azzimare
Andrea Mariani
. Dalla stessa radice di ‛ accismare ' (v. francese antico acesmer), ma attraverso il provenzale azesmar. Due soli esempi, entrambi nel Convivio: I X 12 non si può bene manifestare [...] la bellezza d'una donna, quando li adornamenti de l'azzimare e de le vestimenta la fanno più ammirare che essa medesima, e III IV 8 li cattivi malnati... pongono lo studio loro in azzimare la loro [persona]. ...
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I' ho veduto già senza radice
Vincenzo Pernicone
. Con questo sonetto (Rime XCV) D. rispose per le rime al sonetto Novellamente Amor mi giura e dice, che Cino da Pistoia gli aveva inviato chiedendo [...] natura, / ch'al difetto fa riguardo (vv. 5-6), così il verde della donna di Cino può essere fittizio, senza radici, e perciò incapace di dare quei frutti di felicità che promette. Se ne tenga lontano, dunque.
Il testo, specialmente negli ultimi ...
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Presenza in una pianta sia della radice primaria sia dei suoi rami che, al contrario della radice primaria, hanno origine endogena. Contrapposto a omorrizia; si ha nelle Gimnosperme e nelle Dicotiledoni. ...
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triarco In botanica, si dice della radice il cui cilindro centrale contiene tre fasci legnosi e tre cribrosi (come, per es., nel pisello). ...
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tetrarco In botanica, si dice della radice il cui cilindro centrale contiene quattro fasci legnosi e quattro cribrosi (per es., il fagiolo). ...
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Genere della famiglia Orchidacee, sottofamiglia Monandre, istituito da Haller, caratterizzato dai 4 pollinî sessili cerei, pendenti dalla sommità del rostello stimmatico, dal ginostemio saldato alla base [...] piccolo mento sporgente. Ha il caule privo di foglie, rivestito da guaine brune, nascente da un rizoma ramoso coralloideo biancastro senza radici propriamente dette, ma con la superficie ricoperta di peli succiatoi (è perciò un caule con funzione di ...
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Linguistica
Morfema che viene anteposto alla radice o al tema, nominale o verbale, per la formazione di una nuova parola (per es., s-contento, in-trattabile, dis-armare): costituisce, con l’infisso e il [...] suffisso, uno dei tre tipi di affisso. Buona parte dei p. del lessico ordinario italiano è costituito da elementi prepositivi, già presenti nei corrispondenti composti latini, in forma identica o alterati ...
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Genere di uccelli sudamericani appartenenti al gruppo dei Cuculiformi. Sono caratterizzati dal grande sviluppo della mascella superiore che costituisce una cresta con margine mediano affilatissimo. Comprende varie specie, alcune delle quali non superano in grandezza il nostro cuculo, altre raggiungono la mole di una gazza. Le femmine di alcune specie si riuniscono in piccole società e costruiscono ...
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MELIFAGIDI (dal gr. μέλι "miele" e radice ϕάγ- "mangiare")
Ada Agostini
Famiglia di Uccelli dell'ordine dei Passeracei, che comprende circa 300 specie viventi in Australia, nella Nuova Guinea, nelle [...] Molucche e nella Polinesia. Devono il loro nome all'abitudine di suggere il nettare dei fiori; mangiano anche polline e piccoli insetti. La lingua è lunga, gracile e termina con un ciuffo di papille a ...
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Nome sanscrito della cerimonia religiosa della consacrazione, o sagra, sia di persone che di oggetti di culto. Erano consacrati, con riti varî e sovente complicati, gl'imperatori, i re, i principi ereditarî, in qualche caso i ministri e i più alti funzionarî. Così pure si usava, e si usa tuttora, consacrare le immagini religiose o ripetere la cerimonia a scopo lustrale. Il vocabolo indica anche ogni ...
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radice
s. f. [lat. radix -īcis]. – 1. a. In botanica, uno dei tre organi caratteristici delle cormofite, che manca in generale di clorofilla e, a differenza del fusto, non porta le foglie: si forma nell’embrione dove prende il nome di radichetta,...
radica
ràdica s. f. [lat. *ràdica, estratto da *radicla (class. radicŭla), dim. di radix «radice»]. – Forma region. per radice, in senso proprio, usata, spec. a Roma, soprattutto nella denominazione di alcuni ortaggi: r. gialla, la carota,...