In botanica, corpicciolo tuberiforme, inadatto o non del tutto atto all’utilizzazione dei composti azotati minerali, che si origina in seguito alla germinazione dell’embrione in varie piante (per es. Orchidacee); [...] si nutre e si accresce grazie alla simbiosi con un fungo; dal p. traggono origine più tardi l’apice vegetativo del fusto e quello della radice. ...
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Botanica
Complesso dei fiori periferici, ligulati nel capolino (detto raggiante) delle Asteracee a corolle dimorfe come le margherite.
Nelle infiorescenze a ombrella composta (per es., Apiacee), sono detti [...] ’ombrelletta, mentre si dicono r. secondari i peduncoli dei singoli fiori.
Nella struttura primaria del fusto e della radice, i r. midollari sono strisce radiali di tessuto parenchimatico interposte ciascuna tra due fasci vascolari e congiungenti il ...
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RAUWOLFIA (anche Rauvolfia)
Giuseppe Lusina
Genere di piante Dicotili, della famiglia Apocinacee con più di 100 specie, sparse in tutte le regioni tropicali: sono alberi o arbusti o erbe perenni; la [...] altre specie di R. sono usate nei paesi d'origine in diverse malattie. Fra gli alcaloidi contenuti nella radice della R. serpentina si ricordano: rauwolfina, reserpina, raupina, ajmalina, serpentina, sarpagina, ecc. In terapia sono usati sia gli ...
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Ciascuna delle formazioni filiformi di sostanza cornea, della pelle dell’uomo e degli altri Mammiferi. Per analogia, formazione del tessuto epidermico nei vegetali.
Anatomia
I p. sono formazioni caratteristiche [...] pilifero, che rappresenta una specie di invaginazione dell’epidermide, dalla quale il p. stesso si origina e si sviluppa. La radice presenta al suo estremo un rigonfiamento o bulbo, nel quale penetra la papilla dermica. Il p. formato è costituito da ...
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VITE (lat. vitis; fr. vigne; sp. vid; ted. Winstock; ingl. vine)
Giovanni DALMASSO
Per vite, senz'alcun aggettivo, comunemente s'intende la vite europea o nostrana. Botanicamente, si tratta della specie [...] 'inverno con il lavoro più profondo, al fine di meglio proteggerle dai geli, e scalzarle a primavera perché più presto le radici godano del calore solare. Nei paesi caldo-aridi invece s'usa scalzare le viti prima dell'inverno per meglio accumulare l ...
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Nome comune delle piante del genere Rheum e del liquore amaro preparato con il loro rizoma e usato come tonico e digestivo. Le piante, della famiglia Poligonacee, sono erbe perenni con grosso rizoma, fusti [...] non si conoscevano, in Europa, le piante da cui esso proveniva.
Il r. è riportato nelle farmacopee di numerosi paesi. La radice, in piccoli pezzi, e l’estratto secco vengono utilizzati per infusi e decotti mentre l’estratto liquido entra a far parte ...
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Anatomia comparata e umana
Organo proprio dei Vertebrati forniti di mascella (Gnatostomi), destinato alla pressione e alla masticazione degli alimenti.
Si chiama d. anche l’apofisi che lega l’epistrofeo [...] che dà passaggio ai vasi e ai nervi del dente. La polpa è un tessuto connettivale ricco di vasi e di nervi. La radice e il colletto sono rivestiti dal cemento, un tessuto che per la sua struttura e composizione chimica ricorda il tessuto osseo.
I d ...
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Famiglia di piante Dicotiledoni, in prevalenza tropicali, da alcuni considerata (con il nome Lobelioidee) sottofamiglia delle Campanulacee, da cui differisce per i fiori zigomorfi e le antere concresciute. [...] cui si usa in medicina la pianta intera fiorita, mentre di Lobelia syphilitica dell’America Meridionale si utilizza la radice per le proprietà depurative. Sulle alte montagne dell’Africa tropicale, vivono specie che hanno fusto grosso, che termina in ...
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Botanica e zoologia
Il sapere botanico e zoologico del Rinascimento può essere visto e studiato come una tappa del costituirsi delle scienze della botanica e della zoologia; così è per tutti coloro che [...] fonte dell'errore. Erodoto, autore molto antico, ha parlato di due tipi di erbe provenienti dal Nilo, di cui una aveva la radice rotonda, che è la Colocasia; l'altra porta qualche cosa in testa, che somiglia a degli ossi di oliva. Gli autori venuti ...
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Pianta (Beta vulgaris) appartenente alla famiglia Chenopodiacee con fusto alto alcuni decimetri, foglie ovate, fiori piccoli, verdi, in glomeruli di spighe lunghe e lasse, solitarie o in pannocchia; il [...] i bovini e specialmente per le vacche lattifere.
Le b. da orto sono suddivise in due categorie, una di cui si utilizzano le radici che sono bianche, gialle, rosse (queste sono dette anche carote rosse); l’altra (in generale nota con il nome di bieta ...
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radice
s. f. [lat. radix -īcis]. – 1. a. In botanica, uno dei tre organi caratteristici delle cormofite, che manca in generale di clorofilla e, a differenza del fusto, non porta le foglie: si forma nell’embrione dove prende il nome di radichetta,...
radica
ràdica s. f. [lat. *ràdica, estratto da *radicla (class. radicŭla), dim. di radix «radice»]. – Forma region. per radice, in senso proprio, usata, spec. a Roma, soprattutto nella denominazione di alcuni ortaggi: r. gialla, la carota,...