seme
Domenico Consoli
Giorgio Stabile
La parola è usata piuttosto raramente nel senso proprio di " corpo riproduttivo " dei vegetali: altrimenti è disposta una stagione a ricevere lo seme che un'altra [...] è destinata a fruttificare e a ben predisporre l'anima sensitiva a ricevere l'infusione del s. divino: E però che cade, esso potrà essere aggiunto per via d'insetazione alla mala radice di quell'uomo che non avesse sin dalla nascita questa sementa ...
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ombra
Federigo Tollemache
Domenico Consoli
Se prescindiamo dal caso speciale della canzone CI (Al poco giorno...), che esamineremo nel corso dell'articolo, il vocabolo ricorre assai raramente in rima [...] riguarda il possesso virtuale, da parte delle anime, delle potenze sensitive (" potentiae sensitivae, et aliae similes, non manent in anima separata nisi secundum quid, scilicet ut in radice ", Sum. theol. Suppl. 70 1c; " oportet dicere quod actus ...
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sanza (senza; san)
Ugo Vignuzzi
Preposizione (e congiunzione nei pochissimi casi in cui, unitamente con ‛ che ', introduce una dipendente al congiuntivo) di non alta frequenza nell'opera dantesca, raggiungendo [...] le cose animate mortali la ragionativa potenza sanza la sensitiva non si truova, ma la sensitiva si truova sanza questa (cfr. IV VI 17 e simili: Rime XCV 1 I' ho veduto già senza radice / legno (abbastanza ambiguo, ma dal contesto pare più credibile ...
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passione
Antonio Lanci**
Il termine, usato soprattutto nel Convivio, vale " sofferenza ", sia in senso fisico che psichico, ma vale più spesso " qualità o moto dell'animo ".
La dottrina dantesca della [...] nella parte non razionale dell'anima, nell'appetito sensitivo (irascibile e concupiscibile); le p. sono elementi che non può resistere) si tratta di p. che ha la sua radice in un'alterazione tanto forte che sfugge al pieno controllo delle facoltà ...
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umano
Domenico Consoli
L'aggettivo, frequentissimo in tutte le opere canoniche di D. e nel Fiore (ma assente dal Detto), ha il significato fondamentale di " proprio dell'uomo ", " attinente all'uomo [...] sacrificio di Cristo; v. in Pg XXVIII 142 l'umana radice, metafora che denota, appunto, i progenitori della stirpe u.); : nel primo caso spiriti umani trova correlazione con l'anima sensitiva, nel secondo riguarda l'anima nella sua totalità, come in ...
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discrezione (discretio)
Pier Vincenzo Mengaldo
Il vocabolo, che ricorre specialmente (col relativo contorno di aggettivi e avverbi) nel Convivio e nel De vulgari Eloquentia, è impiegato da D. secondo [...] cechitade di discrezione, e spiega (§ 3 ss.): Sì come la parte sensitiva de l'anima ha suoi occhi, con li quali apprende la differenza de cardinale della d.: Lo più bello ramo che de la radice razionale consurga si è la discretione. Ché, sì come dice ...
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razionale
Marta Cristiani
Definisce prima di tutto, in D., la parte più elevata dell'anima, perfettissima di tutte l'altre (Cv III Il 14), che riassume in sé e perfeziona l'anima vegetativa e sensitiva, [...] , hac autem morali "), assolve, per l'anima r., la funzione dello sguardo nell'anima sensitiva (I XI 3), costituisce lo più bello ramo che de la radice razionale consurga (IV VIII 1).
Le operazioni che si dicono r. sono quelle che rispecchiano ...
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affetto (sost.)
Domenico Consoli
Il termine, nel linguaggio filosofico anteriore e contemporaneo a D., non ha uno specifico significato tecnico; esso viene comunemente usato come sinonimo di passio e [...] sensibile), e quindi di " desiderio ": Ma s'a conoscer la prima radice / del nostro amor tu hai cotanto affetto (If V 125); qua (si ricordino le parole di I XI 3 Sì come la parte sensitiva de l'anima ha suoi occhi... così la parte razionale ha suo ...
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tirare
Luigi Blasucci
Verbo adoperato in tutte le opere di D., sia in verso che in prosa; ricorre due volte anche nel Fiore.
Nel senso di " trarre (a sé) ", " trascinare ": If XXX 29 in sul nodo / del [...] nell'organismo ha dato luogo prima all'anima vegetativa e poi a quella sensitiva, per farne un'anima sola che vive, sente e ha coscienza di CVI 135 l'amorose fronde / di radice di ben altro ben tira, ossia dalla radice di un bene un altro bene " trae ...
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semenza (sementa; semente)
Domenico Consoli
Riproduce nell'uso dantesco gli stessi valori di ‛ seme ' (v.). Ricorre talora in senso proprio: Sempre natura, se fortuna trova / discorde a sé, com'ogne [...] conviene (XXI 12); né l'uomo che da sua naturale radice... non ha questa sementa può essere giustificato, in quanto ogni dal seme), capace a sua volta di dare sviluppo all'anima sensitiva e alle potenze relative. Qui s. è più propriamente la virtù ...
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radice
s. f. [lat. radix -īcis]. – 1. a. In botanica, uno dei tre organi caratteristici delle cormofite, che manca in generale di clorofilla e, a differenza del fusto, non porta le foglie: si forma nell’embrione dove prende il nome di radichetta,...