BERNARDINI, Piero
Paola Pallottino
Nacque a Firenze il 23giugno 1891, da Cesare e da Adele Bicchi. Dopo un avvio alle scuole tecniche con l'obiettivo di un impiego alle ferrovie dove il padre era funzionario, [...] Alice nel paese delle meraviglie di L. Carroll (1945), da Capitani coraggiosi di Kipling (1936) a Gargantua e Pantagruele di Rabelais (1949). Per la Scala d'oro il B. illustrò dal 1932 Tartarino di Tarascona, Il barone di Münchhausen e Don Chisciotte ...
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NANNI, Giancarlo
Annamaria Corea
– Nacque a Rodi il 27 maggio 1941, terzogenito di Carlo e Penelope Tusgioglu, nata in Turchia da genitori greci.
Il bisnonno paterno era stato un attore bolognese. Nel [...] della Cina, classico Dada di George Ribemont-Dessaignes (1969), A come Alice da Lewis Carroll e un inserto di François Rabelais (1970) al Teatro Stabile de L’Aquila, Il risveglio di primavera di Frank Wedekind (1971), di cui uscì un’edizione ...
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MARCHESINO da Reggio (Giovanni Marchesini)
Frans van Liere
Non sono molte le notizie relative alla sua vita. Un documento proveniente dal convento francescano di Bologna ricorda che un M., lettore, originario [...] , il Mammotrectus e repertori simili come se fossero una sorta di cornucopia. L'opera fu bersaglio altresì dell'ironia di Rabelais, che in Gargantua (cap. XIV) e in Pantagruel (Marmotretus de Baboinis et Cingis, cum commento d'Orbellis: cap. VII) lo ...
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ERCOLE II d'Este
Gino Benzoni
Primogenito del duca Alfonso I e della sua seconda moglie Lucrezia Borgia, nacque a Ferrara il 4 apr. 1508, riempiendo di gioia il padre con la sicurezza dell'erede maschio [...] bibl. d'Italia: Emilia e Romagna, a cura di D. Fava, Milano 1932, pp. 474 s. (sulla Bibbia di Ferrara); I. Plattard, F. Rabelais, Paris 1932, p. 201; G. Pazzi, Le "delizie estensi", Pescara 1933, pp. 62 s., 65, 73, 246-249; M. François, Le rôle du ...
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FALDELLA, Giovanni
Lucia Strappini
Nacque a Saluggia, all'epoca in provincia di Novara (oggi Vercelli), il 26 apr. 1846, da Francesco e da Benedetta Barberis.
Il padre, proprietario terriero e medico [...] un "rappresentante importante di quella eterna "funzione Gadda" che va da Folengo e gli altri macaronici, così efficaci su Rabelais, al Joyce di Finnegan's Wake" (Intr. ai Racconti della Scapigliaturapiemontese, p. 539).
Sulla scia del successo delle ...
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MEIETTI, Roberto
. – N
Lorenzo Carpanè
acque a Padova intorno al 1550 da Paolo.
Paolo nacque a Padova, forse alla fine degli anni Trenta del XVI secolo, da Giovanni Battista, di professione «comadadore» [...] omnium, qui in Ultramontanis regionibus impressi apud Robertum Meiettum prostant [sic], Venetia 1602). Vi si trovano libri di F. Rabelais e di scrittori neoplatonici ed ermetici, che il M. riusciva a smerciare anche in Italia, per un totale di ben ...
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GUERRINI, Olindo
Giuseppe Zaccaria
Nacque a Forlì il 4 ott. 1845, da Angelo e da Paola Giulianini. Trascorse l'infanzia a Sant'Alberto di Ravenna, dove il padre gestiva la farmacia del paese, e, dopo [...] Oltre a recensire opere letterarie, per le quali esprimeva le sue antipatie e preferenze (queste ultime per autori come F. Rabelais, G. Carducci ed É. Zola), il G. si occupava di epistolari, rivelando il suo gusto per il biografismo aneddotico; altri ...
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GONDI, Guidobaldo, detto Antonio iunior
Stefano Tabacchi
Nacque a Firenze il 2 genn. 1486, ultimo dei quindici figli di Maddalena Corbinelli e di Antonio di Leonardo (1443-86), affermato mercante fiorentino. [...] litteram, frequentato da importanti poeti e letterati, come Papire Masson, Clément Marot, Étienne Dolet, François Rabelais e Maurice Scève. Inoltre, la Pierrevive dimostrò un notevole gusto architettonico, sovrintendendo direttamente alla costruzione ...
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DI CROLLALANZA, Goffredo
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Fermo (prov. di Ascoli Piceno) il 19 febbr. 1855 da Giovanni Battista e dalla sua seconda moglie Teresa Zoli di Forlì, che morirà nel 1879. [...] di erudizione e di letteratura spicciola, allora definito "un vero modello di felicissimo contemperamento dell'arguzia buffonesca di Rabelais con l'umorismo moderno"; si aggiunge che "la lettura n'è dilettevole e istruttiva, lo stile procede festoso ...
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CASNATI, Francesco
Ciro Cuciniello
Nato a Steinamanger (odierna Szombathely) in Ungheria il 26 luglio 1892 da Angelo, impiegato nell'amministrazione asburgica, e da Giuseppa Korinek, si trasferì ancora [...] comasco, Como 1957; Destino dell'Occidente, ibid. 1957; Il romanzo di una crisi religiosa, ibid. 1957; Pascoli, ibid. 1962; Rabelais, ibid. 1962. Traduzioni: P. Claudel, L'Annunzio a Maria, Milano 1931;H. Daniel-Rops, La miseria e noi, ibid ...
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rabelesiano
rabeleṡiano (o rabelaiṡiano 〈rable∫i̯àno〉) agg. [dal fr. rabelaisien]. – 1. Relativo allo scrittore francese François Rabelais 〈rablè〉 (c. 1494-1553), noto soprattutto per l’opera narrativa comunem. chiamata Gargantua et Pantagruel...
quarto
agg. num. ord. e s. m. [lat. quartus, affine a quattuor «quattro»]. – 1. agg. Con valore ordinale, che occupa, in una sequenza o in una successione ordinata, il posto corrispondente al numero quattro, cioè viene dopo altri tre (in cifre...