Le riviste cattoliche/2: il primo Novecento
Sergio Apruzzese
Crisi modernista e risveglio religioso
Luogo di formazione e di confronto, la rivista fu il canale principale attraverso il quale passarono [...] da laico si profuse per un cambiamento radicale della Chiesa piana, laddove il cattolicesimo 1, fasc. 1, 1° dicembre 1914, pp. 46-50.
24 A. Gemelli, Tribuna libera. In tema di neutralismo ed intervenzionismo, «Vita e pensiero», 1, fasc. 7, 30 marzo ...
Leggi Tutto
Comunismo: Società postcomuniste
Bronislav Geremek
Sommario: 1. Postcomunismo: due opposte interpretazioni. 2. Lo sfacelo del comunismo. 3. Tentativi di analisi. 4. Modelli di postcomunismo. 5. La trasformazione [...] lungo sull'alternativa fra una realizzazione delle riforme, radicale e in tempi rapidi, e l'accettazione del vinto le elezioni nel 1990, e il secondo, l'Unione dei Liberi Democratici, nel 1994 si è coalizzato con il Partito Socialista (ex comunisti ...
Leggi Tutto
Le "paure" della società veneziana: le calamità, le sconfitte, i nemici esterni ed interni
Paolo Preto
Paure "naturali" e paure "sociali" nel '500 e '600
Un vecchio cliché storiografico duro a morire [...] ma aperta a insistite polemiche con le più radicali posizioni anti-astrologiche di Pico della Mirandola (3 il ricorso sistematico alle taglie in denaro e alle "voci liberar banditi" si rivelano rimedi solo parziali ad un fenomeno che affonda ...
Leggi Tutto
UMBRIA
L. Bonomi Ponzi
D. Manconi
È la Regio VI della suddivisione augustea dell'Italia antica (Plin., Nat. hist., XI, 112) che comprendeva un territorio corrispondente solo in parte all'U. attuale. [...] la prima metà del III sec. a.C., vediamo alcuni centri ancora liberi munirsi di mura: valga per tutti l'esempio di Spoleto, il cui nuove fondazioni e le ristrutturazioni urbanistiche talvolta radicali dei municipi, si esprimono in forme monumentali ...
Leggi Tutto
Pianificazione
Maurice Dobb
di Maurice Dobb
Pianificazione
sommario: 1. Introduzione. 2. Il dibattito teorico. 3. La ‛pianificazione indicativa' del capitalismo. 4. Il dibattito recente. 5. La pianificazione [...] essere presi come basi del calcolo. Dove non vi è libero mercato, non può esistere alcun meccanismo per la determinazione dei collettivista la produzione sarà organizzata in un modo radicalmente diverso da quello della produzione ‛anarchica', sono ...
Leggi Tutto
Società primitive
Adam Kuper
Introduzione
Il termine 'primitivo' deriva dal latino primitivus, che significa 'primo in ordine di tempo'. In questa accezione è usato in varie lingue europee per indicare [...] inizio con un contratto sociale stipulato da individui liberi. Maine cercò di dimostrare che le prime società 1968).
Negli anni ottanta questo modello venne sottoposto a una critica radicale. I !Kung, si osservava, erano vissuti per generazioni in ...
Leggi Tutto
Latifondo
Piero Bevilacqua
1. Ambivalenza di un termine
Col termine 'latifondo' si designa, nel suo significato generico, una proprietà terriera di grandi dimensioni. Un particolare rilievo viene quindi [...] ha consentito un qualche processo di redistribuzione fondato sul libero mercato e sulla colonizzazione delle terre. In questa regione Fidel Castro del 1959 ha realizzato una rapida e radicale liquidazione del latifondo delle piantagioni di zucchero e ...
Leggi Tutto
I cronisti e la determinazione di Venezia
Gherardo Ortalli
Martin da Canal, i Veneziani e i Chioggiotti
Quasi nulla conosciamo delle vicende biografiche di Martin da Canal, l'autore di quelle Estoires [...] maggior pienezza e autonomia rispecchiano una volontà collettiva liberamente espressa, utilizza almeno fino a tutto il e dall'altro per affrontare i mutamenti, a volte radicali, preoccupandosi di evitare nei limiti del possibile pesanti rotture ...
Leggi Tutto
Governo, forme di
Nicola Matteucci
Premessa
Sin dal suo primo manifestarsi il pensiero politico ha costruito grandi tipologie per mezzo delle quali classificare le unità politiche esistenti: dato che [...] , 1) e la vera pólis "è una comunità di uomini liberi" (III, 6).
Aristotele parte dall'ormai consolidato lógos tripolitikòs di contenuto, perché quel politicus ha un significato assai più radicale e si oppone agli altri due termini. John Fortescue ...
Leggi Tutto
Costruzione del corpo
Stefano Rodotà
Luogo di libertà o di coercizione?
La costruzione del corpo accompagna la storia dell’umanità, conosce finalità e modalità diverse. Si riflettono in essa volontà [...] ’antica promessa che il re, nella Magna carta, fa a ogni «uomo libero»: «non metteremo né faremo mettere la mano su di lui, se non forme di dominio dell’uomo sull’uomo, ma determina una radicale riduzione a merce del corpo dei più deboli.
A questa ...
Leggi Tutto
radicale
agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo radicalis, der. di radix -icis «radice»; come termine polit., ricalca l’ingl. radical]. – 1. In botanica, che si riferisce alla radice: pelo r.; apparato r.; polloni r.; velo r., v. velo1, n. 3 a;...
radicalico
radicàlico agg. [der. di radicale] (pl. m. -ci). – In chimica, che ha relazione con i radicali liberi: reazioni r., quelle che avvengono con l’intervento di radicali liberi.