FRUGONI, Francesco Fulvio
Gianfranco Formichetti
Poche sono le notizie certe della sua vita. Nacque a Genova nel 1620 in una famiglia di nobiltà "nuova"; trascorse una parte della sua fanciullezza in [...] Id., Aspetti del grottesco barocco: dal Tesauro a F., in Letter. barocca, Firenze 1961, pp. 95-139; Id., Un lettore barocco di Rabelais, ibid., pp. 141-162; E. Trinchero, Il "Parnaso" di F.F. F., in Paragone. Letteratura, XII (1961), 138, pp. 25-43 ...
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BOTTERO, Giovanni Battista
Giuseppe Locorotondo
Nato a Nizza il 16 dic. 1822 da Paolo intraprendente negoziante originario di Limone Piemonte, e dalla nizzarda Teresa Broc di Torretta, fece i primi [...] da Petruccelli della Gattina, nei suoi Moribondi di Palazzo Carignano, "figura di canonico, ma canonico come Swift e Rabelais"), credente in Dio, ex allievo dei gesuiti e in rapporti cordiali con due antichi insegnanti, padre Muzulimer e padre ...
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CORTESI URCEO, Antonio, detto Codro
Lucia Gualdo Rosa
Nacque a Rubiera (Reggio Emilia) il 14 0 il 17 agosto del 1446 da Cortese.
La prima data la fornisce egli stesso nel quarto Sermone (Opera, Basileae [...] '400, di un'epoca cioè che - come ha detto Lucien Febvre (Le problème de l'incroyance au XVIe siècle. La religion de Rabelais, Paris 1942, p. 492) -"veut croire".
Ma se guardiamo alla sua opera, vi troviamo moltissime citazioni di autori sacri (cfr ...
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MAINARDI, Arlotto (Arlotto il Pievano)
Giuseppe Crimi
Figlio di Giovanni di Matteo di Mainardo, notaio fiorentino, rinchiuso più volte nel carcere delle Stinche, e di madre ignota ma legittima, nacque, [...] 376-382; L. Di Francia, Novellistica, Milano 1924, I, pp. 380-390; G. Peytavi de Faugères, Figures florentines d'autrefois: un Rabelais florentin, in Nouvelle Revue, 15 dic. 1937 - 1 febbr. 1938, p. 3; G. Pullini, Burle e facezie del '400, Pisa 1958 ...
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LANDO, Ortensio
Simonetta Adorni Braccesi
Simone Ragagli
Nacque a Milano da Domenico, originario di Piacenza e forse appartenente alla nobile famiglia Landi, e da Caterina Castelletta, milanese. L'anno [...] cibo veicola un trionfo comico della corporalità e si connette al tema del paese di Cuccagna, con possibili suggestioni da François Rabelais, in questa vera e propria Utopia rovesciata uomini e donne sono giudicati in base a due grandi criteri, le ...
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CASTELNUOVO TEDESCO, Mario
Cesare Orselli
Nacque a Firenze il 3 apr. 1895 da Amedeo e Noemi Senigaglia, in una fami,glia di banchieri ebrei. Dalla madre ricevette le prime lezioni di pianoforte, per [...] Pléiade (1934); La Ermita de San Simon (1934); Lauda di Nostra Donna (1935); 2Romances viejos (1935); Chanson à boire (di Rabelais, 1936); 3Fragments de M. Proust (1936); Leaves of grass (di W. Whitman, 1936); Louisiana (di W. Whitman, 1936); Ocean ...
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FERRERI, Marco
Michele Canosa
Marco Ferreri, registrato all’anagrafe con il prenome Marcantonio, nacque a Milano l'11 maggio 1928, da Michelangelo e Carolina Vismara, originari della provincia milanese [...] di F.G. Lorca; per la TV francese: Le banquet (1988) dal Simposio di Platone e Faictz ce qui vouldras (1994) su Rabelais.
Come attore, Ferreri partecipò ai citati La spiaggia, Donne e soldati, El pisito, L'uomo dei cinque palloni, e poi a Casanova ...
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EMANUELE FILIBERTO, duca di Savoia
Enrico Stumpo
Nacque a Chambéry l'8 luglio 1528, terzogenito di Carlo II, duca di Savoia, e di Beatrice di Portogallo.
Il 19 ottobre dello stesso anno, nella cappella [...] del Regno, si era rivelata assai intelligente: sia il primo governatore Guillaume Du Bellay, l'illuminato amico di Rabelais, sia Charles de Cossé di Brissac, governatore e comandante militare negli anni Cinquanta, avevano proibito saccheggi e ruberie ...
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BOCCALINI, Traiano
Luigi Firpo
Nacque in Loreto, verosimilmente nel 1556, da Giovanni, architetto della S. Casa; l'anno non è documentato, perché i libri battesimali cominciano solo dal 1568, e venne [...] Aberystwyth Studies, III (1914), pp. 73-102; C. L. Thijssen-Schoute, N. J. Wieringa, een zeventiedeeuws vertaler van B., Rabelais, Leti..., Van Gorcum 1939, passim; J. Beneyto, B. en España, in Revista de estudios Politicos, XXV (1945), pp. 103-108 ...
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GADDA, Carlo Emilio
Giorgio Patrizi
Nacque a Milano il 14 nov. 1893 da una famiglia originaria di Fagnano Olona, presso Varese.
Il padre, Francesco Ippolito, fratello di un ministro dei Lavori pubblici [...] confusioni tra categorie specifiche e movimenti storici) da far risalire fino al macaronico di Folengo e al Rabelais: una tradizione che, in epoche più recenti, trovava vitalissime testimonianze nelle esperienze degli scapigliati, nel plurilinguismo ...
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rabelesiano
rabeleṡiano (o rabelaiṡiano 〈rable∫i̯àno〉) agg. [dal fr. rabelaisien]. – 1. Relativo allo scrittore francese François Rabelais 〈rablè〉 (c. 1494-1553), noto soprattutto per l’opera narrativa comunem. chiamata Gargantua et Pantagruel...
quarto
agg. num. ord. e s. m. [lat. quartus, affine a quattuor «quattro»]. – 1. agg. Con valore ordinale, che occupa, in una sequenza o in una successione ordinata, il posto corrispondente al numero quattro, cioè viene dopo altri tre (in cifre...