Pietro della Vigna (o Vigne; Petrus De Vinea o De Vineis)
Emilio Bigi
Nato certamente a Capua, intorno al 1190, di famiglia disagiata (il padre fu giudice, ma non è certo che lo fosse anche prima che [...] contrasti e che (a parte una certa indipendenza lessicale) non si distinguono per particolari caratteri dalla produzione È una pietà tutta umana... È una pietà che ha la sua radice nel fondo stesso della situazione, quale si sia l'uomo che parli "). ...
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Gli sviluppi della scuola di Gentile: da Armando Carlini a Ugo Spirito
Alessandra Tarquini
La prima generazione attualista
Dopo aver insegnato in diversi licei italiani, nell’ottobre 1906 Giovanni Gentile [...] generazione attualistica appartennero i pedagogisti Giuseppe Lombardo-Radice ed Ernesto Codignola e gli studiosi di comunista. In realtà, si tratta piuttosto di una convenzione lessicale, che non aiuta a comprendere le diverse espressioni del ...
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Medioevo: la scienza siriaca. Le scienze del linguaggio
Riccardo Contini
Le scienze del linguaggio
La grammatica
Gli inizi
Come per altre tradizioni linguistiche, l'origine, nella cultura siriaca, [...] siriaco sull'arabo per quanto riguarda gli aspetti morfosintattico, lessicale e persino grafico. Per esempio, nella sua critica logica formazione delle parole nelle lingue semitiche (per es., la radice ⟨PSQ> 'tagliare' e lo schema di derivazione ...
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trobar clus
Gianluigi Toja
Nella sua accezione storico-letteraria è la maniera stilistica propria della poesia occitanica di comporre in forma difficile, ermetica, contrapposta al trobar leu o plan, [...] Guittone clus è Monte Andrea, zelatore del tecnicismo formale e lessicale, della ricerca dei valori fonici ed espressivi, dei giuochi di mondo vegetale (frutto, fiore, fronda, foglia, seme, radice: a cominciare dalla selva oscura, fino alla foresta ...
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pensare [indic. pres. II singol. pense; cong. imperf. I singol. pensasse]
Alessandro Niccoli
Il verbo è d'impiego piuttosto largo, con un campo di estensione semantica sostanzialmente analogo a quello [...] in che modo si siano venute evolvendo la sensibilità lessicale e l'attività speculativa di Dante.
1. Usato la voce né pensando ancora, / d'un altro vero andare a la radice; e così XV 63.
Più frequentemente, fuori del linguaggio filosofico o ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Matrimoni, figli, parentela nel mondo greco
Stefano Ferrucci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’oikos è il nucleo sul quale si fonda [...] in tutte le società greche fin dall’età arcaica. La radice del termine, che rimanda a “casa”, indica quell’unità di parentela e consanguineità. L’assenza di una espressione lessicale suggerisce l’assenza della nozione; ne possiamo dedurre che ...
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Segreto di Stato e prova penale
Carlo Bonzano
Il legislatore, nel tentativo di riordinare la disciplina del segreto di Stato, dà vita ad una riforma largamente condivisibile sul piano sistematico, ma [...] a produrre norme improntate ai necessari canoni di chiarezza (anche lessicale) ed equilibrio.
2.1 Il silenzio dell’imputato
Le questioni , la pronuncia della Consulta «sembra abbattere alla radice la possibilità stessa di una verifica di legittimità, ...
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Mutismo
Oskar Schindler
Il termine mutismo (dal latino mutus, "muto", voce derivata da una radice onomatopeica mu) indica l'incapacità di emettere suoni distinti e parole articolate. Vi può essere un [...] linguistiche vocali in comprensione o in produzione, in tutti o in alcuni aspetti (fonetico-fonologico, semantico-lessicale, grammaticale-sintattico, pragmatico). Si verifica spesso in concomitanza con turbe comunicative, o prestazionali generali o ...
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TIMOTHEOS (Τιμόϑεος, Timotheus)
L. Vlad Borrelli
1°. - Scultore nativo probabilmente di Epidauro, ma di scuola attica, vissuto intorno alla prima metà del IV sec. a. C. e attivo fra il 370 e il 350 a. [...] poi, i τύποι menzionati dall'iscrizione, sussiste un'incertezza lessicale, onde questi sono stati intesi sia come bozzetti, modelli di stile meidiaco, che si partivano da una medesima radice stilistica, contribuì a creare quella ondata di arte attica ...
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allitterazione
Francesco Tateo
Denominazione umanistica dello schema indicato dagli antichi con homeoprophoron e dysprophoron, che designano rispettivamente la ripetizione di una lettera o di un gruppo [...] espressiva perseguita nel libello, ma si raccoglie soprattutto intorno alla radice di vedere ', che è termine chiave di tutta l' spogliar la spene (Pg XXXI 27), o di una preziosa scelta lessicale, come prima che pensi, il pensier pandi (Pd XV 63).
...
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indice
ìndice s. m. [dal lat. index -dĭcis, propr. «indicatore», der. del tema di indicare «indicare»]. – 1. In senso generico ed etimologico (da cui si sviluppano tutti i sign. particolari), qualsiasi cosa che serve a indicare. In origine...
triconsonantico
triconsonàntico agg. [comp. di tri- e consonante] (pl. m. -ci). – In linguistica, costituito di tre consonanti: gruppi t. (come str- di strada); radice triconsonantica. In partic., con riferimento alle lingue semitiche, struttura...