FASULO, Silvano
Francesco M. Biscione
Nacque a Roma il 30 sett. 1878 da Gaetano, di famiglia napoletana, pastore evangelico, e da Teresa Cappuccini. Trasferitasi la famiglia a Napoli, vi compi gli studi [...] napoletana (nella quale la forte influenza della massoneria si associava ad una politica amministrativa che comportava l'alleanza con radicali, democratici e repubblicani), della quale di fatto il giornale era l'organo, il F. svolse un ruolo non ...
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GIOVANNINI, Alberto
Carlo Vallauri
Nacque a Milano il 9 ott. 1912 da Giovanni e da Estella Cicognani. Il G. si mise in luce nell'ambiente giornalistico e politico di Bologna, dirigendo dal 1935 al 1938, [...] una coeva trasmissione televisiva, rivolta a spiegare la sua visione degli eventi del 1943-45.
Nel frattempo, fedele al radicalismo di destra che aveva sempre coerentemente professato, si era avvicinato alle nuove leve di quella che amava definirsi ...
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DE CESARE, Raffaele
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Spinazzola (Bari) l'11 nov. 1845 da Antonio, possidente, e da Teresa Mandoi.
Il padre apparteneva a famiglia molto in vista per livello culturale - il [...] politico e dottrinario dell'ultimo Pio IX avrebbe potuto risollevare le istituzioni civili vacillanti sotto l'attacco del radicalismo, categoria in cui venivano da lui compresi i democratici di tutte le tendenze. Non erano idee originali (S ...
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PAPAFAVA DEI CARRARESI, Francesco
Valeria Mogavero
– Nacque a Padova il 2 gennaio 1864 da Alberto e da Margherita Cittadella Vigodarzere, appartenenti a due delle più antiche, prestigiose e facoltose [...] , V (1913), 39, p. 1168; P. Silva, Dieci anni di vita italiana, ibid., 42, p. 1177; P. Alatri, Il ciclo di un radicale (rileggendo le «Cronache» di F. Papafava), in Nuovi Argomenti, II (1954), 6, pp. 118-138; C. Placci, Salvemini e Berenson, in La ...
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GRIMALDI, Francescantonio
Maria Luisa Perna
Fratello minore di Domenico, nacque a Seminara, presso Reggio Calabria, il 10 maggio 1741. Fu dapprima educato dal padre, marchese Pio, che ne sviluppò gli [...] fatto sono". Da questo la sua polemica con J.-J. Rousseau, con Morelly e in genere col radicalismo illuministico che, sempre presente nelle discussioni dei riformatori sul rapporto natura-civiltà, elemento costante delle analisi genovesiane, prendeva ...
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GALLEANI, Luigi
Nunzio Dell'Erba
Nacque a Vercelli il 12 ag. 1861, secondogenito di quattro figli, da Clemente, maestro elementare, e da Olimpia Bonino, entrambi appartenenti a famiglie borghesi di [...] tendenza antiorganizzatrice elaborata dal G., il quale concepì, e mise personalmente in atto, una forma di radicalismo rivoluzionario rivelatasi, nella pratica, la più aderente alla mentalità di larghi strati del movimento operaio italo-americano ...
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GABUSSI, Giuseppe
Giuseppe Monsagrati
Nato a Bologna il 5 ott. 1791 da Luigi, medico chirurgo, e da Cecilia Sandelli, si laureò in giurisprudenza nella città natale l'11 giugno 1812 e dal 1813 fu patrocinatore [...] le passioni che a placarle.
Nel '48 il G. seguì le vicende della guerra da una posizione oscillante tra il radicalismo e il realismo moderato: restio a far parte di un movimento organizzato, ricorreva ancora all'opuscolo d'occasione per invocare ...
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LATUADA (Lattuada), Felice
Vittorio Criscuolo
Le poche notizie sui primi anni e sulla formazione si ricavano in gran parte da un memoriale autobiografico redatto a Milano il 6 ag. 1802 (pubblicato in [...] t. (9 dic. 1797; copie dei due opuscoli sono conservate a Milano, nella Biblioteca del Museo del Risorgimento).
Nonostante il radicalismo delle sue posizioni, dopo il colpo di Stato di C.-J. Trouvé il L. fu di nuovo rappresentante nel Consiglio degli ...
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CUCCHI, Francesco
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Bergamo il 17 dic. 1834 da Antonio, agiato proprietario terriero di nobili origini, e da Maria Milesi. Compiuti i primi studi al.collegio dei barnabiti [...] una visita voluta proprio dallo statista siciliano, aveva espresso i timori italiani d'una aggressione francese - e il radicalismo anticlericale, sentimento, questo, che lo aveva reso molto popolare in Trastevere quando nel '95 vi aveva organizzato a ...
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BALBO, Felice
Giovanni Invitto
Nacque a Torino il 1º genn. 1914da Enrico, conte di Vinadio e discendente di Cesare Balbo, e da Ada Tapparo. Allievo di Augusto Monti presso il liceo classico "M. d'Azeglio", [...] e della filosofia americane, emerge la nozione di filosofia come tecnica specifica. Ne consegue il rifiuto di ogni radicalismo metafisicistico e la sottolineatura dei problemi concreti dell'uomo. Il fondo antiutopico della sua filosofia porta il B ...
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radicalismo
s. m. [der. di radicale (nel sign. 2), sul modello del fr. radicalisme, ingl. radicalism]. – 1. a. Atteggiamento e programma radicale, intransigente, in campo politico e sociale. Con riferimento più concreto alla storia parlamentare...
radicale
agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo radicalis, der. di radix -icis «radice»; come termine polit., ricalca l’ingl. radical]. – 1. In botanica, che si riferisce alla radice: pelo r.; apparato r.; polloni r.; velo r., v. velo1, n. 3 a;...