al-Afghani Jamal al-Din (propr. Muhammad ibn Safdar Husaini)
al-Afghani Jamal al-Din
(propr. Muhammad ibn Safdar Husaini) Riformatore modernista e teorico del panislamismo (Asadabad 1838-Istanbul 1897). [...] il sostegno di discepoli, fra i quali Muhammad ‛Abduh. Nel favore di diversi sovrani mediorientali per le sue posizioni antimperialiste e anticolonialiste, fu poi dagli stessi respinto per il radicalismo intransigente delle sue convinzioni politiche. ...
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Ḥamas Sigla di Ḥaraka al-muqāwama al-islāmiyya («Movimento della resistenza islamica»), organizzazione estremista politico-religiosa palestinese fondata nel 1987 da A. Yasin (ucciso in un raid missilistico [...] numerosi attentati terroristici contro civili e militari israeliani e ha avuto un ruolo determinante nella crescita del radicalismo fondamentalista. Anche per l’impegno profuso nelle attività assistenziali, Ḥ. ha conquistato però una posizione sempre ...
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Unico figlio maschio (Vienna 1858 - Mayerling, Baden, 1889) dell'imperatore Francesco Giuseppe I e di Elisabetta di Baviera; per il temperamento esuberante e indisciplinato si trovò presto in conflitto [...] ad avventure galanti. Assunse un atteggiamento di fronda verso la corte e le classi dirigenti, orientandosi verso il radicalismo e il più aperto anticlericalismo e scrivendo articoli anonimi nei giornali viennesi, mercé l'amicizia con Moritz Szeps ...
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SS Sigla del tedesco Schutz-Staffel («schiera di protezione»), milizia speciale tedesca destinata a compiti di polizia durante il regime nazionalsocialista in Germania. Attiva dall’inizio degli anni 1920 [...] delle SS (Waffen-SS), che al termine del conflitto erano una quarantina.
La SS fu all’avanguardia del radicalismo nazista e partecipò attivamente alle persecuzioni contro gli Ebrei, rendendosi tristemente nota per i delitti perpetrati nei campi di ...
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GIAMPIETRO, Emilio
Giovanni Brancaccio
Nacque a Napoli il 17 ag. 1849 da Ferdinando, piccolo imprenditore pastario, e da Mariannina Sciorilli, originaria di Tornareccio (Chieti), località della quale [...] , Napoli 1886, pp. 313, 330; Il Piccolo Corriere (Salerno), 20 nov. 1919; Il Giornale di Salerno, 29 nov. 1919; L'Italia radicale. Carteggi di Felice Cavallotti: 1867-1898, a cura di L. Dalle Nogare - S. Merli, Milano 1959, pp. 185-224; V. Pareto ...
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GIRARDINI, Giuseppe
Fabio Zavalloni
Nacque a Udine il 14 apr. 1856 da Felice, perito agrimensore, e da Luigia Perissini. Compiuti gli studi inferiori a Udine, il G. si laureò in giurisprudenza a Roma [...] 1866-1919), Udine 1979, pp. 265-270; A.M. Preziosi, Borghesia e fascismo, cit., ad indicem; G.A. Cisotto, Aspetti del radicalismo veneto nel secondo Ottocento, in Movimenti politici e sociali nel Veneto dal 1876 al 1903. Atti del IV Convegno di studi ...
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COLLALTO, Antonio
Ugo Baldini
Nacque a Venezia il 21 0 22 apr. 1765. Mancano notizie sulla famiglia, socialmente modesta; il Cicogna, nel rilevarne la totale estraneità a quella omonima appartenente [...] congressi risorgimentali. Anche in senso ideologico, la vicenda del C. non è che un frammento significativo di quella storia del radicalismo scientifico nell'Italia del Settecento che è ancora da scrivere.
Il C. morì a Padova il 16 luglio 1820.
Fonti ...
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Godwin, William
Pensatore politico inglese (Wisbech, Cambridgeshire, 1756-Londra 1836). Dopo alcuni romanzi dimenticati e alcuni saggi storici, pubblicò l’opera per cui è noto: The enquiry concerning [...] propensione al bene. La tesi di G., che svolge e sistematizza la tendenza «eretica» del liberalismo inglese del Settecento, esercitò notevole influsso sul radicalismo politico-filosofico del secolo successivo, facendone un precursore dell’anarchismo. ...
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(BR) Organizzazione terroristica eversiva di estrema sinistra attiva in Italia dai primi anni 1970. Il periodo di massima risonanza si colloca tra il 1974 e il 1980, quando l’organizzazione, articolata [...] reazione dello Stato, delle divisioni interne all’organizzazione, del fenomeno del pentitismo, del clima di generale riflusso del radicalismo politico. Alla fine degli anni 1980 le BR erano in sostanza estinte, anche se la sigla terroristica tentò ...
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Filosofo e uomo politico tedesco (Barmen 1820 - Londra 1895). Collaboratore e amico di K. Marx, con cui scrisse Die heilige Familie (1845), Die deutsche Ideologie (post., 1932) e il Manifest der kommunistischen [...] è l'opuscolo Schelling und die Offenbarung (1842). Negli ultimi mesi del 1842, influenzato da Moses Hess, E. passò dal radicalismo dei giovani hegeliani al comunismo umanistico e moraleggiante di Hess. Alla fine del novembre 1842 partì per Manchester ...
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radicalismo
s. m. [der. di radicale (nel sign. 2), sul modello del fr. radicalisme, ingl. radicalism]. – 1. a. Atteggiamento e programma radicale, intransigente, in campo politico e sociale. Con riferimento più concreto alla storia parlamentare...
radicale
agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo radicalis, der. di radix -icis «radice»; come termine polit., ricalca l’ingl. radical]. – 1. In botanica, che si riferisce alla radice: pelo r.; apparato r.; polloni r.; velo r., v. velo1, n. 3 a;...