al-Mukhtar, al-Kunti (Sidi al-Muktar ibn Ahmad ibn Abi Bakr al-Kunti)
al-Mukhtar, al-Kunti
(Sidi al-Muktar ibn Ahmad ibn Abi Bakr al-Kunti) Dotto islamico del Sudan occid., appartenente alla scuola [...] dall’espansione , influenzarono direttamente alcuni fra i maggiori riformatori islamici dell’Africa occid., fra cui ‛Uthman dan Fodio, e ispirarono ristrutturazioni radicali del quadro statuale e religioso dell’Africa occid. nel sec. 19°. ...
Leggi Tutto
Movimento politico italiano fondato nel 1919 da B. Mussolini, giunto al potere nel 1922 e rimasto al governo dell’Italia fino al 1943.
Per estensione il termine indica movimenti e regimi sorti in Europa [...] culturali che contribuirono alla formazione del f. sono presenti, alla vigilia della Prima guerra mondiale, in movimenti radicali di destra e di sinistra (il nazionalismo, il sindacalismo rivoluzionario, il futurismo). Le condizioni per la nascita ...
Leggi Tutto
Storico (Oxford 1924 - Upper Wick, Worcester, 1993). Prof. all'univ. di Leeds (1948-65), poi al Centro di storia sociale dell'univ. di Warwick. Unì al lavoro di storico un intenso impegno politico prima [...] una visione umanistica, attenta alla ricostruzione della più complessa identità culturale di ogni gruppo sociale. Studiò i radicali inglesi (Witness against the Beast: William Blake and the moral law, 1933; William Morris: romantic to revolutionary ...
Leggi Tutto
Orsini, Felice
Patriota (Meldola, Forlì, 1819 - Parigi 1858). Figlio di un ex ufficiale napoleonico, fece i suoi primi studi a Imola. Nel 1836, ritenuto colpevole dell’uccisione di un domestico dello [...] nel luglio 1846 grazie all’amnistia concessa da Pio IX. Recatosi in Toscana, partecipò alle agitazioni dei gruppi più radicali e pubblicò uno scritto anonimo, Alla gioventù italiana (1847), nel quale esortava all’azione e alla battaglia per la ...
Leggi Tutto
Uomo politico francese (Versailles 1701 - ivi 1781); segretario di stato (1715), ministro della casa reale (1718) e della Marina (1723-49) e di nuovo ministro di stato (1738). Cadde in disgrazia nel 1749 [...] ). Divenuto capo del consiglio delle Finanze, dopo aver indotto il re a nominare J. Necker direttore del Tesoro (21 ott. 1776), di fronte alla prospettiva di riforme socialmente radicali, indusse questo alle dimissioni dal governo, nell'ott. 1781. ...
Leggi Tutto
OLP
Sigla dell’Organizzazione per la liberazione della Palestina (ar. Munazzamat al-tahrir al-filastiniyya). Nata nel 1964 per iniziativa della Lega araba, a sostegno della lotta per l’indipendenza palestinese [...] e interarabo (➔ Settembre nero), mentre al suo interno avveniva una lotta di fazioni che sostenevano metodi più o meno radicali di lotta. Espulsa dalla Giordania nel 1970 e dal Libano nel 1982, l’Organizzazione stabilì successivamente la sua sede a ...
Leggi Tutto
Stato dell’America Centrale istmica, che si affaccia sia sul Mar Caribico sia sull’Oceano Pacifico e confina con l’Honduras (a N) e con la Costa Rica (a S).
Tre grandi insiemi morfotettonici formano il [...] , progredì materialmente. Il governo del liberale J.S. Zelaya, affermatosi con la rivoluzione del 1893, introdusse riforme radicali e lottò contro la crescente ingerenza degli USA, che nel 1909 sostennero il moto rivoluzionario che rovesciò Zelaya ...
Leggi Tutto
Uomo politico francese (Saint-Omer, Pas-de-Calais, 1842 - Parigi 1923). Magistrato (1870), fino al 1876 alto funzionario del ministero della Giustizia, dal 1878 fu ininterrottamente deputato per il centro [...] . Nuovamente ministro degli Esteri nel marzo 1895, si dimise nell'ottobre dopo la vittoria elettorale dei radicali; continuò comunque a partecipare attivamente alla vita parlamentare, interessandosi ai problemi dell'istruzione e della legislazione ...
Leggi Tutto
Fautori del movimento politico-religioso attivo in Inghilterra durante la prima rivoluzione inglese. I l. («livellatori»), sorti nell’esercito parlamentare ribelle a re Carlo I (1645-46), ebbero la loro [...] camera dei Comuni, escludendone sovrano e lord. I loro attacchi alla proprietà furono portati dai diggers a conseguenze radicali di comunismo agrario. Imprigionato il loro capo John Lilburne (1649), i l. presero contatti con l’emigrazione realista ...
Leggi Tutto
CORSINI, Neri iunior, marchese di Lajatico
Nidia Danelon Vasoli
Nacque a Firenze il 13 ag. 1805 dal principe Tommaso e dalla baronessa Antonietta Hajeck von Waldstädten. Nel 1834, anno in cui ottenne [...] comandante supremo del litorale toscano e della marina militare. Il tirocinio in una città dalle diffuse tendenze politiche radicali contribuì a sviluppare in lui una maggiore sensibilità per le tensioni sociali e le richieste politiche già avanzate ...
Leggi Tutto
radicale
agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo radicalis, der. di radix -icis «radice»; come termine polit., ricalca l’ingl. radical]. – 1. In botanica, che si riferisce alla radice: pelo r.; apparato r.; polloni r.; velo r., v. velo1, n. 3 a;...
radicalico
radicàlico agg. [der. di radicale] (pl. m. -ci). – In chimica, che ha relazione con i radicali liberi: reazioni r., quelle che avvengono con l’intervento di radicali liberi.