, ibid. 1791; L'elogio del rabbino Israele Beniamino Bassano capo dell'università degli Ebrei di Reggio, ibid. 1791; L'elogio del rabbino Abram Abenezra letto in un'accademia letteraria in casa del signor ...
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BONAVOGLIA ('Ḥefeṣ ), Mosè de' Medici
Attilio Milano
Nato a Messina verso la fine del Trecento, il B. - Bonavoglia è l'equivalente dell'ebraico 'Hefes - sembra aver ottenuto assai presto, per motivi [...] generale"; tra gli Ebrei era detto anche nagghìd o "capo, presidente".
Questa suprema magistratura, la quale aveva per compito un cristiano e un ebreo; quest'ultimo era il fratello rabbino Isacco Bonavoglia. Appena morto, i contrasti intorno a questa ...
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ELIA da Ferrara
Elisabetta Putini
Nacque a Ferrara verso la fine del sec. XIV da famiglia ebraica. Nulla sappiamo dei suoi ascendenti che comunque dovettero dargli una buona formazione: E. infatti fu [...] era stato accolto dai notabili e dove, nominato capo spirituale della comunità, gli erano pervenuti quesiti dottrinali dieci tribù" e del fiume Sambaṭȳon, luogo leggendario della letteratura rabbinica, il cui nome ricorre in molti passi biblici e in ...
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ASCARELLI (Ascariel), Debora
Mario Quattrucci
Nacque a Roma nei primi decenni del secolo XVI e vi morì, come sembra, ultrasettantenne. Scarse e frammentarie sono le notizie date dai suoi biografi: ignoto [...] 'A. appartemi.e prima di sposare Josepli Ascarelli, capo della comunità ebraica catalana accresciutasi a Roma dopo l' Mahon Hascioalim ("Abitacolo degli Oranti"), opera poetica famosa del rabbino Mosè da Rieti. Nel 1562 l'editore David della Rocca ...
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rabbino
s. m. [dall’ebr. rabbī: v. rabbi]. – Antica denominazione dei dottori della legge ebrei, oggi usata a designare i capi spirituali delle singole comunità, nelle quali, oltre a presiedere il culto e i principali riti, e a dirimere le...
maggiore
maggióre (ant. maióre) agg. [lat. maior -oris, compar. di magnus «grande»] (al sing. masch. e femm., se premesso al sost., per lo più si tronca, spec. davanti a consonante). – 1. Comparativo di grande, che nell’uso si alterna con...