Umanista (Orléans 1509 - Parigi 1546); prese parte alla disputa sul ciceronianismo, scrivendo un Dialogus contro Erasmo; la sua opera maggiore sono i Commentariorum linguae latinae libri duo (1536-38). [...] a Lione (dal 1538): si caratterizzò subito come editore dei libri più anticonformisti o apertamente "eretici": dal Gargantua dell'amico Rabelais agli scritti del Marot, a opere di riformati, ecc., per questo D. fu perseguitato, condannato e arso vivo ...
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Teorico e critico della letteratura (Orel 1895 - Mosca 1975). Ha acquistato grande notorietà con i suoi studî su Dostoevskij (Problemy tvorčestva Dostoevskogo "Problemi dell'opera di D.", 1929, riedito [...] esamina la 'polifonia' come principio costitutivo dell'arte dostoevskiana. Tra le altre opere, fondamentale il suo lavoro su Rabelais, tesi di dottorato nel 1940, pubblicato poi in Tvorčestvo F. Rable i narodnaja kul´tura Srednevekov´ja i Renessansa ...
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Famiglia francese di editori. Nel 1883 Auguste (1812-1887) e il fratello Hippolyte (1815-1911) fondarono l'omonima casa editrice dopo aver acquistato, tra il 1848 e il 1859, imprese di altri editori, tra [...] della Panc-
kouke di autori latini tradotti in francese. Crearono alcune collane di classici francesi e di poesia e pubblicarono anche le opere di P.-J. Proudhon, di R. de Chateaubriand e Gargantua et Pantagruel di Rabelais illustrato da G. Doré. ...
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Editore francese (Parigi 1846 - ivi 1913); libraio dal 1872, creò due anni dopo la casa editrice che porta il suo nome, pubblicando importanti riviste, da Romania alla Revue celtique a Moyen-Âge, dalla [...] . Specializzata in pubblicazioni di linguistica e di archeologia, a essa si deve il monumentale Atlas linguistique de la France (1905 e segg.) di J.-L. Gilliéron. Apprezzate anche le edizioni di classici francesi (Rabelais, Stendhal, Merimée). ...
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Pseudonimo dello scrittore francese Fréderic Dard (Jallieu, Isère, 1921 - Bonnefontaine, Friburgo, 2000). Autore di una fortunata serie di romanzi polizieschi scritti in una lingua vivace e inventiva (Réglez-lui [...] le monde!, 1981, trad. it. 1986; Cocottes-minutes, 1990, ecc.). Ambientati in un mondo burlesco che si richiama a Rabelais e Queneau, essi hanno come protagonisti l'astuto e seducente commissario San-Antonio e il grasso e stupido ispettore Bérurier ...
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Pittore e litografo (Parigi 1800 - ivi 1857), fu tra gli animatori del movimento romantico. Dipinse acquerelli, composizioni religiose e decorative; ma la sua fama è legata alle sue litografie, che ci [...] mode del tempo (Galerie fashionable, Le goût nouveau, Les heures du jour, ecc.) e i volti delle personalità più notevoli di quegli anni (Hugo, Chateaubriand, Dumas, Liszt, ecc.). Fu anche rinomato illustratore di Racine, Molière, Rabelais, ecc. ...
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Linguista e critico letterario (Vienna 1887 - Forte dei Marmi 1960); insegnò nelle univ. di Marburgo (1925-30), Colonia (1930-33), İstanbul (1933-36) e dal 1937 alla Johns Hopkins University di Baltimora. [...] e della critica letteraria, la stilistica. Tra le sue opere: Die Wortbildung als stilistisches Mittel exemplifiziert an Rabelais (1910); Aufsätze zur romanischen Syntax und Stilistik (1918); Italienische Kriegsgefangenbriefe (1921; trad. it. 1976 ...
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Scrittore (Strasburgo tra il 1545 e il 1551 - Forbach 1589 o 1590). Studiò a Siena e si addottorò in legge a Basilea nel 1574. Nel 1583 ottenne un ufficio a Forbach. Iniziò la sua attività verso il 1570 [...] del gigante Gargantua. È il primo grande monumento in prosa profana tedesca. Traggono anche ispirazione dagli scritti del Rabelais l'Aller Praktik Grossmutter (1573), parodia degli almanacchi profetici, e l'ultima sua opera, il Catalogus catalogorum ...
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Critico letterario e romanziere italiano (Novara 1904 - Torino 1978); studioso di letteratura francese e italiana, è stato prof. di lingua e letteratura francese nelle univ. di Napoli e di Torino. Combatté, [...] , 1955; Manzoni e il "realismo", 1956; Stendhal e il realismo, 1958. Da ricordare anche le sue traduzioni (Molière, Voltaire, Rabelais, Prévost, Saint-Simon, Stendhal, Baudelaire), e i romanzi (Un salto nel buio, 1959; La svolta, 1965; Scomparso a ...
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ARRIVABENE, Ludovico
Simona Carando
Nacque probabilmente intorno al 1530 da Leonardo. La prima notizia che lo riguarda risale al 1555, anno in cui egli fu sicuramente a Parigi, al seguito del padre [...] di Sylvius e cerca di screditare i medici francesi a vantaggio degli italiani.
Nonostante le accuse rivolte particolarmente a Rabelais, e si pensi allo spunto polemico che suggerisce l'argomento dell'operetta e che viene dall'A. sviluppato in ...
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rabelesiano
rabeleṡiano (o rabelaiṡiano 〈rable∫i̯àno〉) agg. [dal fr. rabelaisien]. – 1. Relativo allo scrittore francese François Rabelais 〈rablè〉 (c. 1494-1553), noto soprattutto per l’opera narrativa comunem. chiamata Gargantua et Pantagruel...
quarto
agg. num. ord. e s. m. [lat. quartus, affine a quattuor «quattro»]. – 1. agg. Con valore ordinale, che occupa, in una sequenza o in una successione ordinata, il posto corrispondente al numero quattro, cioè viene dopo altri tre (in cifre...