Scrittore francese (Clermont-Ferrand 1925 - Sèvres 1997). Musicista, giornalista, saggista (Monteverdi, 1960), disegnatore, fece parte del gruppo di Tel quel. Influenzata dalle esperienze del nouveau roman, [...] ma anche da Rabelais e Villon, e condotta sotto il segno di un forte sperimentalismo visivo (collages, calligrammi, variazioni tipografiche, ecc.) e linguistico, la sua opera fu dominata dai temi dell'erranza, dell'assenza, della morte. Dopo la ...
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FARNESE, Costanza
Roberto Zapperi
Figlia naturale del cardinale Alessandro Farnese, futuro papa Paolo III, nacque a Roma in una data che non è attestata, ma che dovette cadere verso il 1500.
Il nome [...] (pubblica la pasquinata di Pietro Aretino); Concilium Tridentinum, ed. Soc. Goerresiana, Diaria, I, Friburgi Br. 1901, ad Indicem; F. Rabelais, Le cinquième livre. Lettres et écrits divers, a cura di J. Plattard, Paris 1929, pp. 248 s.; La cour du ...
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TIRAQUELLO (Tiraqueau), Andrea
Enrico Besta
Giurista, nato a Fontenay-le-Comte (Vandea) nel 1480, morto a Parigi nel 1585. Conseguita la laurea in giurisprudenza preferì alla carriera scientifica la [...] giudiziaria; nominato siniscalco nella sua città nativa ebbe l'occasione di ridonare a Rabelais la libertà che gli era stata tolta dai francescani. Nel 1541 era consigliere del parlamento di Parigi. La sua produzione letteraria fu grandissima, ma la ...
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Scrittore statunitense (Cambridge, Maryland, 1930 - Bonita Springs, Florida, 2024); professore alla Johns Hopkins University. La sua vena di narratore arguto, fantasioso, paradossale, intesa all'interiorità [...] e di grande rigore formale, traduce una visione ironicamente nichilistica della vita, con le ascendenze più disparate (Boccaccio, Rabelais, Borges, Beckett, Nabokov). Nelle sue opere B. tenta la via di nuove soluzioni tecniche, in cui alla pagina ...
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Critico letterario francese (Élincourt-Sainte-Marguerite, Oise, 1863 - Parigi 1952). Si distinse per i suoi studî sul Rinascimento (Les grands écrivains français de la Renaissance, 1914; Calvin et l'éloquence [...] française, 1934; La vie quotidienne au temps de la Renaissance, 1938); fondò la Société des études rabelaisiennes e diresse l'edizione critica di Rabelais; pubblicò inoltre Les dernières poésies de Marguerite de Navarre (1896). ...
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Eccentrico prosatore inglese, di famiglia irlandese. I suoi scritti più importanti sono: Memoirs concerning the life of several ladies of Great Britain (1755) e The life of John Buncle Esq. (1756-66). [...] Le sue opere, esageratamente lodate dallo Hazlitt, che lo paragona a Rabelais, sono un miscuglio di religione (l'A. era unitariano) e di sentimentalismo, di paesaggi e di gastronomia, di viaggi romantici e avventure amorose, e dimostrano un appetito ...
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Poeta, nato a Tournai nel 1523 e morto a Sainte-Marie-aux-Mines (Alsazia) verso il 1580. Divenuto segretario del cardinale Giovanni di Lorena, lo seguì alla corte di Francesco I, dove s'acquistò il favore [...] del monarca e l'amicizia del Ramus e del Rabelais. Morti i suoi protettori, viaggiò in Italia e in Svizzera. Trasferitosi poi a Nancy, quale segretario della duchessa Cristina di Lorena, venne incaricato di varie missioni diplomatiche. Ma, avendo ...
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Teorico e critico della letteratura (Orel 1895 - Mosca 1975). Ha acquistato grande notorietà con i suoi studî su Dostoevskij (Problemy tvorčestva Dostoevskogo "Problemi dell'opera di D.", 1929, riedito [...] esamina la 'polifonia' come principio costitutivo dell'arte dostoevskiana. Tra le altre opere, fondamentale il suo lavoro su Rabelais, tesi di dottorato nel 1940, pubblicato poi in Tvorčestvo F. Rable i narodnaja kul´tura Srednevekov´ja i Renessansa ...
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Giureconsulto e scrittore (Château-Letard, Ille-et-Vilaine, 1520 circa - Rennes 1591). Gentiluomo brettone, studiò legge ed esercitò l'avvocatura. Nel 1571 fu nominato consigliere al parlamento di Rennes, [...] le guerre di religione. Deve la fama ai suoi racconti faceti che, pur derivando motivi e tecnica da Rabelais, presentano caratteri originali. Nei Propos rustiques (1547; edizione definitiva nel 1573), nelle Baliverneries ou contes nouveaux d'Eutrapel ...
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Umanista (Orléans 1509 - Parigi 1546); prese parte alla disputa sul ciceronianismo, scrivendo un Dialogus contro Erasmo; la sua opera maggiore sono i Commentariorum linguae latinae libri duo (1536-38). [...] a Lione (dal 1538): si caratterizzò subito come editore dei libri più anticonformisti o apertamente "eretici": dal Gargantua dell'amico Rabelais agli scritti del Marot, a opere di riformati, ecc., per questo D. fu perseguitato, condannato e arso vivo ...
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rabelesiano
rabeleṡiano (o rabelaiṡiano 〈rable∫i̯àno〉) agg. [dal fr. rabelaisien]. – 1. Relativo allo scrittore francese François Rabelais 〈rablè〉 (c. 1494-1553), noto soprattutto per l’opera narrativa comunem. chiamata Gargantua et Pantagruel...
quarto
agg. num. ord. e s. m. [lat. quartus, affine a quattuor «quattro»]. – 1. agg. Con valore ordinale, che occupa, in una sequenza o in una successione ordinata, il posto corrispondente al numero quattro, cioè viene dopo altri tre (in cifre...