FARNESE, Costanza
Roberto Zapperi
Figlia naturale del cardinale Alessandro Farnese, futuro papa Paolo III, nacque a Roma in una data che non è attestata, ma che dovette cadere verso il 1500.
Il nome [...] (pubblica la pasquinata di Pietro Aretino); Concilium Tridentinum, ed. Soc. Goerresiana, Diaria, I, Friburgi Br. 1901, ad Indicem; F. Rabelais, Le cinquième livre. Lettres et écrits divers, a cura di J. Plattard, Paris 1929, pp. 248 s.; La cour du ...
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Libro contenente la denuncia delle tre religioni storiche come imposture e dei rispettivi fondatori (Mosè, Cristo, Maometto) come impostori. Stampato per la prima volta in Germania verso la metà del Settecento, [...] ; di volta in volta era attribuito agli ‘eretici’ più in vista per antica fama o per polemiche recenti: da Federico II a Rabelais, da Serveto a Machiavelli, da Pomponazzi a Bruno e Vanini. Il problema dell’origine dello scritto e del suo autore resta ...
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DROUET (Drovet, Druetto), Giovanni (Jean)
Fiamma Satta
Nacque intorno al 1516 da una famiglia della piccola nobiltà locale a Chálons-sur-Marne, in Francia, nella Champagne.
Le prime notizie autobiografiche [...] Orazio, Cicerone, Boezio come maestri di vita, ma non mancano frequenti riferimenti ad autori al limite dell'ortodossia, quali Rabelais. Non sono del resto da escludere probabili contatti personali fra il D. e lo scrittore francese, il quale nel suo ...
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COLONNA, Francesco
Giovanni Pozzi
Nacque a Venezia nel 1433 o 1434; né il luogo né la data sono documentati per via diretta. Sulla patria non dovrebbero esistere dubbi, poiché nei documenti conventuali [...] Tesauro ed il minore, ma non infimo, G. V. Imperiali. Questo per l'Italia; in Francia il successo fu enorme da Rabelais a La Fontaine e Nodier, e notevole pure in Inghilterra.
Rimane aperto il problema se il Polifilo debba assegnarsi a un Francesco ...
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MAINARDI, Arlotto (Arlotto il Pievano)
Giuseppe Crimi
Figlio di Giovanni di Matteo di Mainardo, notaio fiorentino, rinchiuso più volte nel carcere delle Stinche, e di madre ignota ma legittima, nacque, [...] 376-382; L. Di Francia, Novellistica, Milano 1924, I, pp. 380-390; G. Peytavi de Faugères, Figures florentines d'autrefois: un Rabelais florentin, in Nouvelle Revue, 15 dic. 1937 - 1 febbr. 1938, p. 3; G. Pullini, Burle e facezie del '400, Pisa 1958 ...
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DIAVOLO
J. Baschet
Si considerano d. le creature angeliche decadute, chiamate anche demòni - termine di origine diversa ma di uguale significato nel Medioevo -, o ancora creature come Leviatano, Belzebù, [...] Studien, 3), Wien 1966; G. Schiller, Ikonographie der christlichen Kunst, I, Gütersloh 1966; M. Bakhtine, L'oeuvre de François Rabelais et la culture populaire au Moyen Age et sous la Renaissance, Paris 1970; B. Brenk, s.v. Teufel, in LCI, IV ...
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Festa
Paolo Apolito
Introduzione
Il tema della festa è stato considerato nelle sue dimensioni religiose e politiche già prima di diventare oggetto di indagine delle scienze sociali, e anche quando lo [...] , M. M., Tvorcestvo Fransua Rable i narodnaja kul'tura Srednevekov'ja i Renesansa, Moskva 1965 (tr. it.: L'opera di Rabelais e la cultura popolare, Torino 1979).
Bataille, G., La part maudite, Paris 1967 (tr. it.: La parte maledetta, Verona 1972 ...
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Paolo III
Gino Benzoni
Terzogenito - prima di lui sono nati Angelo e Girolama; dopo di lui nasceranno Beatrice e Giulia - di Pierluigi di Ranuccio Farnese e di Giovannella figlia del signore di Sermoneta [...] , Wien 1936, s.v.
H. Jedin, Girolamo Seripando, Würzburg 1937, s.v.
Galuban, Un umorista, un papa e un proverbio [Rabelais e Paolo III], "La Cultura Moderna", 48, 1939, pp. 504-07.
D. Cantimori, Eretici italiani del Cinquecento e altri scritti, a ...
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CISTERCENSI
M. Righetti Tosti-Croce
Ordine monastico le cui origini sono legate alla fondazione del novum monasterium sorto a Cîteaux (v.) in Borgogna nel 1098 per iniziativa di Roberto di Molesme, [...] e variabile, sistema più avanzato della tradizionale pigiatura. Questa attrezzatura, insieme con i monumentali tini, è ricordata da Rabelais che racconta come "Gargantua mit les six pélerins avecque ses laitues dédans un plat de la maison, grand ...
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rabelesiano
rabeleṡiano (o rabelaiṡiano 〈rable∫i̯àno〉) agg. [dal fr. rabelaisien]. – 1. Relativo allo scrittore francese François Rabelais 〈rablè〉 (c. 1494-1553), noto soprattutto per l’opera narrativa comunem. chiamata Gargantua et Pantagruel...
quarto
agg. num. ord. e s. m. [lat. quartus, affine a quattuor «quattro»]. – 1. agg. Con valore ordinale, che occupa, in una sequenza o in una successione ordinata, il posto corrispondente al numero quattro, cioè viene dopo altri tre (in cifre...