Gli affissi sono elementi (tecnicamente morfi legati) che si aggiungono a una radice per formare una parola morfologicamente complessa: per es., in invisibile in- e -bile sono affissi che si collegano [...] +a, un tramont+o luminos+o) (➔ accordo).
Gli affissi derivazionali tendono a occupare una posizione più vicina alla radicelessicale rispetto agli affissi flessivi (per es., lavora+zion+e, libr+eri+a). Questi ultimi, infatti, variano in relazione ...
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Il termine paretimologia fu coniato dal linguista italiano Vittore Pisani (19672) con l’intenzione di rimpiazzare la più antica denominazione etimologia popolare (traduzione italiana del ted. Volksetymologie [...] . liquiritia non rende il significato della parola di origine greca glykyrrhíza «radice dolce», ma si accosta formalmente, cioè a livello fonico e grafico, alla radicelessicale latina liquid- e al suffisso qualitativo -itia. Tale adattamento di una ...
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In senso generico ed etimologico, da cui si sviluppano tutti i significati particolari, qualsiasi cosa che serve a indicare.
Anatomia
Dito i. È il secondo dito della mano, tra il pollice e il medio: ha [...] presenti in un testo sottoposto a spoglio lessicale, ordinate alfabeticamente o in base alla sopra il segno di radice e rappresenta l’esponente a cui va elevato il radicale per ottenere il radicando. Nel caso della radice quadrata l’indice non ...
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Il termine orientalismi include classi molto ampie di ➔ prestiti assunti dall’italiano in varie epoche. A differenza di altre denominazioni che fanno riferimento a realtà etnogeografiche ed etnolinguistiche [...] fanno puntuale riscontro citazioni di singoli atomi lessicali che costellano trattati scientifici e relazioni di da taglio»; tatti < hindī ṭaṭṭī «sorta di pasta fatta di radici che si applica alle aperture delle finestre»; tcita < hindī cītā ...
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In pochi casi, come in quello dell’italiano moderno, nel fare la storia di una lingua ci si imbatte in un termine cronologico preciso che abbia segnato un cambiamento netto di situazione ambientale generale [...] ora, nel segno di una forte continuità: morfologica, sintattica, lessicale, ortografica. Di fonologia non si può parlare, perché le del ministro fascista, il pedagogista Giuseppe Lombardo Radice, cercò di affrontare nuovamente, ma sul terreno ...
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Vicino Oriente antico. Liste lessicali e tassonomie
Hermann Hunger
Alfonso Archi
Liste lessicali e tassonomie
Mesopotamia
di Hermann Hunge
Evoluzione delle liste lessicali
Le liste costituiscono un [...] rientrano nello stesso ambito semantico o derivate dalla stessa radice o che hanno semplicemente in comune con il verbo tra nomi contigui nella sequenza.
Un altro gruppo di liste non lessicali è costituito dalle liste di re, eponimi e nomi di anni ...
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In linguistica il termine europeismo ha vari significati. Possono essere definiti europeismi tratti comuni a più lingue d’Europa, ma anche elementi formativi di parole (come prefissi e suffissi), locuzioni [...] variare. Per i verbi, l’inglese, in cui sono ridotti alla radice, si distingue di più dalle altre lingue, mentre per il sostantivo è legge o ascolta, ma anche dal calcolo del patrimonio lessicale di queste lingue.
È indicativo che non esistano veri ...
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Antroponimo è il nome proprio di persona e antroponimia (settore dell’onomastica) è l’insieme dei nomi propri di persona (ma anche dei ➔ cognomi), come pure lo studio di questi.
Rispetto al comune termine [...] da Thornton 2004: 604-606) riguardano la conversione di radici per formare femminili da maschili e viceversa: Angelo e Angela Secondino, Ingenuino, Papera non graditi per le associazioni lessicali che potrebbero attivare.
Brattö, Olof (1953), Studi ...
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Col termine idronimo si indica il nome proprio di un corso d’acqua, mentre idronimia (un settore della toponomastica) è il complesso degli idronimi e lo studio che li riguarda.
La principale caratteristica [...] un’origine prelatina, venetica, da una radice indoeuropea *plow- «scorrere» (DTI).
Sono formazioni derivate dal latino, e verosimilmente piuttosto antiche, quegli idronimi che derivano da arcaismi lessicali. Si tratta di appellativi latini la cui ...
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In generale, un linguaggio settoriale è il modo di esprimersi (parole, espressioni, termini tecnici, ecc.) proprio di un ambito specialistico, in particolare (ma non soltanto) di natura tecnica o scientifica. [...] ad altre, nell’esempio citato con quelle di affisso e di radice. Esse tendono, in maniera più o meno estesa a seconda del Beccaria 1973), anche al di fuori dei trasferimenti lessicali dalla lingua comune ai linguaggi settoriali (uso specialistico di ...
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indice
ìndice s. m. [dal lat. index -dĭcis, propr. «indicatore», der. del tema di indicare «indicare»]. – 1. In senso generico ed etimologico (da cui si sviluppano tutti i sign. particolari), qualsiasi cosa che serve a indicare. In origine...
triconsonantico
triconsonàntico agg. [comp. di tri- e consonante] (pl. m. -ci). – In linguistica, costituito di tre consonanti: gruppi t. (come str- di strada); radice triconsonantica. In partic., con riferimento alle lingue semitiche, struttura...