Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Egidio Romano
Gian Carlo Garfagnini
Egidio Romano fu uno dei più brillanti e influenti intellettuali e uomini di Chiesa tra la fine del Duecento e gli inizi del Trecento. Il suo De regimine principum [...] altro e non sempre in buona fede, la sua posizione dottrinale che si era sempre tenuta lontana tanto dall’aristotelismo radicale quanto dal neoagostinismo che costituiva il nucleo forte della facoltà di Teologia. Come provano, del resto, sia il De ...
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AQUINO, Francesco Maria Venanzio d', principe di Caramanico
Antonello Scibilia
Nato a Napoli il 27 febbr. 1738 da Francesco, duca di Casoli. La sua introduzione a corte, avviata assai per tempo, fu [...] quali era rigidamente chiuso e inaccessibile, e ne aveva ricavato saldo convincimento per una azione decisa m direzione di riforme radicali da elargire dall'alto in nome di sacri principi. L'A., la cui analoga saldezza di convincimenti era indiscussa ...
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Callisto II
Giovanni Miccoli
Figlio di Guglielmo conte di Borgogna, ed imparentato per parte di madre con i duchi di Normandia, nacque in un anno imprecisato, probabilmente non molto oltre la metà dell'XI [...] degli altri predicatori itineranti del tempo: colpire i sacramenti, quei sacramenti, nella loro validità obiettiva, costituiva il modo più radicale per colpire l'istituzione e i suoi privilegi di casta e di potere. È probabile appunto che in questa ...
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DELLA SETA, Alceste
Paolo Tirelli
Nacque a Roma il 13 dic. 1873 da Giona e da Laura Amati, ambedue di origine israelita.
Il padre, Giona, dal giugno al settembre 1866, nel corso della terza guerra d'indipendenza, [...] parte.
A lui si deve la relazione di minoranza che, rispetto a quella di maggioranza, compilata dal deputato radicale V. Giuffrida (alla quale non mancavano, per altro, una certa obiettività nella ricostruzione degli avvenimenti e un certo equilibrio ...
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DANDOLO, Vincenzo
Paolo Preto
Nato a Venezia il 26 (o 22) ott. 1758 da Abram Uxiel, ebreo battezzato con nome di Marc'Antonio Dandolo, e Laura Steffani, si laureò giovanissimo all'università di Padova [...] e poi a Parigi dove, influenzato dalla colonia italiana, si spostò per un attimo su posizioni filosofico-politiche assai radicali, come testimonia la sua attiva collaborazione col Compagnoni nella stesura dell'opera Les hommes nouveaux ou solution du ...
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CHIESI, Gustavo
Bruno Di Porto
Nato il 26 febbr. 1855 a Modena da Guglielmo, capostazione, e da Isabella Marchi, lavorò dapprima come telegrafista nelle Ferrovie mediterranee, per dedicarsi ben presto [...] tratti dalle raccolte della Bibl. naz. di Firenze, Roma-Torino 1956, pp. 192, 228, 282, 392, 665, 879, 928; L'Italia radicale. Carteggi di Felice Cavallotti: 1867-1898, a cura di L. Dalle Nogare-S. Merli, Milano 1959, p. 74; V. Pareto, Lettere a ...
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FACCHINETTI, Cipriano
Paola Caridi
Nacque il 13 genn. 1889 da Giovanni, agente di custodia delle carceri, e da Maria Pezzano, a Campobasso, che abbandonò presto per trasferirsi insieme con la famiglia [...] a lottare contro la politica giolittiana in Africa.
Ma la sua iniziale opposizione alla guerra italo-turca doveva mutare radicalmente nei mesi successivi, tanto che nel novembre il F. offrì a Giolitti un corpo di spedizione di volontari repubblicani ...
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GIOANNETTI (Giovannetti) Andrea
Simone Bonechi
Nacque a Bologna il 6 genn. 1722 da Baldassarre Francesco e da Pellegrina Zanoni, in una famiglia della nobiltà bolognese, comitale dal XVI secolo e dal [...] , e forse anche per la comune preferenza per una pastorale rigorista e l'amicizia con l'Amaduzzi. Ma le radicali tesi ricciane sul primato di Pietro, ispirate all'episcopalismo gallicano-giansenista, potevano solo rendere difficile il confronto. Nell ...
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GUIDICCIONI, Bartolomeo
Rotraud Becker
Nacque a Lucca nel 1469, figlio di Giovanni, attestato come gonfaloniere nel 1460, e di Angela di Niccolò Pietro Burlamacchi. La famiglia apparteneva alla nobiltà [...] parte della Dataria. Biasimando un progetto di Gregorio X, a proposito degli ordini religiosi sostenne perfino la posizione radicale che essi fossero da riunificare al massimo e chiese la cessazione della vendita degli uffici della Cancelleria, della ...
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PETRUCCELLI della GATTINA, Ferdinando. – Nacque a Moliterno, in Lucania, il 28 agosto 1815 da Luigi e da Maria Antonia Piccininni.
La famiglia d’origine apparteneva alla borghesia locale di cultura liberale [...] 1982, p. 17), espulso tre volte dalla Francia (nel 1852, nel 1860, nel 1871), acceso anticlericale, politicamente giacobino e radicale, ma critico nei confronti degli eccessi di ogni rivoluzione, Petruccelli fu un polemista più che un ideologo, come ...
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radicale
agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo radicalis, der. di radix -icis «radice»; come termine polit., ricalca l’ingl. radical]. – 1. In botanica, che si riferisce alla radice: pelo r.; apparato r.; polloni r.; velo r., v. velo1, n. 3 a;...
radicalico
radicàlico agg. [der. di radicale] (pl. m. -ci). – In chimica, che ha relazione con i radicali liberi: reazioni r., quelle che avvengono con l’intervento di radicali liberi.