Erudito e bibliofilo spagnolo (m. 1799), curò le edizioni di alcune cronache medievali e tradusse l'Athalie di Racine. La sua opera più importante è Noticias de los arquitectos y arquitectura de España [...] desde su restauración (4 voll., post., 1829), tuttora interessante per la ricchezza di notizie ...
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Giornalista e letterato (Avéron-Bergelle, Gers, 1806 - Couloumé, Gers, 1880). Poeta, critico letterario (molto rumore sollevò una sua giovanile stroncatura del Racine), fondò sotto la restaurazione il [...] giornale liberale Le Globe, sostenendo Guizot; passato nel 1848 al partito conservatore, fu nella stampa e nel corpo legislativo accanito sostenitore di Napoleone III, opponendosi ai tentativi di liberalizzazione ...
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Poeta francese (Noyon 1619 - Reims 1708), canonico a Reims dal 1647. Fu condiscepolo di La Fontaine a Château-Thierry e amico di Racine e di Boileau. Scrisse madrigali, epigrammi, odi, canzoni, elegie; [...] tradusse opere greche e latine, classiche (Demostene) e cristiane (Giovanni Crisostomo, Lattanzio). Le sue opere in versi furono pubblicate postume (1710) ...
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Attrice (Parigi 1711 - ivi 1767); esordì (1729) a Lilla; poi recitò alla Comédie-Française nella parte di Junie del Britannicus di J. Racine (1731); piacque per la grazia, l'eleganza e la voce melodiosa [...] e fu applaudita sia come Agnès nell'École des femmes di Molière sia come Chimène nel Cid di P. Corneille; nel 1732 Voltaire le affidò il personaggio di Zaïre, uno dei suoi maggiori trionfi. Si ritirò dalle ...
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Poeta e critico letterario russo (n. nel governatorato di Kostroma 1792 - m. 1853). Uomo di larghissima cultura, fu critico di grande gusto e intuito. Tradusse Corneille, Racine, Marivaux. Nelle opere [...] originali passò da un romanticismo ante litteram, di cui sono testimonianza le ballate (Ubijca "L'assassino", 1815; Ol´ga "Olga", 1816), al classicismo, aderendo alla scuola di Šiškov; classica è la sua ...
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Scrittrice francese (Parigi 1638 - ivi 1694). Il suo salotto letterario, a Parigi, in via dell'Homme-Armé, fu molto in vista. Partecipò alla "cabale" contro la Phèdre di Racine, e si schierò contro Boileau, [...] quindi con i "modernisti", nella famosa "querelle". Fu un'abile verseggiatrice di pièces di circostanza, di gusto prezioso, raccolte poi in due volumi di Poésies (1688 e 1694-95, in due parti). Appare ...
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Patriota, medico e letterato (Morosolo 1811 - Milano 1896). Combatté alle Cinque giornate, fu esule in Francia e in Inghilterra dal 1848 al 1859. Ebbe fama per le sue traduzioni (da Museo, Sofocle, Racine, [...] Boileau), specie per quella dell'Odissea (1867) ...
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Letterato (n. presso Tolosa 1635 - m. assassinato presso Lione 1673). La sua attività fu varia e originale. In Le Comte de Gabalis ou Entretiens sur les sciences secrètes (1670) si occupò, confutandole, [...] di scienze occulte. Criticò Racine e Corneille (La critique de Bérénice, 1671) e scrisse operette varie contro Arnault, contro le Pensées di Pascal, contro il cartesianesimo. ...
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Scrittore francese (Caen 1592 - Parigi 1662). Segretario del cardinale di Richelieu, ebbe parte determinante nella formazione dell'Accademia francese (1635). Compose romanzi, novelle, poesie, commedie: [...] tra queste, La belle plaideuse (1654), da cui trassero qualche spunto Molière e Racine. ...
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Attrice (Rouen 1642 - Auteuil 1698), nel 1666 sposò l'attore Charles Chevillet detto Champmeslé (Parigi 1642 - ivi 1701); esordì a Parigi al Théâtre du Marais (1669), passando poi all'Hôtel de Bourgogne; [...] fu ammirata interprete delle eroine di Racine, Bérénice (1670), Iphigénie (1674) e Phèdre (1677). ...
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tragedia
tragèdia (poet. ant. tragedìa) s. f. [dal lat. tragoedia, e questo dal gr. τραγῳδία, comp. di τράγος «capro» e ᾠδή «canto»]. – 1. a. Opera e rappresentazione drammatica che si caratterizza, oltre che per il tono e lo stile elevato,...