Secolarizzazione
Langdon Gilkey
di Langdon Gilkey
Secolarizzazione
sommario: 1. Introduzione. 2. Genesi, natura e sviluppo dello ‛spirito secolare'. 3. La crisi: contraddizioni nella cultura secolare, [...] più al di là del contingente, a una dipendenza essenziale e radicale da una sfera di necessità o da un Dio; al modo implicito la prima Critica kantiana e poi in modo esplicito l'idealismo successivo: lo spirito ‛forma' il suo mondo, anzi in realtà ...
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Diritti dell'uomo
Louis Henkin
Introduzione
I 'diritti dell'uomo' o 'diritti umani' designano quell'insieme di principî morali che governano il rapporto tra l'uomo e la società: tali principî vennero [...] si sono fuse con certe tradizioni religiose, formando il patrimonio ideale da cui è scaturita l'idea dei diritti umani.
Jeremy Bentham, in Anarchical fallacies, dissentiva nel modo più radicale da questa affermazione. A suo avviso, "i diritti ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
UNIONE EUROPEA
Sergio Romano e Roberto Santaniello
Aspetti istituzionali di Sergio Romano
Introduzione
Ogni storico dell'integrazione europea ricerca nel passato le sue origini più lontane e attribuisce [...] cui i singoli Stati collaborino insieme alla creazione di un ordine ideale e razionale. Hanno un piede nel passato (il Sacro Romano a indirizzi liberisti, pur non assumendo un carattere radicale come nell'esperienza della Gran Bretagna, dove le ...
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Burocrazia
Martin Albrow
Lineamenti generali del fenomeno
Definizioni classiche
Affermare che la burocrazia è antica quanto la storia umana significa soltanto fare della vuota retorica. Affermare invece [...] nel mondo reale e la filosofia, lungi dal delineare un ideale del dover essere, aveva unicamente il compito di procedere a l'ortodossia dominante della propria epoca, elaborò una critica radicale che rivelava la vera natura del sistema difeso da Hegel ...
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Accentramento-decentramento
Yves Mény
Introduzione
I termini 'accentramento' e 'decentramento' indicano particolari modi di organizzazione dell'attività umana e in primo luogo del potere politico e [...] certo il prototipo del paese accentrato, ma più come tipo ideale che come realtà concreta. Al contrario, un sistema federale esperti per constatare che la riforma francese non è affatto radicale e ambiziosa come, per esempio, le riforme britanniche o ...
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Mentre vi è un generale consenso sulla valutazione morale di specifici comportamenti verso gli esseri umani, almeno nelle questioni essenziali (uccidere o provocare un danno fisico oppure esercitare una [...] teorie, la morale e l'etica sono il risultato di un contratto ideale (J. Rawls), di un accordo (T. Scanlon) o quantomeno di degli esseri umani. Molti degli autori e delle istituzioni più radicali nel mondo anglosassone, ma anche al di fuori di esso ...
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Operai
Aris Accornero
Alle origini
Gli operai, insieme agli industriali, sono i protagonisti del processo di industrializzazione e costituiscono pertanto uno dei gruppi fondativi della società industriale. [...] dopo che K. Marx ha descritto quella operaia come 'tipo ideale' di classe modernamente intesa, anche se non ne ha dato approcci 'tecnologici', sia alla coscienza di classe che al radicalismo operaio, passarono poi al severo vaglio delle due ricerche ...
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Costituzioni
Paolo Barile
Maurizio Fioravanti
Le costituzioni tra 'antico' e 'moderno'
Storia costituzionale e problemi del costituzionalismo.Nella definizione del termine-concetto di 'costituzione' [...] questo modo si mette in discussione, in modo certamente troppo radicale, il valore storico della cesura posta in essere proprio in Germania, nel corso di tutto l'Ottocento - l'ideale stesso di repubblica, in quanto culturalmente collegato a una sorta ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giambattista Vico
Andrea Battistini
Vissuto tra Sei e Settecento, Vico si formò nel clima di aspirazioni riformistiche creatosi nel Regno di Napoli e, anche se non ebbe mai una posizione politicamente [...] , 1982, p. 146). Evocando il nobile ecumenismo di un’ideale «Res publica litteratorum», il filosofo che «aggiunge di suo qualcosa per l’aspetto delle fatighe» (p. 475), artefice di un radicale mutamento di rapporti tra l’uomo e la natura. Nell’atto di ...
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Comunita
Sergio Cotta
di Sergio Cotta
Comunità
sommario: 1. Introduzione. 2. Due significati principali del termine. 3. Alle origini dell'idea moderna di comunità. 4. La comunità e il pluralismo sociale. [...] (come lo definì Hobbes), vi è chi ne avverte la radicale differenza da un altro modello politico-sociale, carico di un des modernes (1819) egli delinea infatti le ragioni ideali dello Stato moderno in netta contrapposizione alle ragioni della ...
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memetica s. f. La disciplina che studia i memi e la loro trasmissione. ♦ Partiti per risolvere la sfida formidabile costituita dal dover spiegare la cultura, come se nessuno ci avesse provato prima (Dawkins non ha mai nascosto il suo disprezzo...
gruppo
s. m. [dal germ. kruppa]. – 1. Insieme di più cose o persone, distinte l’una dall’altra, ma riunite insieme in modo da formare un tutto: un g. di case, di persone; un g. di stelle; un g. d’aziende; g. familiare, costituito dai membri...