Stato dell’Europa centro-occidentale; abbraccia quasi interamente la regione geografica francese, compresa fra i Pirenei a S, la parte più accidentata ed elevata della catena alpina a SE, la valle del [...] da grandi cambiamenti di cui gli stessi umanisti rispecchiano i momenti di maggiore o minore ottimismo: G. Budé, F. Rabelais, che riflette nei suoi giganti Pantagruel (1532) e Gargantua (1534) una fede incrollabile nelle capacità dell’uomo, M. de ...
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Dživelegov, Aleksej Karlovič
Cesare G. De Michelis
Storico e critico sovietico (1875-1952); si è dedicato soprattutto allo studio della cultura europea occidentale all'epoca del Rinascimento. Alla sua [...] seguito molti lavori e traduzioni su testi di Poggio Bracciolini, Machiavelli, Leonardo, Michelangelo: e, tra gli autori europei, Marlowe, Rabelais, Shakespeare. La sua ricerca su D. si è concretata in un importante volume uscito nel 1939, e apparso ...
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REGIS, Johann Gottlieb
Giuseppe Gabetti
Poeta, nato a Lipsia il 23 aprile 1791, morto a Breslavia il 29 agosto 1854. Educato al gusto letterario sui romantici, fu una di quelle "nature poetiche", che [...] molte sue traduzioni dall'Antologia Greca, dal Cid, da Shakespeare, da Swift, da Rabelais e dalla letteratura italiana. La sua opera migliore è senza dubbio il Rabelais (1832). Invece nella versione dell'Innamorato del Boiardo (1838) non raggiunse il ...
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Il più grande dei bibliografi francesi, nato a Parigi il 2 novembre 1780, morto ivi il 16 novembre 1867. Figlio di librai, libraio egli stesso sin verso il 1825, non abbandonò questa professione che per [...] ai suoi studî bibliografici. Se si eccettua un'edizione di Alione d'Asti (1837) e un'eccellente memoria sulle edizioni originali di Rabelais (1852), il B. è noto soprattutto per il Manuel du libraire et de l'amateur de livres, il più vasto e il ...
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Attore comico italiano (n. Monfalcone 1953). Intrattenitore dalla vena poetica e surreale e dalla comicità aggressiva, oltraggiosa e beffarda a dispetto del fisico minuto da folletto, ha affrontato le [...] L'opera del mendicante di J. Gay (1990), Milanon Milanin (1994), sorta di antistoria di Milano e del suo cabaret; Rabelais, da Gargantua e Pantagruel (1995), Il circo di Paolo Rossi (1995), Romeo & Juliet-Serata di delirio organizzato (1999) in ...
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Famiglia francese di editori. Nel 1883 Auguste (1812-1887) e il fratello Hippolyte (1815-1911) fondarono l'omonima casa editrice dopo aver acquistato, tra il 1848 e il 1859, imprese di altri editori, tra [...] della Panc-
kouke di autori latini tradotti in francese. Crearono alcune collane di classici francesi e di poesia e pubblicarono anche le opere di P.-J. Proudhon, di R. de Chateaubriand e Gargantua et Pantagruel di Rabelais illustrato da G. Doré. ...
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Editore francese (Parigi 1846 - ivi 1913); libraio dal 1872, creò due anni dopo la casa editrice che porta il suo nome, pubblicando importanti riviste, da Romania alla Revue celtique a Moyen-Âge, dalla [...] . Specializzata in pubblicazioni di linguistica e di archeologia, a essa si deve il monumentale Atlas linguistique de la France (1905 e segg.) di J.-L. Gilliéron. Apprezzate anche le edizioni di classici francesi (Rabelais, Stendhal, Merimée). ...
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Pseudonimo dello scrittore francese Fréderic Dard (Jallieu, Isère, 1921 - Bonnefontaine, Friburgo, 2000). Autore di una fortunata serie di romanzi polizieschi scritti in una lingua vivace e inventiva (Réglez-lui [...] le monde!, 1981, trad. it. 1986; Cocottes-minutes, 1990, ecc.). Ambientati in un mondo burlesco che si richiama a Rabelais e Queneau, essi hanno come protagonisti l'astuto e seducente commissario San-Antonio e il grasso e stupido ispettore Bérurier ...
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Pittore e litografo (Parigi 1800 - ivi 1857), fu tra gli animatori del movimento romantico. Dipinse acquerelli, composizioni religiose e decorative; ma la sua fama è legata alle sue litografie, che ci [...] mode del tempo (Galerie fashionable, Le goût nouveau, Les heures du jour, ecc.) e i volti delle personalità più notevoli di quegli anni (Hugo, Chateaubriand, Dumas, Liszt, ecc.). Fu anche rinomato illustratore di Racine, Molière, Rabelais, ecc. ...
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Scrittori francesi. Marcel nato a Parigi nel 1873, morto a Chantilly nel 1932, fu uomo sportivo e uno dei primi scrittori a introdurre lo sport nella letteratura. Le sue opere - romanzi, critica, storia [...] pape (1930); Quand j'avais une épée (1931), ecc.
Di Jacques: Étude critique sur les lettres écrites d'Italie par Rabelais (1903); Rabelais et V. Hugo (1904); La Supplication Pro Apostasia et le Bref de 1536 (1904); Comptes de Louise de Savoie et de ...
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rabelesiano
rabeleṡiano (o rabelaiṡiano 〈rable∫i̯àno〉) agg. [dal fr. rabelaisien]. – 1. Relativo allo scrittore francese François Rabelais 〈rablè〉 (c. 1494-1553), noto soprattutto per l’opera narrativa comunem. chiamata Gargantua et Pantagruel...
quarto
agg. num. ord. e s. m. [lat. quartus, affine a quattuor «quattro»]. – 1. agg. Con valore ordinale, che occupa, in una sequenza o in una successione ordinata, il posto corrispondente al numero quattro, cioè viene dopo altri tre (in cifre...