Unitamente ai contatori per le particelle elementari (v. contatore, in questa App.), è uno dei più potenti mezzi di indagine nel campo della fisica atomica e nucleare. È costituita da un recipiente metallico [...] 4,8 10-5 u. e. s.
Per particolari ricerche, soprattutto per misurare l'estensione di "sciami" di particelle (v. radiazione cosmica, in questa App.) è intervenuta la necessità di usare camere di ionizzazione in "coincidenza" fra loro o con contatori ...
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La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. La fisica della materia condensata
Spencer R. Weart
La fisica della materia condensata
Dopo la fine della Seconda guerra mondiale un certo numero [...] sostegno di questo tipo di studi vennero dall'industria nucleare e da altre esigenze legate alla guerra fredda. Le radiazioni erano una delle cause principali della nascita dei difetti nei materiali, ponendo problemi a chi costruiva reattori nucleari ...
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indice
ìndice [Der. del lat. index -dicis, nome del dito fra il pollice e il medio, normalmente usato per mostrare qualcosa a qualcuno] [LSF] (a) In senso concreto, il componente di un dispositivo indicatore [...] terrestre: III 544 e. ◆ [STF] [ASF] I. di calore: locuz. usata nel passato per indicare l'intensità integrale della radiazione emessa da un corpo celeste nel campo infrarosso, ai limiti dell'atmosfera terrestre; tale denomin. deriva dal fatto che ...
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portata
portata [Der. di portare "ciò che una cosa è in grado di portare"] [FTC] [MCF] P. adimensionale: la p. volumetrica (v. oltre) di una macchina, resa adimensionale: v. analisi dimensionale: II [...] è in grado di spostare nell'unità di tempo. ◆ [OTT] P. di una sorgente: la distanza massima alla quale la radiazione emessa dalla sorgente (la luce del fascio di un proiettore luminoso, il suono di un altoparlante direttivo, le particelle di una ...
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Fisico (Samitz, Haynau, 1776 - Monaco di Baviera 1810). Dopo studî di farmacia insegnò a Jena, Gotha e Weimar. Nel 1798, poco dopo la conclusione degli studî universitarî, pubblicò la Prova che un costante [...] R. tentò anche con l'amico H. C. Oersted, di dimostrare l'influenza dell'elettricità sul magnetismo. Scoprì nel 1802 la radiazione ultravioletta. Chiamato all'Accademia delle scienze bavarese nel 1804, si trasferì a Monaco ove operò fino alla morte. ...
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Parte introduttiva
di Roberto Cingolani
Il termine indica l'insieme delle metodologie di manipolazione e studio della materia sulla scala del nanometro (1 nm=10−9 m). Questa è la scala di dimensione [...] diverse proprietà ottiche (Alivisatos 2004; Michalet, Pinaud, Bentolila et al. 2005). Aggregati più piccoli assorbono ed emettono radiazione a frequenze più elevate e la n. consente di ottenere con altissima regolarità famiglie di nanoaggregati con ...
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PACINI, Franco
Giovanni Bignami
PACINI, Franco. – Nacque a Firenze il 10 maggio 1939, da Gualtiero, insegnante di Urbino, e da Elsa Roesch, nata a Baden (Svizzera).
Trascorse gli anni giovanili a Urbino, [...] stella di neutroni viene trasmessa al resto di supernova, provocando l’espansione del guscio che lo avvolge e l’emissione di radiazioni ad alta energia.
L’articolo fu spedito a Nature il 3 ottobre 1967. Poco dopo, in novembre, un gruppo di astronomi ...
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soglia
sòglia [Der. del lat. solea "pianta del piede, suola delle scarpe", in quanto propr. indicante la lastra di pietra, rialzata, su cui si poggia il piede o la scarpa nel varcare una porta, donde [...] che deve avere l'energia di una particella o la frequenza (o la pulsazione o la lunghezza d'onda) di una radiazione ondulatoria perché essa riesca efficace nel produrre un determinato fenomeno, che perciò è detto fenomeno a s. (in partic., effetto a ...
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transizione elettrodebole
Mauro Cappelli
Transizione prevista dal modello cosmologico del Big Bang, verificatasi 10−11 s dopo l’istante iniziale, a una temperatura di 1015 K, nella quale si ha la differenziazione [...] s, quindi la transizione elettrodebole dopo 10−11 s, poi la transizione quark-adroni dopo 10−6 s (epoca della radiazione), la nucleosintesi primordiale dopo 10 s, la formazione degli atomi dopo 10.000 anni (epoca della materia), la formazione delle ...
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mesone
mesóne [Der. di meso- con il suff. -one di particelle] [FSN] Termine introdotto inizialmente (1937-47) per indicare particelle instabili con massa intermedia tra quella dell'elettrone e quella [...] poi m. š o pioni, furono osservate nel 1947 da C.F. Powell, G. Occhialini e C. Lattes in lastre nucleari esposte alla radiazione cosmica; successiv. furono scoperti i m. K, o kaoni (un po' meno di mille volte la massa elettronica), e poi una numerosa ...
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radiazione2
radiazióne2 s. f. [dal fr. radiation, der. di radier «radiare2»]. – Cancellazione da un ruolo, da una lista, da un albo professionale, ecc. (v. radiare2): r. dal partito, dall’esercito; r. di una nave (dal servizio attivo, dagli...
radiazione1
radiazióne1 s. f. [dal lat. radiatio -onis «emissione di raggi», der. di radiare (v. radiare1)]. – 1. In fisica, fenomeno di emissione e propagazione di energia secondo raggi che costituiscono il percorso di corpuscoli (r. corpuscolare...