Significato e storia del termine. - Con questo nome coniato da J. G. Droysen (v.) si suole designare quel periodo della storia della nazione e della civiltà greca che va dalla morte di Alessandro il Grande [...] diffondersi sempre maggiore di una istituzione, che anch'essa ha radice in periodi più antichi, mostra che, se la posizione coinè ellenistica va ben oltre nell'accettazione di materiale lessicale ionico. Anche quello stesso genere di sentimento della ...
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. Voce della lingua colta, indicante "l'origine di una parola, o la derivazione di una parola da un'altra", significa inoltre la scienza che ricerca quest'origine, e significò pure quella parte della grammatica [...] immagini e di atteggiamenti psicologici che si venivano scoprendo nel materiale lessicale di una lingua viva, come la greca. Di qui l'ammonimento suo che nell'identificare due radici omofone bisogna tenere stretto conto del loro significato, perché l ...
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SENSORE
Arnaldo D'Amico
Corrado Di Natale
Un s., secondo una definizione di carattere generale, è un sistema che, sollecitato da una qualsivoglia forma di energia, reagisce cambiando il proprio stato, [...] il concetto di trasduzione, non contiene più nessun legame lessicale che ricordi l'azione del sensore.
L'interesse attuale di tipo shot; comunque esse tendono a migliorare con la radice quadrata della potenza ricevuta. D'altro canto applicazioni a ...
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Conservazione e restauro
"Restaurare significa conservare. Si restaura tutto ciò che non è stato conservato e protetto". Con questa affermazione, alla fine del 20° sec., G. Urbani, allora direttore dell'Istituto [...] di intonaco.
Il restauro, secondo la sistematizzazione concettuale e lessicale scritta nell'art. 4 della Carta del restauro del tempo trascorso. Tuttavia, non per questo va esclusa alla radice la dialettica delle due istanze. Così facendo si andrebbe ...
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. Il gruppo delle lingue camitiche è uno dei più importanti dell'Africa, estendendosi per circa la quinta parte di essa, almeno se si ammettono le inclusioni che molti glottologi vi fanno. E diffuso, [...] si è già avvertito, il camitico presenta temi radicali biconsonantici e distinzione dei generi. Dalla radice a due consonanti si traggono altre formazioni grammaticali o lessicali con la reduplicazione del tema (p. es. bilin birbir "bruciare", da bir ...
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ARIOSTO, Ludovico
Natalino Sapegno
Nacque a Reggio Emilia l'8 sett. 1474 da Niccolò e da Daria Malaguzzi Valeri. Il ramo degli Ariosti, da cui discendeva il padre, s'era trasferito da Bologna a Ferrara [...] metafisico e simbolico). Questa robustezza nuova e concretezza lessicale, il ritmo rapido e intenso della sintassi narrativa poema. Si sente che ciascuno di questi affetti ha una radice profonda nel poeta; eppure tutti appaiono come smorzati e velati ...
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Informatica
Fabrizio Luccio
Franco P. Preparata
Carl-Erik Fröberg
Piero Sguazzero
Piero Dell'Orco e Tomaso Poggio
Teoria della computazione di Fabrizio Luccio
SOMMARIO: 1. Origine e motivazioni. [...] .
Nonostante le superficiali suggestioni di natura lessicale, il termine ‛algoritmo' non è gli zeri di ρ(z) devono soddisfare la condizione ∣ zi ∣ ≤ 1 e le radici sui cerchio unitario devono avere molteplicità ≤ 2. Inoltre bisogna avere ρ(1) = 0, ...
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Firenze
Ernesto Sestan
Ugo Procacci
Eugenio Ragni
* *
Pier Vincenzo Mengaldo
Storia. - F. è collegata a D. per due ragioni: come luogo in cui trascorse una parte della sua vita e al quale pensò [...] è avvenuto un mutamento nuovo, " straordinario, che è alla radice di tanta parte della civiltà moderna e tipico di una società il carattere plebeo del fiorentino risulti documentato sul piano lessicale soltanto, e non anche fonetico e morfologico, ...
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Romanzo
Philippe Hamon
Jean-Pierre Morel
di Philippe Hamon, Jean-Pierre Morel
Romanzo
sommario: 1. Introduzione: racconto fantastico, letteratura, romanzo. 2. Il romanzo come enunciato. a) Il romanzo [...] grandi tipi opposti d'intonazione, e il livello sintattico-lessicale dall'altra, e mostra che i due livelli sono costruiti ', in cui nome e cognome funzionano come la ‛desinenza' e la ‛radice' di una parola (Zola, R. Martin du Gard ecc.); in questo ...
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Borghesia
Luciano Cafagna
Introduzione
'Borghesia' e 'borghese' sono termini che mirano a denominare, nell'uso oggi corrente, un gruppo sociale storico proprio della civiltà europea e occidentale, germinato [...] , dove assai più tardi si sarebbe sviluppata tutt'altra linea lessicale (con i termini middle-man e middle-class) - ma può affermare che l'espressione anglosassone middle class contenga alla radice, in forma ambigua e tuttavia carica di significato, ...
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indice
ìndice s. m. [dal lat. index -dĭcis, propr. «indicatore», der. del tema di indicare «indicare»]. – 1. In senso generico ed etimologico (da cui si sviluppano tutti i sign. particolari), qualsiasi cosa che serve a indicare. In origine...
triconsonantico
triconsonàntico agg. [comp. di tri- e consonante] (pl. m. -ci). – In linguistica, costituito di tre consonanti: gruppi t. (come str- di strada); radice triconsonantica. In partic., con riferimento alle lingue semitiche, struttura...