CULTURA
GGiovanni Busino
Sergio Belardinelli
Maria Chiara Turci
Teoria della cultura
di Giovanni Busino
sommario: 1. Degli usi della nozione. 2. Il rinnovamento del concetto. 3. Dalla cultura alle [...] consapevolezza cioè che si è comunque operata una selezione rispetto a una pluralità di alternative possibili), attestando così la radicale contingenza di tutto ciò che è. Se il marxismo e, in genere, le teorie evoluzionistiche del XIX secolo erano ...
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Liberalismo
Giuseppe Bedeschi
Problemi di definizione
Del liberalismo sono state date definizioni sensibilmente differenti, e, naturalmente, tali differenze corrispondono a modi diversi di concepire [...] del lavoro forzato" (Anarchy, State and utopia, New York 1974). Le posizioni di Rawls e di Nozick incarnano due ispirazioni radicalmente differenti (Nozick è convinto che una società è tanto più ricca e più libera quanto più è ridotto il ruolo dello ...
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Diritti dell'uomo
Louis Henkin
Introduzione
I 'diritti dell'uomo' o 'diritti umani' designano quell'insieme di principî morali che governano il rapporto tra l'uomo e la società: tali principî vennero [...] che non tutte le leggi e gli statuti approvati finora", ma Jeremy Bentham, in Anarchical fallacies, dissentiva nel modo più radicale da questa affermazione. A suo avviso, "i diritti naturali sono semplicemente un nonsenso: anzi i diritti naturali e ...
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Accentramento-decentramento
Yves Mény
Introduzione
I termini 'accentramento' e 'decentramento' indicano particolari modi di organizzazione dell'attività umana e in primo luogo del potere politico e [...] finanze locali. Ma non c'è bisogno di essere degli esperti per constatare che la riforma francese non è affatto radicale e ambiziosa come, per esempio, le riforme britanniche o scandinave. Non si tratta di una riforma delle strutture territoriali e ...
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Realismo
Corrado Maltese
Mario Verdone
di Corrado Maltese e Mario Verdone
REALISMO
Realismo e neorealismi di Corrado Maltese
sommario: 1. Il realismo e le sue varianti: a) gli estremi concettuali del [...] pertanto a sua volta l'influenza. Le forme nell'arte egizia non sono pensabili senza l'assunto di un divario radicale tra il mondo delle cose oggettive, materialmente concrete, e la loro trascrizione analogica in colori, sagome e rilievi secondo un ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Etnici, conflitti
Daniele Conversi
Introduzione
I conflitti etnici costituiscono ormai la maggiore causa e il principale catalizzatore di guerre interne ed internazionali. La guerra fredda aveva apparentemente [...] conflitto sulla feroce risposta degli apparati militari russi (v. Knezys e Sedlickas, 1999). La lenta deriva verso un confronto radicale ha legittimato la forza e la violenza come unici arbitri della situazione, il cui prezzo più alto è stato sempre ...
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Paolo IV
Alberto Aubert
Appartenente ad una delle più antiche famiglie della nobiltà napoletana, Gian Piero Carafa nacque a Capriglia (Avellino), il 28 giugno 1476, da Giovanni Antonio, barone di Sant'Angelo [...] , non episodiche furono le sue relazioni anche col Giustiniani, conosciuto nel 1513 a Roma e che qui ospitò nel 1527), radicalmente diverso fu il peso attribuito da Carafa al significato storico della cesura luterana per le sorti della Chiesa di Roma ...
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Religiosa, organizzazione
Bryan R. Wilson
1. Introduzione
I termini 'chiesa' e 'setta' in senso stretto si riferiscono specificamente a forme cristiane di organizzazione religiosa. Nell'uso comune tuttavia [...] origini, ma ciò era necessario per la sua missione culturale. La setta, secondo Troeltsch, ha come ideale uno stato di natura radicale in cui non vi è bisogno dello Stato, né dell'esercito, né di qualsivoglia forma di coercizione, in cui la proprietà ...
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Giampaolo Calchi Novati
I popoli, i paesi e le realizzazioni che fanno parte di ciò che passa sotto il nome di ‘Sud del mondo’ si sono affermati per distacco dal Nord attraverso un processo di emancipazione [...] civiltà giudaico-cristiana e arabo-musulmana, ma, a differenza di colui che considerava come un fratello, il suo innato radicalismo portava intanto Césaire a rivendicare con rabbia l’esperienza dei neri che non hanno inventato niente e che sono stati ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Ruoli, teoria dei
Introduzione
Il fatto che individui assai diversi per carattere, appartenenza di genere e origini si comportano nello stesso modo quando occupano la stessa posizione nella struttura [...] a chi vada indirizzata una data prescrizione, anche quando sono in grado di precisarne il contenuto. La norma "il radicalismo va combattuto!" è un esempio di quelle che possiamo definire 'norme erranti', indirizzate a tutti e quindi a nessuno ...
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radicalismo
s. m. [der. di radicale (nel sign. 2), sul modello del fr. radicalisme, ingl. radicalism]. – 1. a. Atteggiamento e programma radicale, intransigente, in campo politico e sociale. Con riferimento più concreto alla storia parlamentare...
radicale
agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo radicalis, der. di radix -icis «radice»; come termine polit., ricalca l’ingl. radical]. – 1. In botanica, che si riferisce alla radice: pelo r.; apparato r.; polloni r.; velo r., v. velo1, n. 3 a;...